Presso le Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato si è svolta il 9 luglio scorso l`audizione dell`ANCE sui contenuti del Documento di Programmazione economico-finanziaria 2008-2011.
Il Presidente, ing. Paolo Buzzetti, che ha guidato la delegazione dell`Associazione, ha evidenziato, in premessa, la condivisione delle linee di intervento previste su temi importanti per il rilancio della competitività, ricordando, in particolare, le indicazioni in merito al rilancio degli investimenti infrastrutturali e gli orientamenti volti ad una riduzione della pressione fiscale sulla casa e all`attivazione di programmi strategici mirati ad aumentare la disponibilità di alloggi.
Ha, invece, rilevato alcune criticità sul tema delle risorse necessarie all`azione di Governo e sulla composizione del bilancio dello Stato, che appare sempre più orientato al finanziamento della spesa corrente, mentre riserva agli investimenti per nuove infrastrutture una quota molto ridotta: il 2,9% delle spese stanziate nel 2007. Una riduzione della parte corrente della spesa e di quella legata al debito pubblico, che rappresentano il 93% del bilancio, consentirebbe, infatti, di liberare risorse da destinare agli investimenti ed, in particolare, al potenziamento infrastrutturale del Paese.
Ha sottolineato, altresì, lo spazio insufficiente riservato nel Documento a molti temi di rilievo per la crescita e la competitività, su cui vengono date indicazioni generiche senza fornire un quadro delle risorse, nè concreti piani operativi. Tra questi, in particolare, le politiche per le città, che pur essendo individuate nel loro ruolo di motore per lo sviluppo, non vengono supportate dalla definizione dei fabbisogni finanziari e delle linee di programmazione per il loro rilancio.
Manca, inoltre, l`individuazione di misure per il mercato del lavoro nel settore delle costruzioni ed in materia di fiscalità edilizia, in particolare, per quanto riguarda le agevolazioni sulla ristrutturazioni e sui trasferimenti di aree e fabbricati.
Risultano, invece, apprezzabili gli interventi prospettati sulla riforma dell`Ici e della tassazione sulla prima casa nonchè la proroga e il potenziamento delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.
Il Presidente è, quindi, passato ad illustrare, più nello specifico, alcune osservazioni e proposte dell`ANCE sul merito dei contenuti di più stretto interesse del comparto e relativi, specificatamente, alle infrastrutture, alla questione urbana e alle politiche abitative, alle politiche fiscali, al mercato del lavoro, all`ambiente ed alla concorrenza.
In particolare, sul tema delle infrastrutture ha evidenziato positivamente le misure previste per ANAS, oltre che dal DPEF, dal decreto legge in materia finanziaria emanato unitamente al Documento di Programmazione, che offrono una prima, importante risposta alle difficoltà finanziarie dell`Ente per le strade. Al riguardo, vengono, infatti, previste risorse adeguate al piano quinquennale in corso di approvazione:4.291 milioni di euro, in aggiunta ai 4.240 già stanziati dalla legge Finanziaria 2007 ed un tetto di spesa per il 2007 di 4.200 milioni in linea con le esigenze espresse dalla Società.
Positiva appare, altresì, la previsione di un`anticipazione di tesoreria a valere sul fondo TFR che andrà a finanziare i nuovi investimenti dell`Ente.
In proposito, ha, però, rilevato la necessità di definire un quadro programmatico certo delle opere da realizzare nei prossimi anni, con l`approvazione del programma quinquennale di investimenti 2007-2011, consentendo anche di indicare alle imprese le prospettive delle domanda pubblica nei prossimi mesi.
In relazione alle Ferrovie dello Stato, ha espresso, altresì, apprezzamento per la previsione contenuta nel decreto legge e nel Documento programmatico, con cui si dispone un volume di investimenti di oltre 22 miliardi di euro da inserire nel Contratto di Programma di Rfi, ed un primo stanziamento per le opere già avviate ma attualmente ferme per mancanza di fondi.
In merito alla prosecuzione del Programma di opere previste dalla Legge Obiettivo, ha ricordato che nel DPEF e nel relativo Allegato Infrastrutture viene individuata la selezione definitiva delle opere prioritarie da realizzare nel periodo 2008-2011 con un fabbisogno finanziario complessivo pari a circa 98 miliardi di euro, di cui 32 miliardi ancora da reperire. A questi interventi vanno ad aggiungersi quelli inseriti nei programmi finanziati dai fondi strutturali europei e quelli relativi alle reti TEN-T di Alta velocità/Alta capacità.
Al riguardo, ha rilevato che, nonostante il ridimensionamento del programma di opere, lo stesso appare ancora troppo ottimistico rispetto all`arco temporale di riferimento ed inoltre una tale mole di investimenti potrebbe impegnare gran parte delle risorse disponibili, che potrebbero essere destinate ad altri interventi infrastrutturali di dimensione più limitata ma non meno strategici, come quelli nelle aree urbane.
Sempre con riguardo al comparto infrastrutturale, il Presidente ha, infine, sottolineato positivamente l`attenzione posta nel Documento all`adeguamento infrastrutturale del Mezzogiorno e la priorità attribuita al completamento dell`autostrada Salerno-Reggio Calabria e l`inserimento del collegamento ferroviario ad Alta capacità tra Napoli e Bari.
Ha, inoltre, ricordato gli investimenti pari a 6.777 milioni inseriti nei programmi operativi finanziati dai fondi strutturali europei per il periodo 2007-2013, ripartiti tra Fondo europeo di sviluppo regionale, Cofinanziamento nazionale e Fondo aree sottoutilizzate, destinati all`adeguamento e il potenziamento del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno, evidenziando la necessità di conoscere l`effettiva programmazione di tali risorse, per valutare la rispondenza delle scelte operate con gli obiettivi individuati nel Documento.
Riguardo alla politica dei centri urbani, il Presidente ha ribadito l`esigenza di individuare i nuovi modelli di governance tra i vari livelli decisionali e di modernizzare e migliorare l`efficienza delle città anche nell`ambito di intese di programma con gli enti locali.
In questo ambito, pur essendo dedicato nell`Allegato Infrastrutture un ampio spazio al ruolo delle città nel contesto europeo, non sono state previste specifiche attività per le città e, per le infrastrutture, vengono richiamati genericamente i vari programmi settoriali senza alcuna dotazione finanziaria aggiuntiva o innovazione procedurale, mentre numerose indicazioni sono riservate al settore abitativo.
Sull`edilizia abitativa si riconosce la necessità di definire un quadro normativo, coordinato con quello regionale, con la finalità di aumentare la disponibilità di alloggi tramite l`attivazione di programmi strategici ed indica gli interventi di natura legislativa e finanziaria come emersi dal Tavolo sulle politiche abitative. In particolare, dal punto di vista finanziario, nello stesso viene precisato che per attivare idonei programmi costruttivi per la “prima casa”” occorre disporre di risorse comprese tra 1 e 1,5 miliardi di euro l`anno, oltre a circa 700 milioni per il fondo di sostegno agli affitti.
Tuttavia, a fronte di ciò, non è prevista alcuna modalità di copertura, con la conseguenza di non poter attivare nessuna concreta azione compreso il piano straordinario previsto dalla legge 9/07.
Per risolvere il “problema casa”” occorrerebbe, invece, un intervento strutturale articolato su più livelli di governo con il necessario coinvolgimento di tutti gli operatori privati, anche in forma associata tra soggetti provenienti da diversi settori operativi.
L`ing. Buzzetti si è, poi, soffermato sulle politiche fiscali ponendo rilievi critici sulla totale assenza di indicazioni correttive rispetto alle misure adottate con le manovre fiscali dello scorso anno e che sono risultate particolarmente penalizzanti per il settore.
Tra gli aspetti positivi ha rilevato l`intenzione di ridurre la pressione fiscale sulla casa attraverso la riforma dell`ICI e della tassazione dell`abitazione principale e, in particolare, con la revisione dell`imposizione dei redditi da locazione.
Il Presidente ha valutato, altresì, positivamente la previsione della proroga e del potenziamento delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, in scadenza il prossimo 31 dicembre, che dovrebbe riguardare anche gli interventi eseguiti sui fabbricati in corso di costruzione.
Tra gli aspetti negativi ha rilevato, invece, la mancata previsione della proroga, da sempre sostenuta dall`ANCE, relativa alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie da parte dei privati con la detrazione Irpef del 36% e l`Iva al 10% e del ripristino delle agevolazioni anche per i fabbricati ristrutturati dalle imprese.
Ha sottolineato, altresì, l`impatto negativo che l`aumento dell`imposta di registro dall`1% all`11% sul trasferimento di immobili e l`eliminazione della tassazione sostitutiva sulle plusvalenze da cessione di aree edificabili ha avuto sul mercato immobiliare e sulle nuove iniziative edilizie, con conseguenti effetti negativi sulla produzione e sulle stesse entrate erariali.
Ha sostenuto, inoltre, la necessità di garantire in ogni caso l`applicazione dell`Iva per le vendite delle imprese di costruzioni, ovvero allungare a cinque anni il periodo in cui viene garantito l`assoggettamento ad Iva dei trasferimenti immobiliari, per un maggior sostegno alle imprese, in particolare, nei periodi di rallentamento del mercato.
Sulle tematiche del lavoro il Presidente ha evidenziato che sia il DPEF, sia il decreto legge in materia finanziaria non indicano misure di interesse del settore delle costruzioni e mancano, inoltre, importanti provvedimenti finalizzati a ridurre il costo del lavoro in edilizia.
Ha, infatti, ricordato che mancano sia le proposte contenute nell`Agenda del Tavolo di concertazione con il Ministero del Lavoro del 31 gennaio scorso, sia la messa a regime della riduzione contributiva pari all`11,50% per le imprese edili, che rappresenta un efficace strumento per la lotta al lavoro sommerso, premiando le imprese regolari con la riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali.
Passando alle tematiche ambientali, ha sottolineato una questione di grande interesse riguardante il settore delle bonifica dei siti contaminati, le cui indicazioni attualmente disponibili evidenziano indirizzi opposti a quelli contenuti nel DPEF, con la conseguenza di una sostanziale paralisi in questo settore operativo.
In relazione alla modifica delle procedure VIA e VAS ha rilevato, al contrario di quanto accade, l`opportunità di un confronto tecnico con le associazioni di categoria che potrebbero fornire un contributo propositivo anche in base alle esperienze correnti.
Infine, il Presidente si è soffermato sui recenti provvedimenti adottati dal Governo sulle liberalizzazioni del mercato dei beni e dei servizi, tra cui il “ddl Lanzillotta”” e il “ddl Bersani”” che rappresentano uno strumento essenziale per la competitività del Paese.
Riguardo al primo dei suddetti provvedimenti, relativo ai servizi pubblici locali, ha sottolineato, però, l`esigenza di una esplicita norma che vieti gli affidamenti “in house”” in conformità con la giurisprudenza comunitaria.
Si allega il Documento contenente le osservazioni e proposte dell`ANCE sul DPEF, consegnato alle Commissioni Bilancio.
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