Si è svolta il 15 giugno scorso presso le Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati la prevista audizione dell`ANCE nell`ambito dell`indagine conoscitiva sullo stato e le prospettive di sviluppo del settore autostradale. Nello stesso contesto è stata ascoltata anche l`AGI – Associazione imprese generali.
Il Direttore Generale, dott. Carlo Ferroni, che ha guidato la delegazione dell`Associazione, ha evidenziato che nella condivisione della necessità di nuovi interventi di ammodernamento, di ampliamento e di manutenzione della rete autostradale, il punto di vista dal quale l`ANCE valuta la situazione è prevalentemente quello dei costruttori interessati alla esecuzione dei lavori.
A questo riguardo ha fatto notare come la normativa europea ben preveda nelle gare di acquisizione della concessione, la possibilità per il concessionario di scegliere se realizzare l`opera direttamente, affidarla in house o affidarla in appalto e in assenza di gara a monte, occorre che la gara per l`affidamento dei lavori venga effettuata a valle. Molto spesso questa distinzione non viene rispettata e si assiste a “situazioni nelle quali i concessionari autostradali che acquisiscono una integrazione della loro concessione costituiscono società esecutive o acquisiscono rami di azienda e, successivamente, manifestano l`intenzione di affidare direttamente, senza alcun procedimento di gara, le attività esecutive a queste societa””`.
Ad avvalorare quanto evidenziato, Ferroni ha citato alcuni specifici casi per poi sottolineare che il fenomeno è preoccupante “perchè significa che un comportamento del genere conduce a una restrizione del mercato ed alla esclusione da queste attività di un numero consistente di imprese. Invece, a noi interessa, indubbiamente, che ci sia un mercato e che sia aperto alle imprese””.
In proposito è stato ricordato anche il caso, tuttora pendente, dell`ARCEA Spa, società pubblico-privata, partecipata dalla regione Lazio che ha ottenuto, per legge regionale, l`esclusiva per la realizzazione di tutte le opere stradali e autostradali nel Lazio fino al 2099, senza alcuna procedura di gara.
Si tratta di materia su cui il Governo e il Parlamento dovrebbero fare ordine perchè è fondamentale, ha sottolineato Ferroni, che ogni soggetto si dedichi al “proprio core business. Infatti un gestore autostradale è preferibile che continui a fare bene il proprio lavoro piuttosto che improvvisarsi costruttore; però, se poi vuole proprio diventare anche costruttore, allora deve seguire le norme””.
In un altro passaggio dell`audizione, il Direttore Generale dell`ANCE si è soffermato sul rilievo della manutenzione delle reti viarie che nei vari capitolati appare non ben definito mentre sarebbe molto importante un maggiore impegno su questo fronte che andrebbe più curato e più dettagliato.
In conclusione ha quindi di nuovo ricordato che “dove si faccia una gara per una nuova concessione, fatta questa gara non è più necessario effettuarla a valle – ciò è previsto nella disciplina europea – ma vorremmo raccomandare che si creino tutte le condizioni necessarie affinchè nella gara a monte ci siano effettivamente concorrenza e mercato””.
Si allega il resoconto dell`audizione dell`ANCE e dell`AGI.
107-Documento audizione ANCE e AGI.pdfApri