Legge europea 2019-2020: accolta in Aula del Senato la proposta ANCE che innalza a 35.000 euro la soglia delle irregolarità fiscali ai fini dell’esclusione dalle gare e rinvia ad un apposito decreto ministeriale la definizione delle violazioni. Il provvedimento torna ora alla Camera per la terza e definitiva lettura.
Esclusione dalle gare per irregolarità fiscali: accolta proposta ANCE su soglia a 35.000 euro
L’Aula del Senato ha licenziato, in seconda lettura, il DDL Legge europea 2019-2020 (DDL 2169/S, Relatore il Sen. Dario Stefano del Gruppo parlamentare PD), con modifiche al testo trasmesso dalla Camera dei Deputati.
In corso di esame in Aula, in particolare, è stata accolta un’importante istanza associativa, portata avanti sia in sede parlamentare che governativa (per questa e le altre proposte associative espresse in audizione si veda notizia di “Interventi ANCE” del 5 maggio 2021), sulla regolarità fiscale negli appalti, di cui all’art. 80 del Codice appalti. La proposta approvata (subemendamento 10.102/1 a firma dei Senatori: Salvatore Margiotta del Gruppo PD; Laura Garavini del Gruppo IV; Antonella Faggi del Gruppo Lega; Massimo Mallegni e Gabriella Giammanco del Gruppo FI) elimina il riferimento alla soglia del tutto esigua degli attuali 5.000 euro, fissata per le violazioni non definitivamente accertate (causa di esclusione obbligatoria), rinviando ad un successivo provvedimento ministeriale, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, la determinazione di una nuova soglia d’ammontare non inferiore a 35.000 euro nonché la definizione delle modalità operative della nuova causa di esclusione.
Il provvedimento tornerà ora alla Camera dei Deputati per la terza, definitiva lettura.
Per il testo del disegno di legge come presentato dal Governo si veda precedente del 30 ottobre 2020.
