Presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato, il 15 febbraio scorso, si è svolta l` audizione informale dell`ANCE sui contenuti del decreto legislativo contenente il “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/Ce””.
Il Vice Presidente Vincenzo Vitale, che ha guidato la delegazione associativa, ha evidenziato che l`ANCE ritiene utile la rapida approvazione del nuovo Codice di cui , in larga parte condivide il contenuto.
Si tratta, infatti, di uno strumento che razionalizzando secondo un preciso schema logico l`intera materia degli appalti risulta di facile consultazione ed è condivisibile nel merito perchè ispirato ad una filosofia meno rigida di quella che caratterizza la legislazione vigente.
Altro punto di grande rilievo, assolutamente condiviso dall`Associazione, è il principio contenuto nelle apposite norme del Codice con cui si attribuisce alla competenza legislativa dello Stato le materie delle procedure di gara e del contenuto del contratto.
L`ANCE condivide, altresì, l`aspetto del Codice tendente alla semplificazione e allo snellimento delle procedure che consente di dare certezza agli operatori sui tempi di attuazione e diminuzione delle occasioni di maggiore contenzioso come anche concorda pienamente sui maggiori poteri attribuiti all`Autorità di vigilanza sui LL.PP. in ordine all`attività delle SOA ed alle attestazioni dalle stesse rilasciate.
Il Vice Presidente ha rilevato, peraltro, la necessità di apportare al Codice alcune importanti precisazioni e correzioni.
In particolare, infatti, relativamente ai lavori in house l`ANCE ritiene che, onde fare chiarezza in una materia che in passato ha dato luogo a numerosi abusi, la norma debba essere reintrodotta con una doppia precisazione: che per il legittimo affidamento alla società detenuta dall`amministrazione aggiudicatrice, la società debba esercitare la sua attività esclusivamente (e non prevalentemente, come diceva il vecchio testo) nei confronti dell`amministrazione stessa; che al di furori dell`unica ipotesi consentita è nulla qualsiasi altra forma di affidamento in house.
Inoltre, in relazione alle due forme di avvalimento inserite nel Codice in attuazione della Direttiva comunitaria 2004/18/CE, e cioè in occasione di ogni singola gara e in sede di qualificazione SOA, è stato evidenziato che il recepimento di entrambe le forme risulta giuridicamente privo di fondamento per motivazioni sia di ordine letterale sistematico che di ordine logico, stante la loro inconciliabilità.
L`ANCE ritiene, quindi, opportuno che venga eliminato l`avvalimento gara per gara essendo sufficiente a garantire l`applicazione della direttiva la disposizione che disciplina l`avvalimento in sede di qualificazione
Un altro punto, infine, su cui il Vice Presidente ha inteso soffermarsi, stante la sua particolare delicatezza, riguarda le opere a scomputo del contributo di concessione.
Al riguardo pur apprezzandone la disciplina contenuta nel Codice modellata sulla falsariga del project financing, ha rilevato che la stessa possa essere ulteriormente affinata quanto meno per quanto riguarda le opere di urbanizzazione primaria, opere cioè talmente interconnesse sotto il profilo funzionale e tecnico con l`edificio principale da costituirne parte integrante ed inscindibile (quali allacci fognari, acquedotti, ecc); tali opere primarie dovrebbero perciò essere eseguite dal titolare del permesso a costruire automaticamente senza alcuna procedura di gara.
Al riguardo è stata, quindi, illustrata una apposita proposta
Si allega il Documento con le osservazioni dell`ANCE consegnato in Commissione.
137-Documento audizione ANCE.pdfApri