è stato assegnato alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, in prima lettura, in sede referente, il decreto legge 90/08 recante “Misure straordinarie per fronteggiare l`emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile”” (DDL 1145/C, Relatore On. Agostino Ghiglia del Gruppo parlamentare PdL).
Il provvedimento d`urgenza del Governo, che si compone di 20 articoli, contiene disposizioni volte ad affrontare e risolvere la questione legata allo smaltimento dei rifiuti in Campania nonchè misure connesse al complessivo funzionamento del Dipartimento della protezione civile in relazione alle maggiori funzioni assegnate dal decreto stesso.
In particolare, per far fronte alla situazione in corso nella Regione Campania e comunque fino al 31 dicembre 2009, viene preposto un Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella persona del Capo del Dipartimento della protezione civile, dott. Guido Bertolaso.
Al fine di consentire il pieno rientro dall`emergenza, viene disposta l`immediata riattivazione dei lavori necessari per ultimare il termovalorizzatore di Acerra (NA) e l`autorizzazione presso quest`ultimo, al conferimento e al trattamento dei rifiuti aventi codici appositamente indicati, per un quantitativo massimo complessivo annuo pari a 600.000 tonnellate.
Viene, altresì, consentito, ferme restando le disposizioni afferenti alla realizzazione dell`impianto di termodistruzione di Salerno, l`avvio delle procedure per la costruzione del termovalorizzatore di Santa Maria La Fossa (CE), conformemente al parere positivo con prescrizioni, reso dalla Commissione di valutazione di impatto ambientale.
Altra norma del testo autorizza il Sottosegretario di Stato, al fine di raggiungere un`adeguata capacità complessiva di smaltimento dei rifiuti, alla realizzazione di un impianto di termovalorizzazione nel territorio del Comune di Napoli, mediante l`applicazione delle migliori tecnologie disponibili a salvaguardia della salute della popolazione e dell`ambiente. A tale scopo, il Sindaco di Napoli individua, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, il sito ove ubicare il predetto impianto. Viene, altresì, precisato che in caso di mancato rispetto del termine indicato, il Consiglio dei Ministri provvede, in via sostitutiva, all`individuazione del sito stesso, anche in deroga alle previsioni edilizie ed urbanistiche vigenti.
Inoltre, in deroga alle disposizioni di cui all`art. 2, del D.Lgs. 36/03 relativo alle discariche dei rifiuti, e agli artt. 191 e 208 del D.Lgs. 152/06 (Codice dell`ambiente), viene prorogato l`esercizio degli impianti destinati allo stoccaggio dei rifiuti, in ragione della tipologia dei rifiuti conferiti, per il successivo trasporto negli appositi impianti di recupero, trattamento o smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti aventi codici appositamente indicati, in attesa di smaltimento, nonchè il deposito dei rifiuti stessi presso qualsiasi area di deposito temporaneo.
Per quanto concerne la valutazione sull`apertura delle discariche e sull`esercizio degli impianti, viene disposto, in deroga alle disposizioni relative alla valutazione di impatto ambientale (VIA) di cui al citato D.Lgs. 152/06, nonchè alla pertinente legislazione regionale in materia, che il Sottosegretario di Stato, procede alla convocazione della Conferenza dei servizi che è tenuta a rilasciare il proprio parere entro e non oltre sette giorni dalla convocazione. Viene poi specificato che in caso di ritardo nella resa di detto parere, ovvero in caso di parere negativo, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio di Ministri, si esprime in via sostitutiva entro i successivi sette giorni.
Con altra disposizione si rimanda la definizione delle discipline specifiche in materia di benefici fiscali e contributivi in favore delle popolazioni residenti nei Comuni sedi di impianti di discarica ad un`apposita ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, d`intesa con il Ministero dell`Economia e delle finanze.
Con un`apposita norma viene modificata la composizione della Commissione tecnica di verifica dell`impatto ambientale, di cui al DPR 90/07, che vede il numero dei propri componenti ridotto da 60 a 50, al fine di contenere la spesa pubblica e incrementare l`efficienza procedimentale. A tale proposito, il Ministro dell`Ambiente, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, procede con proprio decreto, alla nomina dei 50 commissari, in modo da assicurare un congruo rapporto di proporzione tra i diversi tipi di competenze ed esperienze apportate da ciascuno dei componenti, ed entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso procede con proprio decreto, di natura regolamentare, al riordino della Commissione tecnica che vedrà quale componente di diritto il Segretario generale del predetto Dicastero.
Vengono, dettate, inoltre, norme relative agli impianti di depurazione delle acque reflue siti nella Regione Campania, all`immissione nei corpi idrici ricettori degli scarichi provenienti dagli impianti di depurazione, nonchè misure volte ad incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti nell`intero territorio della Regione.
Al fine di garantire l`informazione e la partecipazione dei cittadini, viene previsto che il Ministro dell`Ambiente, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, definisce, con proprio provvedimento, apposite iniziative anche di carattere culturale e divulgativo.
Il decreto legge contiene, altresì, una norma di interpretazione autentica relativa all`art. 5 della L. 225/92 sullo stato di emergenza e potere di ordinanza e all`art. 5-bis del DL 343/01, convertito dalla L. 401/01 sul Dipartimento della protezione civile nel senso che i provvedimenti adottati ai sensi delle predette disposizioni non sono soggetti al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti, di cui all`art. 3, della L. 20/94.
Ulteriori disposizioni prevedono, infine, l`istituzione del Fondo per l`emergenza rifiuti Campania, con dotazione pari a 150 milioni di euro e l`elenco delle norme a cui è permesso derogare per le finalità del decreto, nel rispetto dei principi fondamentali in materia di tutela della salute dell`ambiente e del patrimonio culturale, alle specifiche disposizioni in materia ambientale, igienico-sanitaria, prevenzione incendi, sicurezza sul lavoro, urbanistica, paesaggio e beni culturali.