Nella riunione delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata del 12 marzo scorso sono state trattate le seguenti tematiche:
Conferenza Stato-Regioni
Argomento:
Intesa sulla proposta di delibera CIPE concernente aggiornamento della dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate e assegnazione delle risorse ai programmi strategici regionali ed interregionali.
Esiti: Mancata Intesa: inizio decorrenza termini
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Conferenza Unificata
Argomento:
Illustrazione preliminare dei disegni di legge esaminati nella seduta del Consiglio dei Ministri del 20 febbraio 2009, relativi a:
– Parere sul disegno di legge recante delega al Governo in materia di individuazione ed allocazione delle funzioni fondamentali, di conferimento delle funzioni amministrative statali alle regioni e agli enti locali e norme di principio per la legislazione regionale;
– Parere sul disegno di legge recante delega al Governo per l`adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla riforma del Titolo V della Parte seconda della Costituzione e per l`adozione della “Carta delle autonomie locali””;
– Parere sul disegno di legge recante delega al Governo per la disciplina e l`istituzione delle città metropolitane;
– Parere sul disegno di legge recante misure a favore dei piccoli comuni.
Esiti: Informativa resa
Approfondimenti:
In relazione ai contenuti degli Schemi di disegni di legge, il cui esame è stato avviato in sede di Consiglio dei Ministri il 20 febbraio scorso, Le Regioni hanno elaborato un documento di osservazioni critiche e proposte.
In particolare, sul testo concernente la delega al Governo in materia di individuazione ed allocazione delle funzioni fondamentali, di conferimento delle funzioni amministrative statali alle regioni e agli enti locali e norme di principio per la legislazione regionale, viene evidenziata, tra l`altro, “la mancata previsione di una cabina di regia con il compito di predisporre gli atti istruttori relativi all`attuazione dei decreti legislativi e di verificare e monitorare i tempi e le modalità del percorso attuativo della riforma, in stretto raccordo con la Commissione tecnica per l`attuazione del federalismo fiscale””, nonchè l`insufficienza della previsione del solo parere, anzichè dell`intesa, della Conferenza Unificata sugli schemi di decreti legislativi delegati.
Viene, altresì, evidenziato che la previsione di una normativa statale per l`individuaizone dei principi delle forme associative e sull`esercizio associato di funzioni da parte dei comuni “per la razionalizzazione, la semplificazione e il contenimento dei costi”” – interverrebbe “nella materia della disciplina dell`esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali, riconducibile alla competenza legislativa regionale di tipo residuale””. è, inoltre, affermata l`opportunità di introdurre l`obbligatorietà dell`esercizio associato delle funzioni da parte dei Comuni.
Sullo Schema di disegno di legge di delega al Governo per la disciplina e l`istituzione delle città metropolitane, viene sottolineato preliminarmente il parallelismo della disciplina ivi contenuta rispetto a quella del disegno di legge sul federalismo fiscale (DDL 2105/C approvato dal Senato ed all`esame delle Commissioni Bilanci e Finanze della Camera dei Deputati) e quindi la necessità di “scegliere l`una o l`altra strada parlamentare per evitare inutili incongruenze””. Al riguardo, viene comunque rilevato, in entrambi i testi un ruolo regionale marginale.
Inoltre, con riferimento alla previsione secondo cui lo statuto della città metropolitana “definisce le forme di esercizio associato di funzioni con i comuni in essa compresi””, vengono rilevate le stesse criticità, sopra menzionate, in ordine alla possibile invasione della competenza legislativa residuale delle Regioni. Viene, altresì, ritenuta non condivisibile la scelta di un modello unico di Città metropolitana che penalizza la possibilità di scelta dei diversi territori.
Ad avviso delle Regioni, occorrerebbe, infine, prevedere un ruolo più incisivo delle stesse di garanzia del sistema territoriale, nonchè il meccanismo dell`intesa in Conferenza Unificata.
Sul testo riguardante la delega al Governo per l`adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla riforma del Titolo V della Parte seconda della Costituzione e per l`adozione della “Carta delle autonomie localì, viene segnalata, tra l`altro, “una formulazione troppo generica dell`oggetto della delega estesa alla revisione delle disposizioni in materia di Enti locali nell`ambito della competenza legislativa dello Stato indicata senza alcuna delimitazione specifica, nè alcun riferimento alla lettera p), comma 2 dell`art. 117 Cost“ (in materia di legislazione elettorale, nonchè organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane). Anche per questo Schema andrebbe, inoltre, previsto lo strumento dell`intesa in Conferenza Unificata.
Il testo relativo alle misure per i piccoli Comuni, infine, viene ritenuto “sostanzialmente privo di contenuti dispositivi””, ad eccezione dell`introduzione della possibilità del terzo mandato consecutivo per i Sindaci.
In coda al documento vengono illustrati, altresì, specifici emendamenti sui testi, che ribadiscono normativamente le posizioni sopra espresse.
Gli Schemi torneranno ora al Consiglio dei Ministri per l` approvazione preliminare.
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Argomento:
Parere sullo schema di decreto del Ministro dell`interno concernente riduzioni dei fondi alle Comunità montane di cui all`articolo 76, comma 6-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto2008, n. 133.
Approfondimenti:
L`articolo 76, comma 6/bis del DL 112, convertito dalla legge 133/08, ha stabilito che vengono ridotti dell`importo di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 i trasferimenti erariali a favore delle comunità montane. Alla riduzione si procede intervenendo prioritariamente sulle comunità che si trovano ad una altitudine media inferiore a settecentocinquanta metri sopra il livello del mare. All`attuazione della disposizione si provvede con decreto del Ministro dell`Interno, da adottare di concerto con il Ministro dell`Economia e delle Finanze.
Il Ministero dell`Interno ha trasmesso lo Schema in oggetto, sul quale i rappresentanti delle Regioni hanno chiesto alcune modifiche volte a chiarire il meccanismo da applicare per la riduzione dei fondi e di poter effettuare un controllo sui dati così come elaborati dall`Ente italiano della Montagna (EIM).
Sullo Schema riformulato le Regioni hanno espresso un parere favorevole, evidenziando la necessità di affrontare in maniera organica tutte le problematiche aperte sulla montagna e, in particolare, la questione della “montanita””` sulle quali è stata richiesta l`attivazione di un confronto tecnico-politico; l`ANCI non ha formulato osservazioni mentre l`UPI e l`UNCEM hanno espresso parere negativo consegnando un documento riportato negli allegati all`Atto (All. A e B).
Il Governo ha assicurato l`attivazione in tempi brevi di un Tavolo per affrontare nel suo complesso il tema della montagna.
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Argomento:
Parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo al “Piano nazionale di edilizia abitativa””.
Approfondimenti:
Si veda precedente del 16 marzo 2009.
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Si veda precedente dell’11 marzo 2009.