L`ANCE si astiene dall`approvazione del nuovo Studio di Settore per l`edilizia TG69U (che costituisce la revisione dell`attuale SG69U), esprimendo forti perplessità sull`idoneità dello strumento a rappresentare la realtà produttiva del settore delle costruzioni, soprattutto per le imprese più strutturate.
In particolare, con specifico riguardo al settore dell`edilizia, si ritiene indispensabile:
· garantire che, come previsto in precedenza, l`accertamento sia effettuato solo se il contribuente risulti incongruo su 2 periodi d`imposta su 3 consecutivi, evitando l`accertamento per una sola annualità.
Tenuto conto della mutevolezza dell`attività edile e della durata pluriennale delle commesse, si ritiene, infatti, che la predeterminazione statistica dei ricavi possa essere possibile solo se valutata in un arco temporale di un triennio;
· pervenire ad una approvazione attenuata (sperimentalità/monitoraggio dello Studio o regime speciale) per imprese con ricavi superiori ad 1.000.000 di Euro, per le quali sono state riscontrate particolari anomalie.
Infatti, mentre le imprese con livelli di ricavi minimi sono maggiormente garantite della franchigia da accertamento introdotta dalla legge 296/2006 (che impedisce gli accertamenti basati sulle presunzioni semplici nei confronti dei contribuenti congrui, qualora l`ammontare delle attività non dichiarate, con un massimo di 50.000 euro, sia pari o inferiore al 40% dei ricavi), per le imprese più strutturate e con ricavi maggiori tale franchigia appare irrilevante e occorre pervenire a una forma di tutela specifica, che garantisca equità di trattamento.
Questo, in sintesi, l`orientamento che l`ANCE esprimerà nell`ambito della Commissione degli esperti che, il prossimo 8 febbraio 2007, si riunirà per l`approvazione del nuovo Studio di Settore, con effetto già a decorrere dal periodo d`imposta 2006.