Il Governo, a seguito del suo insediamento, si è presentato alle Camere per riscuotere la “fiducia”” e il Presidente Berlusconi ha illustrato in tale sede le linee programmatiche dell`Esecutivo.
In particolare, alla Camera dei Deputati la votazione fiduciaria si terrà nella seduta del 14 maggio p.v., mentre al Senato è prevista per il 15 maggio p.v.
Nelle dichiarazioni programmatiche il Presidente del Consiglio ha indicato le linee portanti della sua strategia di governo, evidenziando una serie di interventi considerati di alto valore simbolico e concreto, che verranno definiti nel prossimo Consiglio dei Ministri.
I suddetti interventi, stabiliti per punti, toccano i seguenti ambiti:
– “Punto primo. Lo scandalo dei rifiuti non smaltiti deve finire e finirà. Nessun grande Paese può convivere a lungo con una simile ferita al suo ambiente, all`igiene pubblica e al prestigio della sua immagine dentro e fuori i confini della nazione””;
– “Punto secondo. La casa è un bene primario intorno al quale prendono radici l`identità familiare, la capacità lavorativa e la stessa identità sociale stabile dei cittadini, e la tassazione sulla prima casa va definitivamente cancellata“;
– “Punto terzo. Il reddito di chi lavora va sostenuto anche dalla fiscalità generale, soprattutto in una fase in cui il divario tra prezzi e potere d`acquisto dei salari e degli stipendi si è fatto in certi casi intollerabile, e chi si impegna a lavorare di più e a contribuire alla competitività delle imprese va incoraggiato con una sensibile detassazione dei suoi guadagni“;
– “Punto quarto. La sicurezza della vita quotidiana deve essere pienamente ristabilita con norme di diritto e comportamenti preventivi e repressivi delle forze dell`ordine che siano in grado di riaffermare la sovranità della legge sul territorio dello Stato””;
Nel suo discorso il Presidente del Consiglio si è poi soffermato sui temi cruciali che devono essere affrontati, individuando nella crescita, l`obiettivo primario da perseguire. A tale riguardo, ha evidenziato, tra l`altro, la necessità: di attuare il federalismo fiscale solidale; di promuovere il Sud del Paese considerandolo una formidabile risorsa per lo sviluppo; di rinnovare il paesaggio delle nostre infrastrutture e tornare ad essere un sistema di convenienze per gli investimenti degli altri Paesi del mondo; di rivalutare il lavoro e renderlo più sicuro e qualificato.
Il Presidente Berlusconi ha individuato, altresì, nel suo programma di Governo, una serie di importanti obiettivi da raggiungere:
– “innanzitutto nuova moralità nella politica e contrasto fermo e deciso nella piena unità civile del Paese nei confronti della criminalità organizzata””;
– “riduzione di ogni forma di privilegio indebito e lotta a ogni forma di spreco del denaro pubblico””;
– “efficienza nella spesa, riduzione del costo della pubblica amministrazione e moderazione nelle pretese fiscali dello Stato, che deve riuscire a semplificare e ridurre, sensibilmente e gradualmente, la pressione delle imposte sull`apparato produttivo e sui redditi familiari“;
– “sicurezza dei cittadini e affermazione di una giustizia che abbia risorse e personale adatti a un moderno Stato di diritto. E qui il mio pensiero, riconoscente, il nostro pensiero va alle Forze dell`Ordine e ai tanti magistrati che compiono in silenzio il proprio dovere””;
Per realizzare questo progetto di riscatto e di rilancio, il Presidente Berlusconi ha rilevato che occorre procedere, con una volontà comune, a modifiche istituzionali che oggi sono condivise da una larga maggioranza in questo Parlamento. Si tratta, nello specifico, di attuare:
– “il rafforzamento dei poteri dell`esecutivo e della sua guida, contestuale a un robusto incremento della capacità di controllo delle assemblee elettive, anche attraverso modifiche dei regolamenti parlamentari””;
– “la diminuzione sensibile del numero degli eletti e la definizione di compiti diversi per le due Camere“;
– “un assetto federalista dello Stato che superi le difficoltà incontrate con la riforma del titolo V della Costituzione“;
– “una riconsiderazione attenta e condivisa della legge elettorale, anche nella prospettiva del referendum pendente per la prossima primavera””.