Nel testo viene sottolineata, tra l`altro, l`urgenza del tema dell`accesso al credito e la necessità di una concertazione sulle possibili misure, anche economiche, da assumere per consentire di alleggerire la pressione sulle famiglie.
Riguardo all`accesso al credito, in particolare, viene rilevata la necessità del rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia per le PMI, anche a seguito della sua confluenza nel Fondo Finanza di impresa, estendendone la copertura alle imprese artigiane.
Viene, altresì, evidenziata l`importanza di continuare a sostenere la competitività delle imprese con la creazione una piattaforma di interventi condivisi tra Stato e Regioni che consentano un`inversione delle stime sul tasso di crescita.
Nello specifico, tra le iniziative comuni che Governo e Regioni potrebbero da subito mettere in atto, vengono segnalate, in particolare, le seguenti priorità:
– “negoziazione in sede europea delle deroghe alle regole comunitarie in materia di aiuti di stato e al patto di stabilità interno, anche con riferimento all`utilizzazione dei Fondi strutturali per interventi a favore dell`occupazione. A livello nazionale, particolare attenzione deve essere riservata al tema della tutela delle forme di lavoro flessibile che molto spesso assume la condizione del precariato””;
– “immediata attivazione del Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà di cui alla legge n. 80/05, anche attraverso la previsione di una congrua dotazione finanziaria, definendo modalità di partecipazione delle Regioni alla fase di identificazione delle situazioni di crisi su cui intervenire, anche al fine di coniugare gli interventi con le misure di sostegno al reddito delle famiglie coinvolte””;
– “avvio di un percorso di riforma delle procedure fiscali al fine di evitare anticipi finanziari troppo onerosi a valere su poste di cui è difficile o eccessivamente tardivo l`incasso””;
– “utilizzo e valorizzazione della Cassa Depositi e Prestiti, sempre con l`obiettivo di sostenere la liquidità del sistema””;
– “negoziare a livello nazionale le condizioni di maggior favore, rispetto a quelle ottenibili sul mercato, da poter applicare alle iniziative di sostegno all`accesso al credito da parte delle imprese. A tal fine, è necessario attivare un monitoraggio del mercato che consenta una rilevazione puntuale delle condizioni di indebitamento delle imprese e delle famiglie””;
– “realizzazione delle condizioni per assicurare che vi sia un`accelerazione delle procedure dei pagamenti delle PA nei confronti delle imprese, in considerazione anche della temporanea carenza di liquidità del sistema””.
Al fine di ottimizzare l`efficacia delle misure assunte a livello nazionale e territoriale, viene, inoltre suggerita l`opportunità di attivare un Tavolo di confronto che veda la partecipazione, accanto al Governo e alle Regioni, delle banche e delle imprese.
In coda alle proposte delle Regioni sulla crisi vengono inoltre ricordati gli interventi decisi a livello internazionale e le determinazioni europee, nonchè gli interventi legislativi adottati dall`Italia, come il DL155/08 su “Misure urgenti per la stabilità del sistema creditizio nell`attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali””.
Si veda precedente del 20 novembre 2008.