La Commissione Politiche dell`Unione europea della Camera dei Deputati ha deliberato una “Indagine conoscitiva sulla partecipazione dell` Italia alla formazione e all`attuazione della normativa e delle Politiche dell`Unione europea: attuazione della L. 11/05 e prospettive di riforma”” volta a valutare l`adeguatezza di procedure e strumenti previsti dalla normativa vigente sia in relazione all`intervento dell`Italia nelle sedi decisionali europee (c.d. fase ascendente) sia per il recepimento e l`attuazione nell`ordinamento italiano degli obblighi (c.d. fase discendente), in modo da garantire un più elevato grado di conformità dell`ordinamento nazionale a quello europeo.
Nel programma dell`indagine viene evidenziato che l`oggetto principale, sebbene non esclusivo, è rappresentato dalla verifica dello stato di attuazione e dell`impianto della L. 11/05 recante “Norme generali sulla partecipazione dell`Italia al processo normativo dell`Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari”” che ha segnato un passo fondamentale per un complessivo consolidamento ed ammodernamento della partecipazione dell`Italia all`Unione europea anche alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione.
La suddetta L. 11/05 ha previsto diversi strumenti e procedure dirette a trovare applicazione sia nella c.d. fase ascendente del diritto comunitario, tra cui l`istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei (CIACE) e la valorizzazione del ruolo delle parti sociali e delle categorie produttive nella formazione del diritto comunitario, sia nella c.d. fase discendente.
Viene tuttavia rilevato che alcune disposizioni introdotte dalla suddetta legge hanno trovato già attuazione ed altre, invece, non appaiono pienamente applicate. Tra queste ultime, alcuni obblighi informativi del Governo alle Camere e alle Regioni e, in particolare, la riserva di esameparlamentare e regionale, nonchè la nuova struttura della relazione annuale. Inoltre, lo stesso CIACE non sembra aver ancora assicurato un effettivo coordinamento dei soggetti interessati ai fini della formazione della posizione italiana nelle sedi decisionali europee.
Il programma dopo aver illustrato l`oggetto e le finalità dell`indagine ne individua il metodo e le tre direzioni lungo le quali si svolgeranno le attività. In particolare, viene previsto preliminarmente l`approfondimento dei profili giuridici ed istituzionali delle due fasi (ascendente e discendente) attraverso l`audizione dei diversi esperti e operatori del settore e la verifica dei modelli normativi e delle prassi seguite; inoltre, i profili delle due fasi ascendente e discendente saranno approfonditi con le principali categorie sociali e produttive interessate (imprese, sindacati).
La terza direzione coinvolgerà esperti ed operatori di diverse discipline per verificare l`impatto effettivo della L. 11/05, con particolare riguardo a materie e politiche cruciali quali, ad esempio, la strategia di Lisbona, l`energia, i cambiamenti climatici, l`ambiente, l`immigrazione, la concorrenza.
In allegato il programma dell`indagine conoscitiva deliberato dalla Commissione.