In Aula della Camera dei Deputati è stata presentata una interrogazione (3-00276, primo firmatario On. Michele Giuseppe Vietti del Gruppo parlamentare Unione di Centro) con la quale si chiede di conoscere quali siano le opere che il Governo ritiene prioritarie e quali siano le risorse effettivamente stanziate per la realizzazione delle stesse.
Tra le premesse all`Atto di controllo viene evidenziato che secondo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, “per colmare i ritardi sul campo delle infrastrutture e aprire i cantieri saranno nominati dei commissari che dovranno esercitare il potere d`impulso per la rapida realizzazione dell`opera e monitorare lo svolgimento dei lavori, vigilare sull`espletamento delle procedure, della stipula di contratti e sui finanziamenti””.
Al riguardo, è stato menzionato l`incontro svoltosi a Verona nei giorni scorsi che ha di fatto sbloccato finanziamenti europei per oltre 1,6 miliardi di euro per la rete ferroviaria Transeuropea (TEN-T) all`interno del quale il Ministro Matteoli ha dichiarato che “i soldi per la realizzazione di tutte le grandi opere ci sono””.
A tale proposito, è stata sottolineata la necessità di definire in maniera chiara l`esatto ammontare effettivo di risorse disponibili e quante di queste siano aggiuntive a quelle stanziate negli anni precedenti, nonchè l`esatta individuazione delle opere che si ritengano effettivamente prioritarie per il Paese.
è stato, altresì, rilevato che i corridoi 1 (Berlino-Palermo) e 5 (Lione-Trieste-Budapest-Kiev) sono unanimemente riconosciuti come le principali opere infrastrutturali strategiche che devono essere completate al più presto.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Altero Matteoli, in risposta, ha preliminarmente evidenziato che nella redazione del Documento di programmazione economico-finanziaria si è ritenuto opportuno indicare un quadro di interventi coerente con le reali disponibilità finanziarie. Il DPEF ha, quindi, identificato nel triennio 2009-2011 un importo globale di 44 miliardi di euro per assicurare continuità organica alla infrastrutturazione del Paese, di cui 14 miliardi graveranno su fondi della Legge obiettivo e 30 miliardi graveranno, invece, su fondi privati, su fondi comunitari e su fondi FAS.
Di tale quadro triennale, la prima tranche nel 2009 risulta pari a 16,6 miliardi, di cui 4 miliardi provengono da fondi pubblici, mentre 4,8 miliardi costituiscono la prima tranche di fondi FAS relativa ad opere del Mezzogiorno.
In merito alla reale copertura della prima tranche e sull`aggiuntività finanziaria della stessa rispetto al passato, l`On. Matteoli ha ricordato che nel DL 185/08 è previsto il rifinanziamento della Legge obiettivo con due contributi quindicennali, di 60 milioni di euro per il 2009 e di 150 milioni di euro per il 2010.
Al riguardo, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilevato che questa serie di provvedimenti produce un contributo pubblico, in termini di volume di investimenti, pari a circa 4 miliardi di euro e ha sottolineato che dopo l`attribuzione definitiva delle risorse provenienti dai fondi FAS, il quadro degli interventi che potranno essere avviati nel 2009 verrà sottoposto al CIPE. Oltre agli interventi già indicati nel Mezzogiorno, sono previsti anche importanti interventi nel centro-nord come, ad esempio, quelli relativi alla rete metropolitana milanese e romana, alla Pedemontana lombarda, all`asse ferroviario alta velocità-alta capacità Milano-Genova, all`asse ferroviario alta velocità-alta capacità Milano-Verona, alla tangenziale esterna di Milano e al Mose di Venezia.
Si allega il testo dell`interrogazione e della relativa risposta.