Nel corso della seduta di martedì 18 marzo dell’Assemblea del Senato, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha svolto le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. Tra i temi affrontati dalla Presidente, segnaliamo.
- assicurare un percorso di decarbonizzazione sostenibile per le imprese, così da risolvere il divario dell’innovazione che l’Europa sconta e ridurre le dipendenze strategiche;
- insistere per una politica industriale efficace, che sappia combinare gli obiettivi ambientali con la competitività;
- ridurre il costo di tutti gli oneri amministrativi, almeno del 25% per tutti e almeno del 35% per le PMI;
- maggiori risorse per la sanità, la scuola o il welfare non ci sono attualmente perché centinaia di miliardi di euro sono stati bruciati in provvedimenti che servivano solo a creare consenso facile;
Tra gli interventi, riportiamo:
- o il sen. Renzi (IV) ha affermato che: “continuare a fa finta di trattare i dazi come una questione di serie B significa non ascoltare Confindustria, non ascoltare le piccole e medie imprese“;
- o il sen. Calenda (Az) ha affermato che: “è possibile sentir parlare di scuola e sanità da parte di partiti che hanno votato il più grande spreco della storia repubblicana per rifar fare ai ricchi le ville a spese dei cittadini? Io credo proprio di no”.
All’esito della discussione generali è stata approvata la Risoluzione unitaria di maggioranza 6-00141 n. 2 (a prima firma Presidente Terzi di Sant’Agata -FdI), la quale impegna il Governo, per quanto concerne i profili di interesse, a:
- conseguire l’autonomia energetica basata sul principio della neutralità tecnologica, specialmente nei settori industriali e ad alta intensità energetica;
- realizzare un percorso di decarbonizzazione sostenibile per le industrie, che utilizzi metodologie di calcolo delle emissioni improntate al principio della neutralità tecnologica;
- lavorare sulla semplificazione, sulla riduzione della burocrazia e dell’eccesso di regolamentazione, riducendo i costi amministrativi per le imprese e in particolare per le PMI;
- preparare il terreno per il negoziato sul prossimo bilancio UE, opponendosi a eventuali proposte di tassazioni aggiuntive anche per le imprese;
- affrontare la discussione sul tema della competitività europea e in particolare:
- o la semplificazione del quadro regolatorio che favorisca l’attività d’impresa;
- o la disponibilità di energia pulita e a prezzi sostenibili;
- o stimoli agli investimenti privati.
- In materia di migrazione, concentrarsi sullo sviluppo e il rafforzamento dei partenariati prioritari con i Paesi di origine e il transito dei migranti;
- realizzare una politica di difesa che rinforzi le capacità degli Stati nazionali nel quadro dell’alleanza NATO, anche mediante l’introduzione di piani di garanzia pubblica per il finanziamento degli investimenti nella difesa e nei settori tecnologici, logistici e infrastrutturali;
- mantenere alta l’attenzione sui temi marittimi;
- mantenere alta l’attenzione sul Medio Oriente, favorendo la tenuta del cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi;
- continuare a sostenere l’Ucraina, lavorare con l’UE, con gli Stati Uniti e con i tradizionali alleati e a dedicare ogni sforzo necessario per la preparazione della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina.
A fronte dell’accoglimento della Risoluzione di maggioranza, le cinque proposte dell’opposizione, diverse tra loro, sono state precluse o assorbite. In particolare:
- 6-00140 n. 1 Patuanelli e altri componenti del gruppo M5S;
- 6-00142 n. 3 Paita e altri componenti del gruppo IV;
- 6-00143 n. 4 De Cristofaro e altri componenti del gruppo Misto, componente politica di AVS;
- 6-00144 n. 5 Boccia e altri componenti del gruppo PD;
- 6-00145 n. 6 Calenda, Lombardo (Az).
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