Nel Question time della seduta del 17 aprile in Aula della Camera, il Ministro delle imprese e del Made in Italy Urso ha risposto tra l’altro all’Interrogazione (n. 3-01145 primo firmatario On. Marattin del Gruppo IV) in materia di compensazione dei crediti di imposta per gli investimenti “Transizione 4.0” .
Il Ministro, nella sua risposta ha in particolare evidenziato che:
-la nuova disposizione normativa è frutto di una decisione del Ministero dell’Economia e delle finanze volta a monitorare il flusso di cassa generato dal credito d’imposta 4.0, come sollecitato dalla Ragioneria dello Stato, al fine di evitare sforamenti incontrollati rispetto alla spesa programmata, come è avvenuto purtroppo per il superbonus 110.
-Preciso che non si interviene sul diritto a compensare i crediti maturati, che rimane assolutamente integro, ma si prescrive solamente un obbligo di comunicazione circa l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare e la presunta ripartizione negli anni del credito in compensazione. La risoluzione dell’Agenzia delle entrate dello scorso 12 aprile ha destato però un comprensibile allarme, poiché ha sospeso le compensazioni per gli investimenti effettuati nel 2023 e 2024, nelle more dell’adozione di un decreto direttoriale MIMIT, del nostro Ministero, che dovrà definire il contenuto, le modalità e i termini di invio delle comunicazioni anzidette.
-Posso, quindi, in questa sede tranquillizzare gli imprenditori. Il decreto direttoriale sarà emanato nella prossima settimana e detterà le regole per adempiere all’obbligo di legge, anche nelle more dell’apertura di una piattaforma informatica creata ad hoc per la gestione delle comunicazioni, sulla quale siamo già al lavoro.
–Questo determinerà la ripresa delle compensazioni tramite F24 per gli investimenti effettuati nel 2023 e nel 2024. Per gli investimenti effettuati negli anni precedenti al 2023 la giusta preoccupazione degli interroganti è stata affrontata e risolta da una FAQ pubblicata proprio ieri sul sito dell’Agenzia delle entrate. La FAQ ha chiarito che per gli investimenti effettuati entro il 2022 non vige l’obbligo di comunicazione preventiva ed è possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite modello F24, indicando il codice tributo 6936 e l’anno di avvio dell’investimento, a prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o dall’anno di interconnessione del bene strumentale.
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