Presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato e la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, si è svolta l`audizione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Altero Matteoli, sulle linee programmatiche del Suo Dicastero.
Nell`audizione tenutasi alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, in particolare, il Ministro Matteoli ha preliminarmente evidenziato i ritardi verificatisi nel corso della precedente legislatura in merito alla realizzazione di opere (tra cui, il ponte sullo Stretto di Messina, il collegamento ferroviario alta velocità Milano-Genova e l`asse ferroviario Torino-Lione) che hanno determinato un blocco dell`infrastrutturazione organica del Paese.
Relativamente all`impianto normativo ha, d`altra parte, osservato la sussistenza di validi strumenti legislativi come la Legge Obiettivo e i decreti legislativi attuativi con la disciplina delle infrastrutture strategiche, la riforma realizzata dalla Merloni-quater della L.109/94, la L. 166/02 (recante disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti) e infine il Codice dei Contratti pubblici, di cui al D.Lgs 163/06.
Riguardo a quest`ultimo, Matteoli ha manifestato l`intenzione del Governo di intervenire sulle norme in esso contenute per renderle maggiormente conformi agli orientamenti comunitari, sbloccando e perfezionando il regolamento attuativo. In particolare, ha fatto poi riferimento alla disciplina sulla finanza di progetto che va semplificata per favorire la mobilitazione massima del capitale privato verso opere di interesse pubblico. Ha, inoltre, sottolineato che la semplificazione diretta a snellire le procedure per migliorare la competitività non comporterà l`abolizione dei controlli.
Il Ministro ha affermato che “l`esigenza di infrastrutturazione e l`urgenza di affrontare e risolvere i problemi legati alla realizzazione di un`offerta di trasporto efficiente ed efficace sono motivate da tre fattori che diventano sempre più fattori condizionanti per la crescita e lo sviluppo del Paese””.
I suddetti fattori sono rappresentati dalla congestione, la cui incidenza nel sistema logistico costa circa 19 miliardi di euro l`anno in Italia, dalla saturazione soprattutto su alcuni assi ed in modo particolare sui valichi e dalla monomodalità nell`offerta di trasporto.
Il Titolare del Dicastero ha comunicato che il Governo ha definito un programma di interventi diretto a riattivare la macchina e ridare incisività alle azioni, articolato in sei macro aree di intervento che, a loro volta, si articolano in precisi e dettagliati atti e strumenti operativi.
In particolare, la prima di tali macro aree prevede il riassetto del Dicastero e delle società controllate; la seconda, la sicurezza dei lavori pubblici e dei trasporti; la terza, la dimensione internazionale della mobilità; la quarta, l`offerta di trasporto sempre più coerente alle esigenze degli utenti e del mondo della produzione e del commercio; la quinta, la infrastrutturazione organica del Paese ed il rapporto con il territorio e infine, “argomento molto importante””, una nuova politica della città e della casa. Al riguardo, ha precisato, tra l`altro, che le macro aree rappresentano anche la condizione indispensabile per la crescita e lo sviluppo del Paese, quale obiettivo da raggiungere per evitare che l`Italia venga emarginata dal contesto comunitario.
L`On. Matteoli, dopo aver richiamato l`Allegato Infrastrutture al DPEF in cui, oltre alle linee programmatiche, sono esposte le azioni e le impostazioni strategiche che il Dicastero intende porre in essere, si è soffermato su alcuni aspetti che costituiscono i punti prioritari dell`intervento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Tra questi vi è l`intento di continuare il processo di infrastrutturazione organica del Paese facendo ricorso, altresì, al partenariato pubblico-privato o alla finanza di progetto capaci di attrarre capitali privati e di utilizzare al meglio i vari fondi comunitari.
In relazione alla suddetta infrastrutturazione organica, il Ministro ha sottolineato che occorrerà assumere precisi impegni che garantiscano la qualità dei progetti, la disponibilità finanziaria, la qualità degli appalti, la certezza dei tempi e il rispetto della normativa comunitaria. Argomentando sulla qualità degli appalti, Matteoli ha ricordato la rilevanza che va attribuita alla correttezza delle procedure e alla capacità di contenere i tempi che intercorrono tra la prequalifica, l`aggiudicazione delle opere, la consegna dei lavori. In particolare ha affermato che “questi tre momenti spesso, come ha dimostrato l`ANCE, sono talmente dilatati da annullare l`incisività e l`efficacia dell`intervento e spesso sono causa di conflittualità tra stazione appaltante ed impresa aggiudicataria””.
Inoltre, il Ministro, dopo aver ribadito l`importanza della sicurezza nei lavori pubblici ed in particolare nei cantieri, ha rilevato l`intenzione di dare attuazione ad un piano casa organico, strettamente integrato con lo sviluppo funzionale delle città. Il citato piano, ha precisato “sarà rivolto all`incremento del patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l`offerta di alloggi di edilizia residenziale da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati destinati prioritariamente all`accesso alla prima casa per specifiche categorie svantaggiate nell`accesso al libero mercato degli alloggi di locazione””.
Attraverso lo stesso piano casa, ha aggiunto che saranno realizzate misure di recupero del patrimonio abitativo esistente, di costruzione di nuovi alloggi e che sarà favorita la costituzione di fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e all`incremento dell`offerta abitativa, oltre alla previsione di agevolazioni a favore di cooperative edilizie e di programmi integrati di promozione dell`edilizia sociale.
Per quanto riguarda il rilancio dell`efficienza e dell`efficacia per l`offerta dei servizi di trasporto, il Titolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dichiarato la volontà di liberalizzare concretamente il trasporto pubblico locale e di potenziare le autostrade del mare anche attraverso il trasporto combinato strada-mare.
L`On. Matteoli si è inoltre soffermato sul tema del sostegno della portualità evidenziando l`esigenza di individuare una serie di interventi che consenta un`organica funzionalità tra i vari impianti portuali e la rete nazionale e sopranazionale.
Il Ministro ha, tra l`altro, manifestato l`opportunità di avviare un riassetto funzionale di Ferrovie dello Stato e di ANAS che costituiscono i due organismi chiave che oggi caratterizzano la progettazione, la costruzione e la gestione dell`offerta di trasporto del Paese.
Infine, ha reso una determinazione approssimativa delle risorse in conto capitale per il biennio 2009-2010 necessarie all`attuazione del quadro programmatico illustrato, che ammonta a circa 15 miliardi e ha specificato che si tratta di un volano di risorse pubbliche che rappresenta solo una parte, pari a circa il 30 per cento, dell`intero volano finanziario che si genera attraverso il coinvolgimento di capitali privati, con il ricorso allo strumento del partenariato pubblico-privato.
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