In Aula della Camera dei Deputati è stata presentata una Mozione (1-00110, primo firmatario l`On. Ermete Realacci del Gruppo Parlamentare del Pd), con la quale, vista la crisi economica e finanziaria che richiede misure su cui “costruire solidi modelli di riferimento di carattere sociale, economico e finanziario, strettamente connessi alla vita reale d all`ambiente che ci circonda””, si ritiene necessaria la rottura dell`attuale paradigma tecnologico attraverso politiche di sistema che coinvolgono tre aree tra loro fortemente interconnesse tra loro.
Si tratta: della creazione di conoscenze adeguate e di un sistema di ricerca avanzato nelle tecnologie energetiche e ambientali; della nascita e lo sviluppo di un tessuto industriale in grado di sostenerne e accelerarne la diffusione; di un quadro di regole stabili ed incentivi alla domanda come presupposto per il finanziamento del sistema e ulteriore stimolo all`introduzione di nuovi prodotti e processi.
A tal fine si chiede l`impegno del Governo a prevedere specifici interventi per quanto riguarda la mobilità, l`edilizia, l`efficienza energetica, le fonti rinnovabili e le politiche sostenibili.
In particolare, per l`edilizia, tra l`altro, si chiede di:
– “aumentare l`efficienza energetica degli edifici pubblici, sia attraverso interventi di carattere strutturale, come l`installazione di pannelli solari, sia attraverso le «buone pratiche» di risparmio energetico””;
– “intervenire nel settore dell`edilizia privata e pubblica a partire dal recupero del patrimonio edilizio esistente, riproponendo strumenti normativi per rendere obbligatoria la costruzione di nuove case a basso consumo energetico e per agevolare, attraverso misure fiscali, interventi di manutenzione straordinaria degli immobili esistenti finalizzati ad aumentare il rendimento energetico degli edifici; promuovere gruppi di acquisto di impianti per l`energia rinnovabile solare e fotovoltaica attraverso forme di incentivazione””;
– “ripristinare la certificazione energetica degli edifici nella compravendita degli immobili, già prescritta dalla direttiva 76/93/Ce””;
– “individuare risorse per la manutenzione di infrastrutture pubbliche, quali: edilizia scolastica e sociale, ospedali, strade e ferrovie, anche attraverso meccanismi di autorizzazione di investimenti da parte di enti locali e regioni, cui attribuire competenze per l`immediato avvio di cantieri di piccole e medie dimensioni””;
– “applicare la detrazione del 55 per cento anche agli interventi «energetici» realizzati sugli immobili esistenti, concessi in locazione””.
Si allega il testo della Mozione.