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Nella Comunicazione della Commissione UE previsti, tra l'altro, un incentivo finanziario immediato pari a 200 miliardi di euro, misure sulle condizioni monetarie e creditizie e in materia di politica di bilancio, riduzione degli oneri amministrativi per le imprese; miglioramento dell`efficienza energetica degli edifici.

Archivio, Governo e Parlamento

Piano Europeo di ripresa economica: presentate le iniziative per superare la crisi economica

11 Dicembre 2008
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Il 26 novembre 2008 la Commissione europea ha presentato la Comunicazione “Un piano europeo di ripresa economica”” che illustra le proposte per fronteggiare l`attuale congiuntura economica attraverso un`azione coordinata tra gli Stati membri e l`UE.
In particolare, il Piano prevede:
– un incentivo finanziario di 200 miliardi di euro costituito da risorse aggiuntive pari a 170 miliardi di euro da stanziare nei bilanci nazionali per il 2009, e da un finanziamento del bilancio dell`UE a favore di azioni immediate pari a 30 miliardi di euro;
– dieci azioni prioritarie basate sulla strategia di Lisbona per conformare le economie europee alle sfide a lungo termine pur continuando ad attuare le riforme strutturali dirette ad aumentare la crescita potenziale.
Gli interventi previsti dal Piano combinano gli aspetti monetari e creditizi, la politica di bilancio e gli obiettivi della strategia di Lisbona.
La comunicazione in oggetto è indirizzata al Consiglio europeo dell`11 e del 12 dicembre 2008 a cui la Commissione rivolge l`invito, tra l`altro, ad adottare il Piano e le relative dieci azioni prioritarie accelerando qualsiasi attività legislativa indispensabile per darvi attuazione.
Relativamente alle condizioni monetarie e creditizie la Commissione evidenzia il contributo che per finalità antirecessive può essere garantito da una politica monetaria diretta a ridurre i tassi di interesse e il ruolo degli interventi della Banca europea per gli investimenti (BEI). Quest`ultima, il 23 settembre 2008, facendo seguito ad una richiesta del Consiglio Ecofin, ha deciso di destinare, nel periodo 2008-2009, una somma di 15 miliardi di euro a prestiti per le piccole e medie imprese europee, da erogare tramite banche commerciali, nell`ambito di uno stanziamento complessivo di 30 miliardi di euro da accordare entro il 2011.
A sostegno della politica di bilancio la Commissione, nel proporre che gli Stati membri prevedano, nei bilanci nazionali per il 2009, incentivi finanziari pari complessivamente a 170 miliardi di euro, richiede che essi:
– siano tempestivi, temporanei, mirati ad aumento della disoccupazione, sostegno ad imprese e famiglie vittime di restrizioni creditizie, conseguenze delle riforme strutturali, coordinati;
– combinino strumenti di reddito e di spesa, mediante i seguenti possibili interventi:
– spesa pubblica con impatto sulla domanda a breve termine;
– garanzie e prestiti agevolati per compensare il livello insolitamente elevato del premio di rischio,
– incentivi fiscali opportunamente strutturati;
– riduzione delle imposte e dei contributi sociali versati dai datori di lavoro al fine di contribuire al mantenimento e alla creazione dei posti di lavoro;
– riduzioni temporanee dell`aliquota IVA standard, per incentivare i consumi;
– siano attuati nell`ambito del patto di stabilità e di crescita, come rivisto nel 2005.
Al riguardo, il regolamento n. 1467/97 relativo all`accelerazione e al chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi, come modificato dal regolamento 1055/2005 stabilisce che:
– il superamento della soglia del 3% nel rapporto deficit/PIL può essere considerato eccezionale e temporaneoe può quindi (se resta vicino a detto valore) essere giustificato se risulta da una grave recessione economica dovuta a un tasso di crescita negativo o alla diminuzione cumulata della produzione durante un periodo prolungato di crescita molto bassa in relazione alla crescita potenziale;
– il termine per la correzione dei disavanzi eccessivi, pari di norma ad un anno dalla sua constatazione, in caso di eventi economici sfavorevoli imprevisti può essere aumentato di 1 anno (quindi 2 anni dopo la sua constatazione da parte del Consiglio su raccomandazione della Commissione). I termini fissati per la correzione possono essere ulteriormente riveduti e prorogati qualora durante una procedura per i disavanzi eccessivi si verifichino eventi economici sfavorevoli imprevisti con importanti conseguenze negative sul bilancio.
Inoltre, il Piano europeo di ripresa economica ricorda che gli Stati membri che adottano misure anticicliche devono presentare un programma aggiornato di stabilità o di convergenza entro la fine di dicembre 2008, specificando le misure che saranno adottate per ovviare al deterioramento di bilancio e garantire la sostenibilità a lungo termine.
Il Piano di ripresa prevede che l`incentivo finanziario europeo e nazionale sia destinato a dieci azioni relative ai quattro settori prioritari della Strategia di Lisbona: persone, imprese, infrastrutture e energia, ricerca e innovazione.
PERSONE
– In particolare, per quanto concerne il sostegno all`occupazione, la Commissione prevede la semplificazione dei criteri per l`erogazione dei finanziamenti del Fondo sociale europeo (FSE) e l`incremento dei pagamenti degli anticipi a partire dall`inizio del 2009, in modo che gli Stati membri abbiano rapidamente accesso ad un importo massimo di 1,8 miliardi di euro al fine, tra l`altro, di intensificare, nell`ambito delle politiche di flessicurezza, rapidamente i programmi di attivazione, in particolare per le persone scarsamente qualificate.
L`Italia beneficia, per il periodo 2007-2013, di stanziamenti pari a 6,6 miliardi di euro a carico del FSE. Il cofinanziamento erogato dal FSE può variare fra il 50% e l`85% del costo totale degli interventi, di cui 3,6 miliardi per l`obiettivo “convergenza”” e 3 per l`obiettivo competitività.
– Per creare domanda di manodopera la Commissione invita gli Stati membri a ridurre gli oneri sociali a carico dei datori di lavoro per i redditi più bassi per promuovere l`occupabilità dei lavoratori meno qualificati ed, inoltre, il Piano auspica che entro il Consiglio europeo di primavera 2009, il Consiglio dovrebbe adottare la proposta di direttiva che rende permanenti le aliquote IVA agevolate per servizi ad alta intensità di lavoro.
IMPRESE
– Per favorire l`accesso ai finanziamenti per le imprese, la Commissione rileva che la BEI ha approntato un pacchetto di 30 miliardi di euro per prestiti alle PMI, con un incremento di 10 miliardi di euro rispetto ai suoi normali prestiti in questo settore; inoltre, la stessa Commissione introdurrà un pacchetto di semplificazione, per accelerare il suo processo decisionale in materia di aiuti di Stato orizzontali, per la ricerca, l`innovazione, la formazione, la tutela ambientale e, in particolare, le tecnologie e i trasporti puliti e l`efficienza energetica.
– Per ridurre gli oneri amministrativi e promuovere l`imprenditorialità delle imprese, l`UE e gli Stati membri devono:
– assicurare che l`avvio di un`attività d`impresa richieda un massimo di 3 giorni e nessun costo;
– eliminare l`obbligo per le microimprese di redigere i conti annuali e limitare ad 1 euro il requisito patrimoniale per le imprese private europee;
– accelerare l`adozione della proposta di Statuto della società privata europea;
– assicurare che le autorità pubbliche paghino le fatture per le forniture e i servizi entro un mese; tutti gli arretrati dovuti da enti pubblici dovranno essere ugualmente liquidati;
– ridurre di una percentuale che potrà raggiungere il 75% i costi delle domande di brevetto e di rinnovo di brevetto e ridurre del 50% i costi per un marchio UE.
INFRASTRUTTURE ED ENERGIA
– Per aumentare gli investimenti per modernizzare l`infrastruttura europea, la Commissione intende proporre al Consiglio e al Parlamento di rivedere il quadro finanziario, al fine di mobilitare per il 2009 e il 2010 ulteriori 5 miliardi di euro a favore delle interconnessioni energetiche transeuropee e dei progetti di infrastruttura a banda larga, nonchèaccelerare l`attuazione dei fondi strutturali (che hanno una dotazione finanziaria di oltre 347 miliardi di euro per il periodo 2007-2013), proponendo di incrementare il suo prefinanziamento di programmi, così che all`inizio del 2009 sia reso disponibile un importo fino a 4,5 miliardi di euro.
In attuazione del regolamento (ce) n. 1083/2006, una volta adottata la decisione che approva un contributo dei Fondi strutturali ad un programma operativo, la Commissione versa all`organismo designato dallo Stato membro un importo unicoa titolo di prefinanziamento per il periodo 2007-2013, pari di norma, al 2 % del contributo dei fondi al programma nel 2007 e al 3 % nel 2008.
Inoltre, entro la fine di marzo 2009, la Commissione pubblicherà un invito a presentare proposte, di importo totale di 500 milioni di euro, per progetti di trasporto transeuropeo (TEN-T) da avviare entro la fine del 2009 e la BEI aumenterà fino a 6 miliardi di euro all`anno il suo finanziamento per la lotta al cambiamento climatico, la sicurezza energetica e gli investimenti in infrastrutture.
– Allo scopo di migliorare l`efficienza energetica negli edifici, la Commissione richiama la presentazione del 13 novembre u.s. di proposte specifiche ed esorta il Consiglio e il Parlamento a dare priorità alla loro adozione; inoltre, gli Stati membri dovrebbero riesaminare i propri programmi operativi dei fondi strutturali in modo da destinarne una quota maggiore agli investimenti per l`efficienza energetica e la Commissione stessa lavorerà con la BEI e con varie banche di sviluppo nazionali per lanciare un fondo 2020 per l`energia, il cambiamento climatico e le infrastrutture che finanzi progetti azionari e quasi-azionari.
– Per promuovere la rapida introduzione di “prodotti verdi””, la Commissione proporrà, tra le altre cose, aliquote IVA ridotte per prodotti e servizi verdi, volti a migliorare in particolar modo l`efficienza energetica degli edifici.
RICERCA E INNOVAZIONE
– In merito allo sviluppo di tecnologie pulite per le auto e l`edilizia laCommissione propone di lanciare 3 grandi partenariati tra i settori pubblico e privato ed, in particolare, nel settore della costruzione, un`iniziativa europea per “edifici efficienti sul piano energetico“.
Il Piano, infine, contiene altresì soluzioni globali alla crisi incluso il problema del cambiamento climatico.
Piano europeo di ripresa economica

1012-Piano europeo di ripresa economica.pdfApri
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