Nel question time svolto nella seduta del 20 marzo in Commissione Ambiente della Camera la Viceministra dell’Ambiente Vannia Gava ha risposto all’Interrogazione (5-02171 prima firmataria l’On. Mazzetti) sull’impatto dell’efficientamento energetico sulle imprese del settore dell’energia.
In particolare la Viceministra nella sua risposta ha evidenziato che:
-La Direttiva introduce dei criteri per la riduzione generale dell’impatto del consumo energetico in ambito edilizio, ed ha fissato al riguardo degli obiettivi temporali progressivi fino al 2050, data da considerare come traguardo finale in vista del raggiungimento della neutralità climatica in tale settore.
-I parametri stabiliti variano a seconda della tipologia di edifici, distinguendo tra quelli di nuova costruzione e quelli che necessitano di interventi e di ristrutturazione, quelli residenziali e quelli non residenziali. Ad esempio, per l’obiettivo intermedio del 2030, si prevede di abbattere di almeno il 16 per cento, l’energia primaria media utilizzata, e di ristrutturare il 16 per cento degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni. La Direttiva dispone inoltre di eliminare gradualmente i combustibili fossili nelle funzioni di riscaldamento e di raffreddamento entro il 2040. -Sul tema dell’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato, il MASE ha attivato un tavolo di lavoro già a partire dal mese di agosto 2023 con l’obiettivo di elaborare proposte concrete e condivise per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di efficienza energetica previsti dal PNIEC. Il mandato del tavolo è l’individuazione delle misure necessarie per conseguire gli obiettivi fissati, valutandone al contempo l’impatto energetico, emissivo ed economico e in modo da garantire una transizione energetica equilibrata in grado di ottimizzare il rapporto tra costi e benefici per la collettività e per lo Stato. -Ad oggi è stato elaborato un quadro conoscitivo del parco immobiliare in termini di numerosità, tipologia e consumi di energia molto dettagliato che ha consentito di effettuare le prime stime sul volume degli investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti dalle nuove direttive «Case green» ed «Efficienza Energetica».
Si rammenta al riguardo che la nuova direttiva sull’Efficienza Energetica, entrata in vigore già nello scorso mese di ottobre 2023, prevede l’obbligo per gli Stati Membri di riqualificare almeno il 3 per cento l’anno della superficie degli edifici pubblici. -Il tavolo sta inoltre elaborando una serie di misure volte ad accompagnare il processo di riqualificazione energetica degli edifici tenendo conto dell’esigenza di mobilitare maggiori risorse private attraverso il ricorso a nuovi strumenti finanziari, alla promozione dei contratti di prestazione energetica (cosiddetti EPC), alla crescita delle imprese dei servizi energetici (cosiddetti ESCO).
-In parallelo, sono partiti i lavori per valutare puntualmente le ricadute economiche e occupazionali del pacchetto di misure che si prevede di attivare per la riqualificazione energetica degli edifici e, più in generale, per il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC. –Entro la conclusione dei lavori del tavolo, previsti per il prossimo mese di maggio, si potranno avere elementi quantitativi più dettagliati. Tuttavia, si può anticipare che la nuova politica per l’efficientamento degli edifici avrà un impatto significativo per la crescita del settore delle costruzioni e dell’impiantistica, nonché più in generale sulle imprese di servizi energetici.
L’On. Mazzetti interviene in replica ritenendosi soddisfatta della risposta evidenziando tra l’altro che il settore in questione è trainante per l’economia del Paese e invita a proseguire sulla linea adottata nella fase post-superbonus, sottolineando come il predetto superbonus abbia certamente svolto una funzione in parte positiva, ma anche come sia contraddistinto da gravi ombre, soprattutto per chi si è trovato a non poter più cedere i relativi crediti. Conclude auspicando che la recente proposta di legge a sua prima firma recante disciplina delle agevolazioni fiscali per gli interventi di incremento dell’efficienza energetica e della sicurezza antisismica degli edifici (C. 1291) possa rappresentare un inizio per intervenire in materia, in modo che l’efficientamento energetico degli edifici proceda di pari passo con quello sismico e idrico e che il sistema di incentivazione sia direttamente proporzionale ai livelli di efficientamento raggiunti, nonché inversamente proporzionale al reddito del beneficiario.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |