Nella riunione delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata del 13 novembre scorso sono state trattate, tra l`altro, le seguenti tematiche:
Conferenza Stato-Regioni
Argomento:
Parere sul disegno di legge recante: “Disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca””
Approfondimenti:
Lo Schema di disegno di legge sulle disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 1° agosto 2008 e in data 8 agosto 2008 è stato trasmesso, alla Conferenza Stato-Regioni ai fini dell`acquisizione del parere.
Nel corso della riunione tecnica tenutasi il 30 settembre 2008, il Coordinamento tecnico delle Regioni ha consegnato un proprio documento, contenente alcune proposte emendative al disegno di legge in oggetto, ritenute accoglibili dal Ministero dell`Istruzione, Università e Ricerca.
Le Regioni hanno espresso parere favorevole sul provvedimento in oggetto, condizionato all`accoglimento in sede politica, delle modifiche concordate.
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Argomento:
Parere in ordine alla nota metodologica per la stima delle manovre regionali in materia di IRAP e di addizionale regionale all`IRPEF.
Approfondimenti:
Il Ministero dell`Economia e delle Finanze ha trasmesso la nota metodologica per la stima delle manovre regionali in materia di IRAP e di addizionale regionale all`IRPEF che è stata inviata alle Regioni e alle Province autonome per l`espressione del parere.
Nel corso della riunione tecnica tenutasi l`8 ottobre 2008 i rappresentanti delle Regioni hanno espresso parere favorevole con la richiesta della condivisione del percorso di applicazione metodologica e raccomandando alcuni perfezionamenti tecnici concernenti lo scorporo dell`imposta, distinta per le Regioni interessate, relativamente alle imprese multimpianto, l`individuazione con relativa distinzione delle diverse categorie di soggetti passivi tenuti al pagamento sia dell`IRAP che delle addizionali all`IRPEF, nonchè la crescita dell`entrata prevista nelle stime del DPEF, da condividere con i competenti Uffici del Ministero dell`Economia e delle Finanze delle regole che ne individuano le linee evolutive.
I rappresentanti del Ministero dell`Economia e delle Finanze hanno preso atto delle raccomandazioni delle Regioni sottolineando che la nota in questione riassume e precisa una metodologia già consolidata negli anni scorsi e assicurando la disponibilità a collaborare con le Regioni.
Le Regioni hanno espresso parere favorevole sul provvedimento in esame con la disponibilità delle strutture del Ministero dell`Economia e delle Finanze a supportare le Regioni stesse nella fase di quantificazione del gettito da parte dei singoli soggetti.
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Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Ministero dell`Eonomia e delle Finanze concernente il monitoraggio trimestrale del “patto di stabilità interno”” per l`anno 2008 delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Approfondimenti:
L`art. 1, comma 666, della L.296/06 (Legge finanziaria 2007) prevede che per consentire il monitoraggio degli adempimenti al Patto di stabilità interno, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano trasmettano trimestralmente al Ministero dell`Economia e delle Finanze, entro trenta giorni dalla fine del periodo di riferimento, con l`utilizzo di un sistema web appositamente previsto e con modalità stabilite da un decreto del Ministro dell`Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni. In attuazione della norma citata, lo Schema di decreto ministeriale concernente il monitoraggio trimestrale del Patto di stabilità interno è stato, quindi, inoltrato alle Regioni e Province autonome che hanno espresso parere favorevole sullo stesso, evidenziando di ritenere condivisibile, come si evince dalle premesse la parere, l`esigenza di adottare un sistema uniforme di classificazione funzionale dei bilanci e chiedendo al riguardo una rapida attuazione dell`art.77, comma 2-ter del DL 112/08, convertito dalla L. 133/08, relativo al patto di stabilità interno.
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Argomento:
Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali di bandi di ricerca sanitaria per l`anno 2008 finalizzata per: a) progetti di cui agli articoli 12 e 12 bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni; b) progetti proposti dagli Istituti zooprofilattici sperimentali in materia di sicurezza degli alimenti; c) progetti in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Approfondimenti:
Si veda precedente del 2 dicembre 2008.
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Argomento:
Intesa sullo Schema di decreto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali concernente l`assegnazione alle Regioni e Province autonome, per l`anno 2007, del Fondo per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale.
Approfondimenti:
L`art. 1, comma 805, della L. 296/06 (legge finanziaria 2007), al fine di rimuovere gli squilibri sanitari connessi alla disomogenea distribuzione registrabile tra le varie realtà regionali nelle attività realizzative del Piano sanitario regionale, istituisce per il triennio 2007, 2008 e 2009, un Fondo per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Piano stesso, nonchè per il cofinanziamento di analoghi progetti da parte delle Regioni Valle d`Aosta e Friuli Venezia Giulia e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Il comma 806 dello stesso articolo stabilisce che la quota annuale del suddetto Fondo, per la parte da destinare alle Regioni e alle Province autonome, è fissata in 60,5 milioni di euro e che la relativa assegnazione è da effettuarsi con decreto del Ministro della salute, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni per l`integrazione ed il cofinanziamento dei progetti regionali in materia di: sperimentazione del modello assistenziale case della salute (10 milioni di euro); iniziative per la salute della donna ed iniziative a favore delle gestanti, della partoriente e del neonato (10 milioni di euro); malattie rare (30 milioni di euro) e implementazione della rete delle unità spinali unipolari (10,5 milioni di euro).
Il comma 807, del suddetto art. 1, della L. 296/06, stabilisce che l`importo di 60,5 milioni di euro di cui al comma precedente, è assegnato con decreto del Ministro della Salute, su proposta del Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza alle Regioni che abbiano presentato i progetti attuativi del Piano sanitario nazionale contenenti linee di intervento relative alle materie di cui al comma 806, coerenti con linee progettuali previamente indicate con decreto del Ministro della Salute.
In attuazione del citato comma 806 il Ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, ha elaborato lo Schema di decreto concernente l`assegnazione alle Regioni e Province autonome, per l`anno 2007, del Fondo per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Piano sanitario nazionale, sul quale il Governo, i Presidenti delle Regioni e Province autonome hanno espresso il loro assenso.
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Argomento:
Approvazione, ai fini del perfezionamento della procedura prevista dall`articolo 1, comma 34bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, della proposta del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali di ammissione al finanziamento dei progetti inviati dalle Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Basilicata per l`utilizzo delle risorse vincolate, per l`anno 2007, alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario nazionale 2006-2008.
Approfondimenti:
La L. 662/96 sulla razionalizazzione della finanza pubblica, prevede all`art. 1, comma 34, tra l`altro, che il CIPE, su proposta del Ministro della Salute, d`intesa con la Conferenza Stato-Regioni, possa vincolare quote del Fondo sanitario nazionale alla realizzazione di specifici obiettivi del Piano sanitario nazionale.
La L. 449/97, sulla stabilizzazione della finanza pubblica, all`art. 33, nell`integrare l`art. 1 della citata L. 662/96, ha disposto che per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel Piano sanitario nazionale, le Regioni elaborano specifici progetti sulla scorta di criteri e parametri fissati dal Piano stesso, demandando alla Conferenza Stato-Regioni, su proposta del Ministro della Salute, l`individuazione dei progetti ammessi a finanziamento, utilizzando le quote a tal fine vincolate del Fondo sanitario nazionale.
Il 1° agosto 2007, il Governo, le Regioni e le Province autonome, in attuazione del citato art. 1, comma 34, della L. 662/96, hanno sancito intesa sulla proposta del Ministro della salute di assegnazione alle Regioni delle risorse vincolate per l`anno 2007, alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale 2006-2008.
Nella stessa data il Governo, le Regioni e le Province autonome hanno, altresì, sancito un accordo sulle linee progettuali per l`utilizzo da parte delle Regioni delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l`anno 2007.
Il suddetto accordo ha precisato gli obiettivi (allegati) da perseguire, nonchè le possibili attività da intraprendere e implementare. Al riguardo, il punto 4 dell`accordo prevede che i progetti delle Regioni devono essere inviati al Ministro della Salute per le valutazioni in ordine all`ammissione al finanziamento ed per il successivo inoltro alla Conferenza Stato-Regioni, e che l`erogazione dei fondi avviene a seguito di approvazione da parte di questa medesima Conferenza e della conseguente deliberazione del CIPE.
In attuazione del citato punto 4 dell`accordo, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha proposto l`ammissione al finanziamento dei progetti, per il perseguimento degli obiettivi di Piano per l`anno 2007, approvati con proprie delibere dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Basilicata, ed ha inviato il relativo prospetto delle risorse finanziarie per ciascuna attività progettuale delle predette Regioni.
Sulla proposta del Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, la Regione Toscana, Coordinatrice interregionale in sanità ha espresso avviso tecnico favorevole e anche le Regioni e le Province autonome hanno espresso il loro parere favorevole.
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Argomento:
Parere sulla Relazione 2008 sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive.
Approfondimenti:
Il D.Lgs. 123/98, sulla razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, prevede, tra l`altro, all`art.10, comma 1, che il Ministro dello Sviluppo economico, d`intesa con il Ministro dell`Economia e delle Finanze e con il Ministro dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca, predisponga annualmente, previo parere della Conferenza Stato-Regioni, una relazione illustrativa sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive di cui all`art.1 della L.266/97, da presentare contestualmente al Documento di programmazione economico-finanziaria.
La Relazione 2008, come specificato nelle premesse al parere, è stata trasmessa a settembre, dopo essere stata esaminata nella seduta del Consiglio dei Ministri del 25 luglio 2008, ma non presentata contestualmente al DPEF, in considerazione dell`accelerazione impressa dal Governo alla manovra finanziaria e al DPEF medesimo nell`anno in corso. Le Regioni hanno espresso sul testo parere favorevole.
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Argomento:
Intesa di cui all`art. 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, d`intesa con il Ministro dell`Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare relativo agli interventi da finanziare inerenti i siti italiani UNESCO – II° finanziamento
Approfondimenti:
La L. 77/06 sulle misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale, posti sotto la tutela dell`UNESCO, prevede all`art. 4, comma 2, che gli interventi finalizzati alla gestione compatibile dei suddetti siti e di un corretto rapporto tra flussi turistici e servizi culturali offerti nonchè l`ammontare di risorse rispettivamente destinato, nel limite delle autorizzazioni di spesa previste, sono determinati con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, d`intesa con il Ministro dell`Ambiente e con la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Nel corso della riunione tecnica del 17 settembre 2008 è stato esaminato lo Schema di decreto del Ministro per i beni e le attività culturali che ha finanziato i progetti che vanno oltre il piano di gestione e vanno avanti rispetto al primo finanziamento sul quale precedentemente la Conferenza Stato-Regione aveva espresso intesa in sede politica.
Sullo Schema di decreto in questione il Coordinamento beni e attività culturali ha espresso un parere tecnico favorevole e anche le Regioni e le Province autonome hanno manifestato avviso favorevole.
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Argomento:
Intesa sullo Schema di regolamento del Ministro dell`Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare recante criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l`identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Approfondimenti:
L`art. 75, comma 3, del D.Lgs. 152/06 (Codice dell`ambiente) dispone che attraverso i regolamenti adottati ai sensi dell`art. 17, comma 3, della L. 400/88, su proposta del Ministro dell`Ambiente, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, possono essere modificati gli allegati alla parte terza dello stesso decreto legislativo, relativa alle norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall`inquinamento e di gestione delle risorse idriche.
In attuazione del suddetto art. 75, comma 3, il Ministro dell`Ambiente ha emanato lo Schema di regolamento recante criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l`identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del D.Lgs. 152/06.
Nel corso della riunione tecnica tenutasi il 2 ottobre 2008, i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome hanno presentato un documento di proposte emendative che è stato discusso con i rappresentanti del Ministero dell`Ambiente, concordando una serie di modifiche allo Schema di regolamento in questione che sono state recepite.
Sulla nuova stesura dello Schema i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome hanno espresso il loro avviso positivo ed è stata, pertanto, sancita l`Intesa.
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Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Ministro dell`Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare recante modifica al D.M. del 17 ottobre 2007 concernente i criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS), ai sensi dell`art. 1, comma 1226 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).
Approfondimenti:
La L. 296/06 (legge finanziaria 2007) e in particolare, l`art.1, comma 1226, al fine di prevenire ulteriori procedure di infrazione, demanda ad un decreto del Ministro dell`Ambiente, l`individuazione di criteri minimi uniformi sulla base dei quali le Regioni e le Province autonome debbono adottare le misure di conservazione di cui agli articoli 4 e 6, del DPR 357/97 relativo all`attuazione della direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonchè della flora e della fauna selvatiche.
In attuazione della suddetta disposizione, il Ministro dell`Ambiente ha emanato un decreto recante criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS).
Nel corso della riunione tecnica del 7 ottobre 2007, a fronte di emendamenti presentati dalla Regione Calabria (coordinatrice per l`ambiente) e dalla Provincia autonoma di Trento, il rappresentante del Ministero dell`Ambiente si è impegnato a trasmettere una nuova stesura dello Schema di decreto per recepire le proposte delle Regioni ritenute accoglibili.
Al riguardo, la Commissione ambiente degli Assessori regionali ha considerato inopportuno, a distanza di un solo anno dall`emanazione del DM del 17 ottobre 2007, una sua modifica, dopo il faticoso raggiungimento di una posizione comune sul testo concordata nella Conferenza Stato-Regioni ed ha, pertanto, manifestato il suo parere non favorevole.
Con riferimento all`ultima stesura dello Schema di decreto in esame che recepisce alcune delle osservazioni formulate dalle Regioni nel corso della riunione tecnica del 7 ottobre 2007, la Conferenza Stato-Regioni ha espresso a maggioranza un parere negativo, mentre le Regioni Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia hanno espresso un parere favorevole condizionato all`accoglimento degli emendamenti presentati.
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Argomento:
Convocazione della Consulta Stato – Regioni dell`Arco Alpino, ai sensi dell`art.3, comma 3, della legge 14 ottobre 1999, n.403 recante: “Ratifica ed esecuzione della convenzione per la protezione delle Alpi, con allegati e processo verbale di modifica del 6 aprile 1993, fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991.
Approfondimenti:
La L. 403/99 sulla ratifica ed esecuzione della convenzione per la protezione delle Alpi, all`art. 3, comma 2, prevede l`istituzione la composizione della Consulta Stato-Regioni dell`Arco alpino, cui sottoporre i Protocolli attuativi della Convenzione nella fase di negoziazione, prima della loro approvazione in sede internazionale, demandando alla Conferenza Stato-Regioni la convocazione periodica.
è stata, pertanto, deliberata la convocazione della suddetta Consulta per il 17 dicembre 2008, per la nomina, tra l`altro, del Presidente.
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Conferenza Unificata
Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante le specifiche tecniche del formato elettronico elaborabile per la presentazione dei bilanci di esercizio e consolidati e di altri atti al registro delle imprese.
Approfondimenti:
Il comma 21-bis dell`art. 37, del DL 223/06, convertito dalla L. 248/06 sul rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonchè interventi in materia di entrate e di contrasto all`evasione fiscale, prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da emanare, ai sensi dell`art. 71, del D.Lgs. 82/05 (Codice dell`amministrazione digitale), di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentita l`Agenzia delle entrate, entro il 31 dicembre 2007, sono stabilite le specifiche tecniche del formato elettronico elaborabile per la presentazione dei bilanci di esercizio e degli altri atti al registro delle imprese.
Sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante le suddette specifiche tecniche del formato elettronico, nel corso della riunione tecnica tenutasi il 16 settembre 2008, le Regioni hanno espresso parere favorevole così come il Ministero dello Sviluppo economico, l`ANCI, l`UPI e l`UNCEM.
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Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Regole tecniche in materia di generazione, apposizione, verifica delle firme digitali e validazione temporale.
Approfondimenti:
L`art. 71, comma 1, del D.Lgs. 82/05 (Codice dell`amministrazione digitale) prevede che le regole tecniche di cui al suddetto Codice sono dettate con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato per l`innovazione e le tecnologie, sentita la Conferenza Unificata ed il Garante per la protezione dei dati personali nelle materie di competenza, previa acquisizione obbligatoria del parere tecnico del CNIPA.
Nel corso della riunione tecnica tenutasi il 23 ottobre 2008, il Coordinamento tecnico delle Regioni ha espresso avviso favorevole sul decreto in esame, con alcune osservazioni sulle quali il rappresentante dell`Amministrazione centrale ha dato disponibilità all`accoglimento, in relazione alla definizione delle regole tecnologiche.
Le Regioni, in particolare, hanno evidenziato la necessità di dividere la materia normativa, di pertinenza delle regole tecniche, da quella della regolamentazione e dei riferimenti di pratica sulle tecnologie. Lo Schema di decreto in oggetto sarà, quindi, seguito da altre categorie di provvedimenti complementari:
– le regole tecniche propriamente dette, con particolare riferimento alle nuove tecnologie in discussione e proposizione a livello nazionale e comunitario, in modo da rendere coerenti le regole tecniche in conseguenza dell`innovazione ivi prevista;
– l`aggiornamento della direttiva CNIPA 4/2005, in recepimento delle indicazioni della direttiva UE 123/2006 – “mercato intero””;
– l`adozione delle tecnologie correlate alla XML segnature, secondo le recentissime indicazioni della Commissione europea.
Le Regioni chiedono che le istanze da loro sollevate in sede di riunione tecnica del 23 ottober 2008 siano recepite in sede di predisposizione dei suddetti provvedimenti complementari con particolare riguardo a:
– la prassi da utilizzare nel caso della firma di documenti multipli;
– l`ammissibilità dei formati digitali e le modalità di riscontro;
– le modalità di apposizione delle firme operata con procedure applicative;
– la gestione delle marche temporali e dei sistemi di segnatura temporale opponibili a terzi;
– revisione degli attuali vincoli di legge sull`archiviazione di un documento firmato.
Le Regioni chiedono, altresì, la costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale che affianchi i rappresentanti dell`amministrazione centrale in sede di definizione dei suddetti documenti complementari.
Sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante regole tecniche in materia di generazione, apposizione, verifica delle firme digitali e validazione temporale, è stato acquisito l`avviso favorevole dell`ANCI, dell`UPI e dell`UNCEM e le Regioni hanno espresso parere favorevole con la consegna di un documento (allegato all’Atto).
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Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente ripartizione dei fondi dell`esercizio 2007 per il finanziamento dei progetti presentati dalle Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell`articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 2 maggio 2001, n. 345.
Approfondimenti:
In attuazione dell`art. 8, comma 1, del DPR 345/01 concernente il regolamento di attuazione della L. 482/99, in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato, sentita la Conferenza Unificata, un decreto che definisce i criteri di riparto, per il triennio 2005-2007, dei fondi previsti dagli articoli 9 e 15 della citata L. 482/99.
Nel corso della riunione tecnica del 13 ottobre 2008 i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali hanno espresso avviso favorevole con talune raccomandazioni, evidenziando, in particolare, il problema della riduzione delle risorse del Fondo per le minoranze linguistiche e auspicandone la reintegrazione.
Sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio concernente la ripartizione dei fondi dell`esercizio dell`anno 2007 per il finanziamento dei progetti presentati dalle Pubbliche Amministrazioni gli Enti locali hanno espresso parere favorevole così come le Regioni che hanno espresso, inoltre, la raccomandazione contenuta in un documento (allegato all’Atto) relativa al ripristino, a livelli accettabili, per gli anni successivi, delle risorse del Fondo per le minoranze linguistiche.
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Argomento:
Parere sullo Schema di disegno di legge recante “Differimento del termine per l`emanazione di disposizioni correttive e integrative in materia ambientale””, riguardante i decreti legislativi emanati ai sensi dell`articolo 1 della legge 15 dicembre 2004, n. 308.
Approfondimenti:
Il provvedimento in oggetto, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 1° agosto 2008, è volto a differire al 30 giugno 2010 il termine entro il quale il Governo è delegato ad adottare disposizioni correttive ed integrative dei decreti legislativi emanati ai sensi dell`art. 1, della L. 308/04. Lo stesso prevede, altresì, la trasmissione alle Camere, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge proposta, degli schemi correttivi accompagnati dall`analisi tecnico-normativa e dall`analisi dell`impatto della regolamentazione, per l`espressione del parere da parte delle competenti Commissioni entro trenta giorni.
In relazione allo Schema di disegno di legge in questione è stato acquisito parere favorevole.
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Argomento:
Parere sullo Schema di disegno di legge recante “Disciplina delle aree contaminate e accertamenti tecnici””.
Approfondimenti:
Lo Schema di disegno di legge sulla disciplina delle aree contaminate e accertamenti tecnici è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 1° agosto 2008.
Nel corso della riunione tecnica tenutasi il 15 settembre 2008 i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, pur apprezzando le finalità dello Schema di disegno di legge in oggetto, hanno contestato nel merito il contenuto dell`art. 2 che risulterebbe troppo oneroso per i proprietari dei fondi in cui si venga a riscontrare una discarica abusiva.
Con una nota della Regione Calabria, coordinatrice per l`ambiente, le Regioni hanno confermato il loro orientamento non favorevole, rilevando che i contenuti di tale disegno di legge potrebbero essere proposti nell`ambito del decreto legislativo modificativo del D.Lgs. 152/06 (Codice dell`Ambiente) di cui il Governo ha già previsto l`emanazione.
Nella riunione tecnica del 27 ottobre 2007, i rappresentanti delle Regioni e delle Autonomie locali hanno ribadito quanto già espresso nella precedente riunione tecnica e pertanto, il loro parere e quello dell`ANCI è negativo.
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Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante nuova perimetrazione del Parco nazionale del Gran Paradiso.
Approfondimenti:
L`art. 8, commi 1 e 3, della L. 394/91 sulle aree protette, dispone che i parchi nazionali sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dell`Ambiente.
Il D.Lgs. 112/98 sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, prevede, all`art. 77, commi 1 e 2 che i compiti e le funzioni in materia di parchi naturali e riserve statali, marine e terrestri, attribuiti allo Stato dalla L. 394/91 hanno rilievo nazionale e che l`individuazione, l`istituzione e la disciplina generale dei parchi e delle riserve nazionali, comprese quelle marine e l`adozione delle relative misure di salvaguardia sulla base delle linee fondamentali della Carta della natura, sono operati sentita la Conferenza Unificata.
Nella riunione tecnica del 30 settembre 2008, la Regione Val d`Aosta si è espressa favorevolmente all`adozione dello Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante nuova perimetrazione del Parco nazionale del Gran Paradiso, trasmesso dal Ministero dell`Ambiente con l`allegata cartografia, purchè venissero riprodotte nel provvedimento le nuove mappe cartografiche in scala1:5000 e fosse modificato un articolo dello Schema di decreto.
Sulla nuova stesura dello Schema di decreto che recepisce le richieste della Regione Val d`Aosta, relativo alla perimetrazione del Parco nazionale del Gran Paradiso, le Regioni, le Province autonome, l`ANCI, l`UPI e l`UNCEM hanno espresso il loro positivo avviso.
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Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Ministro dell`Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, recante aggiornamento del D.M. istitutivo dell`area marina protetta denominata “Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventre””.
Approfondimenti:
Il D.Lgs. 112/98 sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, all`art. 77, commi 1 e 2, nel confermare tra i compiti di rilievo nazionale quelli di cui alla L. 394/91 (Legge quadro sulle aree protette), dispone che l`individuazione l`istituzione e la disciplina generale dei parchi e delle riserve nazionali, comprese quelle marine, e l`adozione delle relative misure di salvaguardia, siano operate sentita la Conferenza Unificata.
Ai sensi della citata L. 394/91 è stato predisposto lo Schema di decreto del Ministro dell`Ambiente recante aggiornamento del DM istitutivo dell`area marina protetta denominata “Penisola del Sinis-Isola Mal di Ventre (allegato).
Nel corso della riunione tecnica tenutasi il 30 settembre 2008, sulla nuova versione dello Schema di decreto in oggetto che recepisce una richiesta del Comune di Cabras, si sono espressi favorevolmente il Comune stesso, la Provincia di Oristano e la Regione Sardegna, quest`ultima con una precisazione.
Sul provvedimento in questione anche le Regioni, le Province autonome, l`ANCI, l`UPI e l`UNCEM hanno espresso il loro avviso positivo.
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Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Ministro dell`Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, recante aggiornamento del D.M. recante il regolamento di disciplina dell`area marina protetta denominata “Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventr e””.
Approfondimenti:
Il D.Lgs. 112/98 sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, all`art. 77, commi 1 e 2, nel confermare tra i compiti di rilievo nazionale quelli di cui alla L. 394/91 (Legge quadro sulle aree protette), dispone che l`individuazione l`istituzione e la disciplina generale dei parchi e delle riserve nazionali, comprese quelle marine, e l`adozione delle relative misure di salvaguardia, siano operate sentita la Conferenza Unificata.
Ai sensi della citata L. 394/91 è stato predisposto lo Schema di decreto del Ministro dell`Ambiente recante aggiornamento del DM concernente il regolamento di disciplina dell`area marina protetta denominata “Penisola del Sinis-Isola Mal di Ventre (allegato).
Nel corso della riunione tecnica tenutasi il 30 settembre 2008, si sono espressi favorevolmente il Comune di Cabras, la Provincia di Oristano e la Regione Sardegna.
Sul provvedimento in questione anche le Regioni, le Province autonome, l`ANCI, l`UPI e l`UNCEM hanno espresso il loro avviso positivo.
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Argomento:
Parere sullo Schema di disegno di legge proposto dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali recante “Legge-quadro sulla qualità architettonica””, in attuazione dell`articolo 9 della Costituzione.
Approfondimenti:
Si veda precedente del 26 novembre 2008.
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Argomento:
Parere sui disegni di legge recanti: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009)“ e “Bilancio di previsione dello Stato per l`anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011)“ – Relazione previsionale e programmatica per l`anno 2009 – Nota di aggiornamento del Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) per gli anni 2009-2013.
Approfondimenti:
Si veda precedente del 26 novembre 2008.
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Argomento:
Parere sullo Schema di piano programmatico del Ministro dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell`Economia e delle Finanze, di cui articolo 64 del decreto legge 25 giugno n. 112 del 2008, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Approfondimenti:
L`art. 64, comma 3, del DL 112/08, convertito dalla L. 133/08 prevede che il Ministro dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell`Economia e delle finanze, sentita la Conferenza Unificata, e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario, predispone entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, un Piano programmatico di interventi volti ad una maggiore razionalizzazione dell`utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, che conferiscano una maggiore efficacia ed efficienza al sistema scolastico.
In sede di riunione tecnica del 14 ottobre 2008, il Coordinamento tecnico della Commissione Istruzione delle Regioni ha evidenziato in un documento (allegato) una serie di criticità per le connessioni del Piano stesso con la complessa tematica “istruzione”” e il Ministero dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca ha manifestato disponibilità al confronto congiunto con le Autonomie territoriali e locali nel corso della predisposizione dei regolamenti attuativi del Piano stesso.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha comunicato che sullo Schema di Piano programmatico le Regioni hanno espresso a maggioranza parere negativo, ad eccezione delle Regioni Lombardia, Veneto, Molise e Friuli Venezia Giulia che hanno espresso parere favorevole, mentre la Regione Sicilia si è astenuta.
Anche l`ANCI ha espresso parere non favorevole, salvo il Sindaco del Comune di Cagliari che ha espresso parere favorevole.
L`UPI ha espresso parere favorevole, condizionato all`accoglimento delle proposte contenute nell`allegato documento consegnato chiedendo, in particolare, l`istituzione di un tavolo di confronto interistituzionale che predisponga l`intesa in sede di Conferenza Unificata il 15 giugno 2009 e avvii un percorso di concertazione finalizzata al raggiungimento dell`intesa sui regolamenti attuativi del Piano programmatico in questione.
L`UNCEM, nel consegnare un documento ha espresso parere negativo sul provvedimento ritenendo, tra l`altro, indispensabile la ridefinizione di un particolare aspetto legato al Piano, laddove si fa esplicito riferimento alla chiusura dei plessi scolastici al di sotto dei 50 alunni.
Il Ministro dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca ha accolto la richiesta di un confronto interistituzionale che proceda, ove necessario, sulla base delle intese e delle procedure previste dalla normativa vigente.
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Argomento:
Intesa sullo Schema di decreto ministeriale recante “Criteri e modalità per il riparto delle risorse relative al diritto-dovere istruzione e formazione. Esercizi finanziari 2007/2008“.
Esiti: Mancata Intesa
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Argomento:
Intesa sullo Schema di decreto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali concernente il riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali per l`anno 2008.
Approfondimenti:
L`art. 46, comma 1, della L. 289/02 (legge finanziaria 2003) dispone che il Fondo nazionale per le politiche sociali sia determinato dagli stanziamenti previsti per gli interventi disciplinati dalle disposizioni legislative indicate all`art. 80, comma 17, della L. 388/00 (legge finanziaria 2001) e dagli stanziamenti previsti per gli interventi, comunque finanziati a carico del Fondo stesso, disciplinati da altre disposizioni.
Il comma 2, dello stesso art. 46, demanda al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell`Economia e delle finanze, d`intesa con la Conferenza Unificata, la ripartizione delle risorse del suddetto Fondo per le finalità legislativamente poste a carico del Fondo stesso.
In attuazione dell`art. 46, comma 2, della suddetta legge il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha emanato lo Schema di decreto concernente il riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali per l`anno 2008.
L`art. 18, comma 2, del DL 223/06, convertito dalla L. 248/06 recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonchè interventi in materia di entrate e di contrasto all`evasione fiscale, prevede una integrazione di 300 milioni di euro annui per il Fondo nazionale per le politiche sociali per il triennio 2006-2008.
L`art. 2, comma 471, della L. 244/07 (legge finanziaria 2008) prevede che, al fine di migliorare la qualità della spesa pubblica, previa intesa con la Conferenza Unificata, annualmente si provvede con decreto del Ministro dell`Economia e delle finanze, su proposta del Ministro della Solidarietà sociale, ad un anticipo delle somme destinate a quest`ultimo Ministero e alle Regioni e Province autonome nel riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali, nella misura massima del 50% degli stanziamenti complessivamente disponibili per l`anno in corso, al netto della parte destinata al finanziamento dei diritti soggettivi. Tale anticipo, ai sensi dell`art. 2, comma 472, della L. 244/07 (legge finanziaria 2008) è assegnato a ciascun ente sulla base della quota proporzionale ad esso assegnata nel riparto dell`anno precedente sul complesso delle risorse assegnate agli Enti cui si applica l`anticipo medesimo.
Nel corso dell`incontro tecnico svoltosi il 23 settembre 2008, i rappresentanti delle Regioni e delle Province hanno rappresentato la necessità che le risorse afferenti il Fondo nazionale per le politiche sociali per l`anno 2008, da destinare alle Regioni medesime, siano quantificate per un importo almeno non inferiore a quello erogato nell`anno 2007.
Inoltre, nel corso del suddetto incontro i rappresentanti delle Autonomie locali hanno condiviso le preoccupazioni delle Regioni in ordine all`ammontare delle risorse destinate alle Regioni stesse, pari a 656.451.148.80, atteso che l`insufficienza di tale quota del Fondo ha inevitabili ricadute anche sui bilanci dei Comuni.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell`esprimere assenso sui criteri di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali per l`anno 2008, ha nel contempo rappresentato una valutazione negativa sull`ammontare delle risorse del Fondo stesso destinate alle Regioni e Province autonome ed ha ribadito la richiesta di convocazione urgente di un tavolo di confronto sulle tematiche afferenti le risorse da destinare alle politiche sociali.
Al riguardo, l`ANCI e l`UPI e l`UNCEM hanno condiviso la posizione delle Regioni e Province autonome e l`UNCEM ha altresì consegnato un documento di valutazioni.
è stata, quindi, sancita l`Intesa sul provvedimento esaminato.
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Argomento:
Intesa sulla proposta del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di direttiva concernente “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze””.
Approfondimenti:
Il DL 343/01, convertito dalla L. 401/01 recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile, prevede all`art. 5, comma 2, che il Presidente del Consiglio dei Ministri predisponga gli indirizzi operativi dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, d`intesa con le Regioni e gli Enti locali.
Nel corso della riunione tecnica del 21 ottobre 2008, sia il coordinamento delle Regioni sia l`ANCI hanno espresso parere favorevole sulla proposta del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di direttiva concernente “indirizzi operativi per la gestione delle emergenze””, con le modifiche proposte dalla Provincia autonoma di Trento e dall`ANCI stessa e accolte dal Dipartimento della protezione civile.
Sulla nuova versione dello Schema di direttiva in questione le Regioni, le Province autonome e le Autonomie locali hanno espresso il loro avviso favorevole.
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Argomento:
Parere sulla proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: “Modalità di attivazione del Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei ministri, istituito ai sensi dell`articolo 32-bis del decreto legge 30 settembre 2003, n.269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n.326 ed incrementato con la legge 24 dicembre 2007, n.244“. Anno 2008.
Approfondimenti:
L`art. 32-bis del DL 269/03, convertito dalla L. 326/03 recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell`andamento dei conti pubblici, ha istituito il Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La L. 244/07 (legge finanziaria 2008), all`art. 2, comma 276, ha incrementato di 20 milioni di euro il predetto Fondo, a decorrere dall`anno 2008 da destinare ad interventi di adeguamento strutturale ed antisismico degli edifici del sistema scolastico ed alla costruzione di nuovi immobili in sostituzione di quelli a rischio sismico, per gradi di rischiosità. Al comma 277, viene previsto, inoltre, che per l`utilizzazione delle risorse in questione il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui vengono individuati gli interventi da realizzare, gli enti beneficiari e le risorse da assegnare nell`ambito delle disponibilità del fondo, sia emanato dopo aver acquisito il parere oltre che del Ministro dell`Economia e delle finanze, anche dei Ministri delle Infrastrutture e della Pubblica istruzione.
Le modalità di attivazione del Fondo per interventi straordinari sono disposte con DPCM e gli interventi da realizzare con il finanziamento del Fondo, sulla base dei piani predisposti dalle Regioni ai sensi dell`ordinanza stessa, saranno individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentiti i Ministeri interessati.
Nel corso della riunione tecnica del 25 settembre 2008 per l`esame dello Schema di DPCM inerente il Fondo per gli interventi straordinari comprensivo della tabella di ripartizione tra le Regioni e le Province autonome della somma incrementata relativa all`anno 2008 e dei criteri di determinazione dei finanziamenti, i rappresentanti delle amministrazioni centrali e delle Regioni hanno espresso parere positivo sul provvedimento, con le modifiche proposte dai rappresentanti del Ministero dell`Istruzione, Università e Ricerca e delle Regioni e concordate con il Dipartimento della protezione civile proponente.
Sul testo definitivo comprensivo delle modifiche concordate le Regioni e le Province autonome hanno espresso parere favorevole così come l`UPI e l`UNCEM, mentre l`ANCI ha espresso avviso favorevole consegnando un documento di osservazioni.
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Argomento:
Parere sullo Schema di DPCM proposto dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di adozione di scheda di rilevamento del danno, pronto intervento ed agibilità per edifici ordinari nell` emergenza post-sismica e del relativo manuale di compilazione.
Approfondimenti:
Il DL 343/01, convertito dalla L. 401/01 ha dettato disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile, tra le quali quelle prioritarie nell`emergenza post-sismica sono il rilievo del danno e la valutazione di agibilità.
In attuazione del suddetto decreto legge è stata emanato lo Schema di decreto proposto dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di adozione della scheda di rilevamento del danno, pronto intervento ed agibilità per edifici ordinari nell`emergenza post-sismica.
Con la prima stesura del suddetto Schema di decreto è stato evidenziato che la scheda di rilevazione in questione è stata già utilizzata in occasione di vari terremoti e migliorata nel tempo, anche con il contributo di tecnici regionali e necessita oggi di una sua adozione formale, permanendo la possibilità di successivi ulteriori miglioramenti. Con la stessa è stato altresì chiesto di acquisire dalla Regione coordinatrice in materia e dalle Associazioni degli Enti locali, l`assenso tecnico, ove non si registrassero osservazioni e si ritenesse di poter procedere senza un previo incontro tecnico.
Successivamente è stata redatta una nuova bozza, contenente ulteriori articoli, sulla quale si è tenuta una riunione tecnica.
Sull`ultima stesura dello Schema di DPCM i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e i rappresentanti delle Autonomie locali hanno espresso il loro avviso favorevole.
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Si veda precedente del 12 novembre 2008.