Semplificare i procedimenti di valutazione ambientale, velocizzare le procedure di bonifica, agevolare le imprese nel rispetto della normativa ambientale. Sono questi alcuni dei principali obiettivi del cosiddetto “decreto legge Ambiente” (n. 153/2024 ), un provvedimento articolato che contiene “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”.
Il provvedimento (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 244 del 17 ottobre scorso) introduce misure volte a superare alcune delle criticità procedurali attualmente esistenti sul versante della normativa ambientale, in linea con quanto più volte auspicato da Ance e contiene disposizioni rilevanti per la transizione ecologica e la tutela ambientale.
In particolare, il decreto punta a semplificare i procedimenti di valutazione ambientale con l’introduzione di termini perentori per la verifica di assoggettabilità a VIA. Saranno inoltre velocizzate le procedure di bonifica prevedendo, da un lato, la possibilità di usufruire di laboratori privati accreditati per lo svolgimento delle analisi (per tutti i siti) e, dall’altro, introducendo delle semplificazioni per i siti cosiddetti “orfani”. Infine, con il provvedimento, il governo ha voluto anche agevolare imprese nel rispetto della normativa ambientale. In particolare è prevista la possibilità, per il responsabile legale dell’impresa, di ricoprire anche il ruolo di responsabile tecnico, a condizione che abbia ricoperto tale posizione per almeno 5 anni, senza necessità di ulteriori verifiche ed esami e, quindi, evitando inutili aggravi economici per le aziende, soprattutto le PMI. Nel testo, infine, anche misure volte a potenziare gli interventi per il dissesto idrogeologico, facilitare le autorizzazioni per le energie rinnovabili e rafforzare il riuso delle acque.
Il Decreto, in vigore dal 18 ottobre, sarà ora trasmesso alle Camere per la conversione in legge che dovrà avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta e quindi entro il 16 dicembre 2024.
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