Nel corso di questa settimana, il Ministro del lavoro Calderone ha reso le comunicazioni sulla sicurezza sul lavoro presso entrambi i rami del Parlamento, rispettivamente martedì 10 al Senato e giovedì 12 alla Camera.
In entrambe le occasioni, il Ministro ha sintetizzato le misure adottate dal Governo per risolvere l’annosa questione degli incidenti sul lavoro. Ha inoltre offerto qualche anticipazione in merito alle future azioni che l’esecutivo intende intraprendere.
Assumono particolare rilievo, anzitutto, il Piano integrato per la sicurezza sul lavoro per il triennio 2025–2027 e la Strategia nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro, formalizzata con il DM 17 dicembre 2024, n. 195. Numerosi anche i protocolli e i tavoli avviati con le parti sociali e le organizzazioni sindacali, mirati alla riduzione sistematica di infortuni sul lavoro e malattie professionali. La titolare del dicastero di Via Flavia ha poi menzionato il Piano nazionale edilizia, mediante il quale è stata disposta la creazione di un archivio delle buone pratiche per la sicurezza nei cantieri, rivolto anche alle imprese del settore delle costruzioni.
Il Ministro ha sottolineato in più occasioni l’importanza della patente a crediti in edilizia, misura che avrebbe comportato la registrazione di ben 454.447 imprese, nonché un incremento delle ispezioni nel settore delle costruzioni nel 2024 pari al +73% rispetto al 2023. L’attuazione di tale strumento, ha specificato Calderone, è stata anticipata da incontri tecnici con le parti sociali e datoriali, al fine di tener conto delle specificità settoriali e condividere l’impostazione del sistema.
Altro tema fondamentale è il potenziamento del bando ISI 2024, che allo stato attuale prevede 7 assi di finanziamento, uno stanziamento complessivo di 600 milioni di euro e 147 elenchi cronologici. Più in generale, il Governo ha inteso implementare la struttura di vigilanza, mediante l’introduzione del Portale nazionale per il lavoro sommerso e il rafforzamento degli enti preposti: a tal fine, complessivamente, sono stati assunti quasi 1000 nuovi ispettori tecnici e si prevede un aumento di un ulteriore 30%. Il Ministro ha inoltre affermato che l’obiettivo del Governo è liberare 700 milioni di euro per rafforzare le politiche di sicurezza. Inoltre, intende intervenire per proteggere i lavoratori dalle alte temperature, superando lo schema del fallito “Protocollo caldo” e ricorrendo a un apposito provvedimento legislativo.
Nel corso del dibattito parlamentare i rappresentanti dei gruppi di opposizione hanno argomentato maggiormente nel merito dei provvedimenti, soprattutto richiedendo al Governo un intervento incisivo in materia di appalti. In particolare, molte critiche hanno riguardato il nuovo codice appalti, inidoneo a garantire trasparenza sulla catena dei subappalti; peraltro, diversi parlamentari hanno domandato la pubblicazione dei dati relativi agli infortuni occorsi nell’ambito degli appalti pubblici. In molti hanno inoltre sottolineato l’inefficacia della misura della patente a crediti, in considerazione del fatto che, ad oggi, avrebbe comportato soltanto 21 sospensioni.
Le Risoluzioni di maggioranza, approvate all’esito del dibattito, sono identiche e pongono l’accento sulla diffusione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro nelle istituzioni scolastiche, sull’introduzione di premi in favore delle imprese che assicurino ulteriori e più salde tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, auspicando inoltre un impiego sicuro, trasparente ed etico dei sistemi di intelligenza artificiale, in particolare per la sorveglianza ambientale. La Camera ha inoltre dato spazio a due atti di indirizzo, riformulati, presentati da Azione e Italia Viva, riguardanti il potenziamento dell’attuale piano di assunzioni di ispettori del lavoro, la formazione dei lavoratori e l’impiego dell’IA.
Risoluzioni approvate:
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