Nel question time svolto nella seduta del 21 novembre 2024 presso la Commissione Ambiente della Camera, il Sottosegretario per le Infrastrutture Ferrante ha risposto in particolare all’Interrogazione (n. 5-02497 primo firmatario l’On. Barbagallo del Gruppo PD) sul completamento dei progetti infrastrutturali mediante il Fondo istituito per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione.
Il Sottosegretario, nella sua risposta, ha evidenziato che:
-con specifico riferimento alle attività di erogazione delle risorse di cui all’articolo 26 del decreto-legge n. 50 del 2022, occorre innanzitutto chiarire che per gli interventi di cui alla lettera a) del comma 4, il relativo finanziamento è previsto nel capitolo di bilancio n. 7007 «Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche»; per gli interventi di cui alla lettera b) del medesimo comma 4, invece, nel capitolo di spesa 7006 «Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici».
-Per le lavorazioni eseguite nell’anno 2022, oggetto della specifica richiesta dell’onorevole interrogante, si evidenzia che, le istanze di accesso al Fondo di cui all’articolo 26, comma 4, lettera a) sono state tutte evase con decreto di liquidazione n. 163 del 22 novembre 2022 per il primo semestre 2022 e con decreto di liquidazione n. 7935 del 22 marzo 2023 per il secondo semestre 2022. -Con riguardo alle risorse del Fondo relative agli interventi di cui all’articolo 26, comma 4, lettera b), sono state erogate alle stazioni appaltanti ammesse al contributo le somme relative ai SAL dei lavori eseguiti dal 1° gennaio al 31 luglio 2022. -Per quanto attiene alle richieste di accesso al Fondo relative ai lavori eseguiti dal 1° agosto al 31 dicembre 2022, presentate dalle stazioni appaltanti entro il 31 gennaio 2023, attualmente è stato erogato l’acconto del 50 per cento a quasi 1.000 stazioni appaltanti per un importo di circa 120 milioni di euro. -In riferimento alle misure attuate dal MIT per accelerare le procedure, ricordo che il comma 458 della legge di Bilancio 2023 ha unito in un unico fondo le richiamate procedure di cui alle lettere a) e b), introducendo i commi 6-bis e 6-ter al citato articolo 26 del decreto-legge n. 50 del 2022 ed i relativi decreti ministeriali di attuazione hanno aumentato le finestre temporali per la presentazione delle istanze, passando dalle precedenti due alle attuali quattro (aprile, luglio e ottobre dell’anno in corso e gennaio dell’anno seguente), disponendo l’immediata lavorazione nel mese successivo. -Inoltre, presso il MIT è stata attivata apposita task force per consentire un’accelerazione della lavorazione delle istanze, anche alla luce dell’aumento delle finestre temporali.
-Infine, l’articolo 11 del decreto-legge n. 75 del 22 giugno 2023, ha introdotto una ulteriore semplificazione delle procedure con la previsione di controlli a campione sulle istanze di accesso al Fondo.
L’On. firmatario Barbagallo, nella sua replica, ha citato l’ANCE nei seguenti termini:
-esprime la propria insoddisfazione in merito. Evidenzia come i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti destinati alle imprese per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione stiano compromettendo il completamento di numerose opere pubbliche, sottolineando la rilevanza di tali contributi per garantire la prosecuzione e la conclusione dei progetti in corso. Con riferimento alla risposta del Sottosegretario, segnala l’assenza del saldo riferito all’anno 2023 e fa presente l’inefficacia della task force istituita presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) nonché dell’annunciata semplificazione delle procedure. Richiama, inoltre, l’attenzione sul fatto che, nell’ambito dell’esame della legge di bilancio, il gruppo parlamentare di appartenenza abbia presentato proposte emendative finalizzate a garantire l’erogazione tempestiva alle imprese di risorse adeguate.
Conclude osservando come il completamento delle opere pubbliche nei tempi più rapidi sia un interesse prioritario per il Paese, ribadendo come l’erogazione di contributi alle imprese rappresenti un elemento imprescindibile per evitarne il fallimento, come sottolineato anche dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Assicura, infine, il massimo impegno nel monitorare l’evoluzione della questione e nel promuovere soluzioni concrete.
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