La Commissione Politiche dell`Unione europea del Senato a conclusione dell`esame del Programma del Consiglio dell`Unione europea di 18 mesi delle presidenze francese, ceca e svedese, ha approvato un`apposita Risoluzione.
Preliminarmente la Commissione con l`atto di indirizzo impegna il Governo ad adottare ogni utile iniziativa in sede comunitaria per porre rimedio al nodo istituzionale sorto in seguito all`esito negativo del referendum irlandese sul Trattato di Lisbona attraverso una idonea azione diplomatica diretta a portare a termine il processo di ratifica del Trattato da parte degli Stati membri, specie nei confronti della Polonia e della Repubblica ceca, la quale assumerà la Presidenza dell`Unione a partire dal 1° gennaio 2009.
Inoltre, si impegna Governo tra l`altro:
– a sostenere gli sforzi della Presidenza francese diretti a fare dell`Europa uno “spazio energetico unificato“, ispirato al principio di solidarietà fra i Paesi membri, in cui le esigenze energetiche e gli investimenti siano concordati e gli scambi di energia tra Stati siano facilitati dalle interconnessioni infrastrutturali;
– a promuovere con misure incisive il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, in linea con il “pacchetto relativo al clima e alle energie rinnovabili””, presentato dalla Commissione europea nel gennaio 2008, e ad operarsi, in sede comunitaria, perchè gli apprezzabili intenti diretti a mitigare i cambiamenti climatici siano ricondotti ad un piano internazionale;
– a sostenere il progetto di Patto europeo per l`immigrazione e l`asilo, presentato dalla Presidenza francese, per una sua adozione al Consiglio europeo di ottobre 2008, al fine di promuovere gli obiettivi di convergenza tra le politiche dei diversi Stati membri per una più efficace lotta all`immigrazione clandestina e un`adeguata cooperazione allo sviluppo con i Paesi di provenienza, nonchè di integrazione dei lavoratori immigrati regolari e di collaborazione con i Paesi d`origine e di transito, tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona;
– a svolgere un`intensa azione, sia in sede comunitaria che in sede nazionale, affinchè gli obiettivi della Strategia di Lisbona rinnovata, trovino concreta ed efficace attuazione;
– a favorire la crescita dell`occupazione femminile nelle aree svantaggiate dell`Unione, nonchè ad affrontare la questione del differenziale retributivo di genere;
– a superare celermente le difficoltà che ostacolano la concreta realizzazione delle importanti opere infrastrutturali che si inquadrano nel complesso delle reti transeuropee di trasporto ed a promuovere attivamente, in sede europea, la discussione su eventuali soluzioni innovative per il finanziamento delle infrastrutture, tra cui la possibilità di escludere dai parametri relativi ai livelli di deficit e di debito pubblico, nell`ambito delle ridefinizione del Patto di stabilità e crescita prevista per il 2009, quegli investimenti pubblici infrastrutturali necessari ad un rilancio della produttività e delle crescita economica;
– a promuovere in sede comunitaria e nazionale la specificità del modello sociale europeo, come elemento di forza dell`identità e dello sviluppo dell`Unione europea, puntando in particolare sul concetto di “flessicurezza”” (flexicurity), attraverso un approccio che unisca al contempo flessibilità nel mercato del lavoro, maggiori opportunità di lavoro, formazione e acquisizione di competenze, e un`adeguata protezione sociale, ed assicurarando in sede comunitaria un`attenzione adeguata alle politiche sociali con particolare attenzione alla tutela della famiglia quale contesto primario per un equilibrato sviluppo sociale e demografico;
– a garantire, nell`ambito dei dossier relativi ai servizi pubblici locali e ai servizi di interesse generale, la piena tutela degli interessi dei cittadini ad avere servizi di qualità, nel rispetto del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, in sintonia con quanto previsto dalle direttive comunitarie.
Si veda precedente del 24 luglio 2008.
Si allega il testo della Risoluzione della Commissione Politiche dell`Unione europea.