Il Governo è al lavoro per cercare una soluzione all’aumento dei costi dei materiali da costruzioni, assicurando così il completamento delle opere pubbliche in corso di esecuzione. Infatti, rispondendo a un’interrogazione in Commissione Ambiente della Camera (la n. 5-04555), presentata dall’On. Erica Mazzetti (FI), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato, in una nota illustrata dal Sottosegretario Tullio Ferrante nella seduta di martedì 21 ottobre, l’impegno del Ministero a sostenere l’equilibrio contrattuale degli investimenti pubblici attraverso una pluralità di azioni che possano evitare situazioni di stallo in opere strategiche.
La nota del Mit sottolinea che per quanto riguarda le richieste di accesso al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, tutte le domande presentate nelle finestre temporali del 2023 e nelle prime due del 2024 sono state regolarmente evase e le risorse disponibili sono peraltro già interamente erogate alle stazioni appaltanti che risultavano ammesse. Per quanto riguarda la terza finestra temporale del 2024, invece, la nota conferma che è stato possibile procedere con l’erogazione dei contributi solo a una parte delle stazioni appaltanti ammesse, fino al completo utilizzo dei fondi disponibili in cassa, avvenuto nel mese di agosto 2025.
Per far fronte alle restanti richieste ritenute ammissibili, a seguito di apposita richiesta di integrazione di cassa, è stata acquisita, con decreto del Ragioniere Generale dello Stato del 16 ottobre, la disponibilità di 320 milioni di euro. Tali risorse saranno erogate alle stazioni appaltanti nel più breve tempo possibile. Infine, in merito ai fabbisogni aggiuntivi, il Mit ha assicurato che le specifiche esigenze in tal senso sono state rappresentate al MEF nell’ambito delle interlocuzioni funzionali alla predisposizione della manovra di bilancio. Analogamente, sono state trasmesse a Via Venti Settembre le proposte volte a sostenere la continuità delle opere pubbliche in esame a decorrere dal 2026.
Nell’esercizio del sindacato ispettivo, l’On. Mazzetti aveva sottolineato il rischio rappresentato dal caro materiali sugli appalti pubblici, citando al riguardo i dati diffusi dall’ANCE: alla ricognizione delle domande ammissibili, risultano mancare risorse per circa 2,5 miliardi di euro a copertura delle richieste di compensazione già presentate dalle imprese al MIT, relative al periodo che va dalla metà del 2024 a oggi. Ulteriori risorse saranno necessarie per il 2026; sempre secondo le imprese, si tratterebbe di circa 2 miliardi di euro. Una soluzione percorribile, ha suggerito in conclusione l’esponente di Forza Italia, potrebbe essere l’utilizzo di quota parte delle risorse derivanti dalla recente rimodulazione del PNRR.
Il tema è ormai ricorrente nel contesto dei lavori parlamentari: anche l’On. Simiani (PD), nell’interrogazione 5-04494 del 3 ottobre, aveva sottolineato il rischio di blocco dei cantieri pubblici per mancanza di risorse destinate alle compensazioni dei costi sostenuti dalle imprese edili, menzionando più volte la posizione espressa dall’ANCE in materia.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |