Rilevanti novità in arrivo per le società di trasformazione urbana.
è stato pubblicato, infatti, nella G.U. 108 del 12 maggio, il decreto legge 9 maggio 2003, n.102 che, nell`intento espresso di accelerare il processo di valorizzazione e privatizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, avviato con il decreto legge 351/2001, dà, tra l`altro, via libera all`ingresso del Ministero dell`economia e delle finanze nelle STU (art.2).
Il Ministero però non agirà in proprio, bensì dovrà operare tramite l`Agenzia del demanio, la quale potrà promuovere la costituzione di STU, fermo restando il coinvolgimento dei comuni interessati dall`intervento di riqualificazione, ovvero potrà partecipare a società miste di iniziativa comunale, secondo quanto già previsto dall`art.120 del T.U. enti locali.
Alle società di trasformazione urbana così costituite verranno conferiti a titolo di concessione singoli immobili o compendi immobiliari di proprietà dello Stato, senza peraltro alcuna modifica al regime giuridico dei beni demaniali o patrimoniali previsto dal codice civile, che vieta l`alienazione o la creazione di diritti di terzi sui beni del demanio e pone un vincolo di destinazione sui beni del patrimonio (artt.823 e 828 – 829 c.c.).
Il decreto legge 102/2003 contiene anche altre norme di interesse del settore.
In particolare, l`art.1 prevede la dismissione degli immobili del Ministero della difesa, già inseriti nei precedenti programmi di alienazione, purchè non ubicati all`interno di infrastrutture militari, nè classificati quali alloggi di servizio connessi all`incarico.
Nello stesso articolo, inoltre, si dispone il trasferimento gratuito alla regione Friuli Venezia-Giulia, ovvero l`assoggettamento alle procedure di dismissione, di una serie di immobili ubicati nel territorio regionale e riportati in allegato al decreto legge.
Con l`art.3, invece, vengono regolarizzate quelle opere private legittime che con la costruzione hanno occupato anche aree demaniali o del patrimonio pubblico.
Anche in questo caso le relative operazioni di alienazione delle porzioni di suolo pubblico interessate dalla sanatoria, sono affidate all`Agenzia del demanio competente per territorio, alla quale devono essere presentate le domande di acquisto delle dette aree entro 120 giorni dal 13 maggio, data di entrata in vigore del decreto legge.
La mancata presentazione della domanda determinerà l`automatico acquisto a titolo gratuito a favore dello Stato della parte del manufatto privato edificato sul suolo pubblico.
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