Nella giornata del 14 ottobre u.s. si è svolta l`audizione dell`ANCE nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, in seduta congiunta, sui contenuti della manovra economico-finanziaria del Governo (legge finanziaria 2005 – DDL 5310/C).
Il Presidente, Ing.Claudio De Albertis, che ha guidato la delegazione dell`Associazione, ha espresso forti dubbi e preoccupazioni su due aspetti fondamentali della manovra di finanza pubblica 2005-2007 e cioè l`insufficienza delle risorse per gli interventi in infrastrutture e l`assenza di indicazioni e risorse per misure di sostegno dello sviluppo del settore delle costruzioni.
Sul primo aspetto si rileva per il 2005 una riduzione delle risorse che verranno iscritte nel Bilancio dello Stato per interventi in infrastrutture dell`1,7% in termini reali rispetto al 2004.
Questa diminuzione di risorse si somma a quella molto più consistente già osservata nello scorso anno in cui la riduzione ha raggiunto il 19% in termini reali, rispetto all`anno precedente.
Inoltre, la legge Finanziaria 2005 introduce una nuova regola, valida per il triennio 2005-2007 che consiste nel limitare l`incremento della spesa della pubblica amministrazione al 2% di quella dell`anno precedente il cui funzionamento appare ancora poco chiaro.
In assenza di precisazioni al riguardo il risultato che la sua applicazione determinerà è la complessiva riduzione del livello degli investimenti dello Stato, nel 2005, in opere di ammodernamento del territorio.
Il contenimento dei pagamenti della pubblica Amministrazione, attraverso il tetto del 2% all`incremento di qualunque spesa, a vario titolo destinata, rischia di provocare un effetto depressivo molto grave sugli investimenti infrastrutturali, in considerazione della specificità del ciclo realizzativi di tali opere e nel caso di interventi già attivati, si profila il rischio del blocco dei pagamenti. Inoltre, il limite imposto può determinare l`insorgenza di oneri impropri a carico dei bilanci pubblici, dovuti a contenziosi generati dai ritardi nei pagamenti dovuti.
De Albertis ha, quindi, evidenziato come appaia necessario escludere le spese destinate alle infrastrutture dal criterio proposto dal Governo per frenare l`aumento della spesa pubblica, in quanto appare del tutto incompatibile con la dinamica degli investimenti infrastrutturali.
Inoltre, nella manovra ci sono tutti i presupposti per un ulteriore incremento delle imposte sulla casa che, ferme restando le perplessità sulla capacità di produrre lo stimato maggior gettito (2.600 milioni di euro in tre anni, di cui 596 per il solo 2005), ha già prodotto uno spropositato effetto psicologico negativo sul cittadino sempre più consapevole che il rendimento dell`investimento immobiliare è ormai del tutto espropriato dal fisco.
Il Presidente, ha, poi, ricordato che il Governo ha annunciato che intende rinviare ad un provvedimento collegato alla Finanziaria le misure per lo sviluppo dell`economia, che dovrebbero comprendere, tra l`altro, le proposte avanzate dall`ANCE e successivamente illustrate.
è opportuno precisare che tali disposizioni dovrebbero trovare copertura nelle previsioni contenute nella Tabella B della Finanziaria, tra gli accantonamenti inclusi nel fondo speciale di conto capitale per leggi in via di formazione.
Ebbene, in tale tabella, per il 2005 non sono previsti accantonamenti per i provvedimenti di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, mentre sono iscritti 25 milioni di euro a valere sull`esercizio 2006.
Passando al secondo argomento della manovra che preoccupa l`Associazione questo si riferisce al fatto che, se non verranno previsti correttivi ed integrazioni alle misure inserite nella manovra di finanza pubblica, il grande apporto che il settore delle costruzioni ha dato allo sviluppo e all`occupazione declinerà.
Gli investimenti in costruzioni rappresentano, infatti, l`8,7% del Pil ed il 45,4% degli investimenti fissi del Paese. Nel settore delle costruzioni lavora il 25,8% degli occupati dell`industria e l`8,2% degli occupati in tutti i settori economici. Ogni aumento di 1 miliardo di euro di domanda nel settore delle costruzioni attiva un volume d`affari di 1,8 miliardi di euro, di cui 1 nel settore stesso e 0,8 nei settori collegati.
De Albertis ha, quindi, evidenziato che l`ANCE ha elaborato alcune proposte nella chiave dello sviluppo, della competitività e dell`emersione del lavoro nero che non pesano sul bilancio e che contribuiscono all`allargamento della base imponibile, sostengono il mercato delle costruzioni rafforzando lo sviluppo complessivo del Paese e rispondono a bisogni della società civile.
Alcune di queste proposte che sono state presentate dall`Ance in occasione della propria Assemblea annuale, incontrano il favore dello stesso Presidente del Consiglio.
– della modifica all`articolo 26 della legge-quadro sui lavori pubblici per anomali aumenti dei prezzi dei principali materiali impiegati nelle costruzioni con particolare riferimento all`eccezionale aumento del prezzo dell`acciaio;
– della legge obiettivo per le città;
– del rilancio del mercato degli affitti con due aree di intervento relative ai programmi misti per alloggi in affitto di iniziativa pubblico-privata e all`imposta sostitutiva del 12,50% per 10 anni sui redditi da locazione derivanti da alloggi di nuova costruzione o che siano stati oggetto di interventi di integrale ristrutturazione finalizzati alla locazione e venduti nei prossimi 5 anni;
– della
rivalutazione dei beni immobili delle imprese con la proroga fino al 30.09.06, a favore dei privati non imprenditori, la possibilità di rivalutare le aree edificabili possedute al 01.01.04 con il pagamento dell`imposta sostitutiva del 4%, e di estendere la stessa facoltà a favore delle imprese in relazione agli immobili (aree e fabbricati) strumentali, agli immobili abitativi destinati alla locazione ed alle aree fabbricabili non ancora edificate.
Infine, il Presidente ha illustrato un altro pacchetto di misure concernenti il campo sindacale, che sono state concordate con le parti sociali nell`ambito dell`avviso comune sottoscritto presso il Ministero del Lavoro il 16 dicembre 2003 e finalizzate all`incentivazione della regolarità contributiva e fiscale.
Si allega il documento contenente nel dettaglio le valutazioni e le proposte dell`ANCE sulla manovra di finanza pubblica consegnato alle Commissioni.