Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n.66 del 10 marzo u.s, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”.
Il provvedimento introduce misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese. Inoltre, ha come obiettivo quello di contrastare lo spopolamento della montagna italiana, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani.
Nel disegno di legge viene, tra l’altro, regolamentata l’individuazione dei Comuni montani e vengono individuati ulteriori parametri per accedere agli incentivi e ai sostegni previsti.
In aggiunta, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), vengono indicate le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
In generale, il provvedimento interviene attraverso lo sviluppo dei seguenti punti:
Il Consiglio ha poi deliberato l’approvazione del Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) dei bacini di rilievo regionale delle Marche (P.A.I) – Aggiornamento 2016. Il Piano è stato adottato dalla Conferenza istituzionale permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale.
Inoltre, ha sbloccato la realizzazione di sei parchi eolici, che assicureranno una potenza pari a 418 MW. Nel dettaglio, si tratta dei seguenti progetti:
I Ministri dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e delle politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, hanno dato al Consiglio prime informative per i settori di loro competenza in merito alla crisi in Ucraina e sulle ripercussioni che sta avendo sull’economia nazionale.
Infine ha esaminato alcune leggi regionali deliberando di impugnare tra l’altro:
-la legge della Regione Abruzzo n. 1 dell’11/01/2022 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e ulteriori disposizioni urgenti” in quanto talune disposizioni in materia di energia, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea, violano gli articoli 41, 97 e 117, primo e terzo comma della Costituzione.
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