Oltre all’aiuto immediato per l’emergenza e l’assistenza in seguito all’invasione russa, l’Unione europea ha iniziato a riflettere su come finanziare la necessaria ricostruzione post bellica dell’Ucraina. Per ricostruire il paese dopo i danni della guerra, porre le fondamenta di una nazione ancorata ai valori europei e bene integrata nell’economia europea e sostenerla sul suo percorso europeo, sarà necessario un grande sforzo finanziario globale. Nonostante l’aggressione russa sia ancora in corso e quindi i bisogni complessivi per la ricostruzione dell’Ucraina non siano noti, la Commissione ha iniziato a disegnare i principali elementi costitutivi di questo sforzo internazionale. Il sostegno dovrà avere un orizzonte a medio-lungo termine.
Lo sforzo di ricostruzione dovrebbe essere guidato dalle autorità ucraine in stretto partenariato con l’Unione europea e altri partner chiave, quali i partner del G7 e del G20 e altri paesi terzi, nonché le istituzioni finanziarie internazionali e le organizzazioni internazionali. Partenariati tra città e regioni nell’Unione europea e in Ucraina arricchiranno e accelereranno la ricostruzione.
La “Piattaforma per la ricostruzione dell’Ucraina“, una piattaforma di coordinamento internazionale, sotto la guida congiunta della Commissione (in rappresentanza dell’Unione europea) e del governo ucraino, fungerebbe da organismo di governance generale incaricato di sottoscrivere un piano di ricostruzione elaborato e attuato dall’Ucraina, cui l’UE fornirebbe un sostegno in termini di capacità amministrativa e assistenza tecnica. Raggrupperebbe i partner e le organizzazioni sostenitrici, fra cui gli Stati membri dell’UE, altri partner bilaterali e multilaterali e istituzioni finanziarie internazionali. Il Parlamento ucraino e il Parlamento europeo parteciperebbero in qualità di osservatori.
Il piano di ricostruzione “RebuildUkraine“ sottoscritto dalla piattaforma, elaborato a partire da una valutazione delle esigenze, sarebbe la base di cui l’Unione europea e gli altri partner si servirebbero per individuare i settori prioritari cui destinare i finanziamenti e i progetti specifici. La piattaforma coordinerebbe le fonti e le destinazioni dei finanziamenti per ottimizzarne l’impiego e monitorerebbe i progressi dell’attuazione del piano.
A sostegno del piano di ricostruzione, la Commissione propone di designare il Dispositivo “RebuildUkraine” (RebuildUkraine Facility) quale principale strumento giuridico per il sostegno erogato dall’Unione europea. Si baserebbe sull’esperienza acquisita dall’UE con il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF- Recovery and Resilience Facility), adattandola tuttavia alle sfide della ricostruzione e dell’accompagnamento dell’Ucraina sul suo percorso europeo. Lo strumento stesso avrebbe una struttura di governance specifica per garantire la piena titolarità dell’Ucraina.
La RebuildUkraine Facility verrebbe finanziata con il bilancio dell’UE e i contributi degli Stati membri. Essa combinerà sovvenzioni e prestiti. Gli investimenti andranno di pari passo con le riforme, in linea con il percorso europeo dell’Ucraina. Particolare attenzione sarà data allo Stato di diritto e alla lotta alla corruzione.
La ricostruzione dell’Ucraina richiederà centinaia di miliardi di euro e si baserebbe su quattro grandi pilastri:
Le sovvenzioni supplementari da mettere a disposizione dell’Ucraina potrebbero essere finanziate mediante contributi aggiuntivi degli Stati membri (e dei paesi terzi che lo desiderino) allo strumento e a programmi esistenti dell’Unione, avvalendosi così dei meccanismi finanziari e delle garanzie dell’Unione per l’uso corretto dei fondi, oppure attraverso una revisione mirata del quadro finanziario pluriennale. Le stesse fonti potrebbero anche finanziare i prestiti da concedere all’Ucraina nell’ambito dello strumento. Tuttavia, data l’entità dei prestiti che saranno probabilmente richiesti, esiste anche l’alternativa di raccogliere fondi per i prestiti per conto dell’UE o con garanzie nazionali degli Stati membri.
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