Il 26 aprile scorso si è svolta presso la Commissione Lavoro del Senato l`audizione informale dell`ANCE sui contenuti del Disegno di legge “Delega al Governo per l` emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”” (DDL 1507/S).
Il Presidente, ing. Paolo Buzzetti che ha guidato la delegazione associativa, composta altresì dal geom. Giuseppe Colleoni, Vice Presidente per le Relazioni Industriali e Affari sociali, ha evidenziato il forte impegno e la costante attenzione che l`ANCE ha rivolto ai temi della salute e della sicurezza e i dati che emergono dalle statistiche INAIL che riportano una diminuzione degli infortuni ne sono la conferma.
A questo riguardo sono state ricordate le misure legislative, per le quali l`ANCE si è particolarmente impegnata, finalizzate alla lotta al lavoro irregolare, nella convinzione che in tale ambito maggiormente sorga il pericolo di infortuni e, in particolare, l`istituzione del DURC (Documento Unico di regolarità contributiva Inps-Inail-Casse edili); l`obbligo della “comunicazione di assunzione del giorno prima”” previsto dalla legge finanziaria 2006, nonchè l`obbligo del cartellino per tutti i lavoratori impegnati nel cantiere, vigente dal 1° ottobre 2006.
L`ANCE, conscia, comunque, del fatto che gli obiettivi prefissati siano ancora lontani, intende proseguire nel cammino intrapreso impiegando ogni risorsa per rispondere non solo ad un imperativo morale ma anche a precise esigenze di carattere sociale, ponendo la risoluzione delle problematiche connesse ai temi della sicurezza tra gli obiettivi principali della propria azione.
L`ing. Buzzetti si è soffermato sulla formazione e sulla sicurezza, rilevando il forte impegno dell`Associazione che ha consentito di creare un sistema unitario gestito pariteticamente con il sindacato dei lavoratori che oggi è costituito da 300 enti presenti in tutte le province italiane, quali le Casse Edili, gli Enti Scuola Edile e i Comitati Paritetici Territoriali per la Prevenzione infortuni, l`igiene e l`ambiente di lavoro (CPT).
Gli enti in questione puntano alla lotta al lavoro irregolare e alla diffusione della cultura della sicurezza e sono finanziati integralmente dalle imprese di costruzione e comportano un costo annuo di 75 milioni di euro e l`impegno di circa 500 tecnici dipendenti.
La loro azione si traduce, ogni anno, in oltre 100 mila visite di controllo e consulenza in cantiere; in svariati milioni di ore di formazione; nell`organizzazione di centinaia di convegni e seminari su tutto il territorio nazionale; nella pubblicazione di dettagliati fascicoli informativi e nella realizzazione di decine di migliaia di interventi di sorveglianza sanitaria a favore dei lavoratori.
In base a queste premesse il Presidente Buzzetti ha sottolineato come il disegno di legge varato dal Governo trovi il massimo sostegno dell`ANCE.
Ampia condivisione trovano, infatti, le azioni mirate ad assicurare l`uniformità della tutela dei lavoratori sul territorio nazionale, a favorire la promozione della cultura della sicurezza, anche all`interno dell`attività scolastica, a potenziare il sistema degli organismi paritetici, peraltro nel settore delle costruzioni già ampiamente diffusi e funzionali su tutto il territorio e, ancora, di prevenzione attraverso il finanziamento degli investimenti in materia di sicurezza.
Il provvedimento presenta, però, delle incongruenze e inadeguatezze relativamente all`inasprimento dell`apparato sanzionatorio e di alcune misure di contrasto adottate, che non trovano giustificazione con l`andamento del fenomeno infortunistico da anni in costante riduzione in tutto il comparto industriale, che potrebbero determinare disincentivazione all`emersione del lavoro nero.
A questo riguardo, infatti, si riscontra un eccessivo appesantimento che pare travalicare il principio di proporzionalità della pena attraverso un aumento indiscriminato di tutte le sanzioni attualmente previste, sia penali che amministrative. Vengono ridotte, altresì, le ipotesi di alternatività tra ammenda e arresto, eliminando sostanzialmente le ipotesi di depenalizzazione per le inadempienze di natura meramente formale.
Un elemento di criticità del T.U. si ravvisa anche nella estensione della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ai casi di omicidio e lesioni colposi commessi con violazione delle norme di prevenzione, prevedendo ingenti sanzioni pecuniarie e soprattutto interdittive.
è stato sottolineato, altresì, come il testo aumenti pesantemente gli importi relativi alle sanzioni amministrative poste attualmente a presidio di alcune violazioni di natura formale, mantenendo ferme per le altre violazioni di natura formale le prescritte sanzioni penali.
Si tratta, quindi, di un generalizzato inasprimento del sistema fondato su una non condivisibile convinzione secondo cui una efficace neutralizzazione delle fonti di rischio lavorativo derivi dall`effetto deterrente dell`azione repressiva.
Il Vice Presidente Colleoni ha poi in particolare illustrato le ulteriori iniziative dell`ANCE sulla materia, quali l`avvio del “mese della sicurezza”” per sensibilizzare tutti gli attori sul problema degli infortuni sul cantiere e la costituzione dell`Agenzia per la sicurezza, alla quale partecipano anche illustri esponenti del mondo accademico, finalizzata alla diffusione della cultura della sicurezza fin dagli ambienti scolastici.
Il Presidente ha, infine, sottolineato che ad avviso dell`ANCE è fondamentale prevedere nel T.U. soluzioni adeguate per il collocamento dei disabili nei cantieri, quale aspetto rilevante per la sicurezza del lavoro edile così come è necessario attuare una vera politica di premialità per le imprese regolari che adottino nei cantieri misure specifiche e che dimostrino di essere virtuose sul piano degli infortuni.
Si allega il documento ANCE consegnato in Commissione.