Nella riunione della Conferenza Unificata del 13 novembre u.s., sono stati esaminati i documenti di bilancio, comprendenti i disegni di legge recanti: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”” (DDL 1209/S), “Bilancio di previsione dello Stato per l`anno finanziario 2009 (DDL 1210/S), “Bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011“ (DDL 1210- bis/S), nonchè la Relazione revisionale e programmatica per l`anno 2009 e la Nota di aggiornamento del Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) per gli anni 2009-2013. Sugli stessi è stato reso un parere negativo.
In relazione, in particolare, al disegno di legge finanziaria 2009, le Regioni hanno illustrato le proprie osservazioni critiche in un apposito documento allegato agli atti della seduta.
Nel testo suddetto, dopo aver rilevato la mancata possibilità di conoscere preventivamente i contenuti della manovra presentata in Parlamento, hanno evidenziato alcuni profili problematici della stessa, relativi sia al disegno di legge finanziaria 2009, sia al decreto legge 112/08, convertito dalla L.133/08, in cui “la sostanza della manovra era già contenuta””.
Le Regioni, nello specifico, hanno evidenziato, tra l`altro, le seguenti criticità:
- Piano casa : la necessità che il Governo assicuri il mantenimento delle risorse già stanziate col decreto legge 159/2007 (collegato alla legge finanziaria 2008) pari a 550 mln di Euro oltre ad assicurare ulteriori risorse da stanziare per la realizzazione del nuovo piano casa;
- FAS: la necessità del riposizionamento delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) a partire dal 2012 e la garanzia delle stesse secondo gli accordi già approvati in sede di Conferenza Stato-Regioni;
- politiche sociali: la riduzione degli stanziamenti per le politiche sociali (intesa famiglia, pari opportunità, politiche giovanili; Fondo Nazionale per l`inclusione sociale degli immigrati, Fondo sostegno affitti), rispetto alla manovra del 2008;
- edilizia sanitaria: la riduzione delle risorse nel biennio 2009-2010, nonchè l`assenza di risorse per il 2011.
Nel parere vengono sottolineate, altresì, le norme di agevolazione fiscale contenute nel disegno di legge che producono effetti di riduzione del gettito dei tributi regionali (addizionale regionale IRPEF e addizionale regionale gas metano), in mancanza della contestuale previsione di una compensazione delle minori entrate regionali, secondo il principio previsto nel disegno di legge delega sul federalismo fiscale di attuazione dell`art.119 della Costituzione (DDL 1117/S all`attenzione delle Commissioni riunite Affari Costituzionali, Bilancio e Finanze del Senato).
In proposito suggeriscono, quindi, che la compensazione avvenga attraverso l`assegnazione di una parte dei Fondi accantonati per la copertura delle misure previste (Fondo per gli interventi strutturali di politica economica e dal Fondo per le misure di proroga delle agevolazioni fiscali di cui all`art. 63 commi 8 e 10 L.133/08).
A sostegno delle loro osservazioni le Regioni ricordano, inoltre, un accordo raggiunto con il Governo il 1° ottobre 2008, nel quale l`Esecutivo si era impegnato su alcune tematiche che non hanno poi avuto seguito, concernenti:
– l`attivazione del Tavolo per la gestione del “Piano casa”” nel rispetto delle competenze regionali;
– la definizione del Nuovo Patto per la Salute 2010 – 2012 per stabilire regole e fabbisogni condivisi nel rispetto dei vincoli del Patto di stabilità europeo;
– la nettizzazione dei fondi comunitari (quota UE) per gli investimenti.
In coda al documento sono allegate, infine, alcune proposte emendative, riguardanti, tra l`altro, l`art.58 del DL 112/08, convertito dalla L.133/08, relativo alla ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Comuni ed altri Enti locali e l`articolo 20 della L.67/98 sull`edilizia sanitaria.
Sul primo tema viene prevista la possibilità per le Regioni e le Province autonome di approvare, secondo i rispettivi ordinamenti, piani di alienazione e valorizzazione del proprio patrimonio e di quello degli enti dipendenti e vigilati, compresi gli enti del Servizio sanitario nazionale, disponendo in merito che “ la legge regionale stabilisce gli effetti dell`approvazione del Piano delle Alienazioni ai fini urbanistici, prevedendo prioritariamente l`effetto di variante allo strumento urbanistico generale e la non necessita di verifiche di conformità agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle Province e delle Regioni.“
Sull`edilizia sanitaria viene proposta una modifica con cui si chiede che gli interventi previsti possano riguardare “opere, inserite in uno specifico piano programmatico, concertato dalla regione e provincia autonoma con il Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche sociali, che ne verifica preventivamente la coerenza con la programmazione sanitaria regionale e nazionale”” delle quali la Regione e Provincia autonoma ha avviato la realizzazione attraverso l`utilizzo di risorse disponibili nell`ambito del proprio bilancio.
Si veda precedente del 12 novembre 2008.