In relazione all`esame, in seconda lettura, presso la Camera dei Deputati del decreto legge 39/09 recante “39/2009 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile”” (DDL 2468/C), all`attenzione della Commissione Ambiente, l`Ance è tornata ad evidenziare le proprie osservazioni e proposte sui contenuti del provvedimento d`urgenza.
In particolare, è stata sottolineata la necessità di una disposizione finalizzata al recupero dei centri storici nella loro interezza (abitazioni, locali ad uso non abitativo ecc.) che prenda a modello i piani di recupero del patrimonio edilizio di cui alle disposizioni contenute nel Titolo IV della legge 457/78 e nella legge 179/92, prevedendo, al fine di dare una maggiore qualificazione, il rilascio del fascicolo di fabbricato e il libretto d`uso e manutenzione. Tutto ciò anche attraverso una apposita riserva di fondi.
Inoltre, è stata evidenziata l`opportunità di una misura volta a favorire la sostituzione del patrimonio edilizio esistente mediante interventi di demolizione e ricostruzione a fronte di un miglioramento energetico, per cui gli interventi di ricostruzione degli immobili dovrebbero essere realizzati nel rispetto della normativa vigente antisismica, anche con l`accorpamento volumetrico tra più immobili, nonchè con l`aumento di cubatura nella misura massima del 20% a condizione che, per gli immobili residenziali, sia garantito un tangibile incremento delle prestazioni energetiche dell`edificio previste dal D.Lgs 192/2005.
L`ANCE, ha illustrato, altresì, alcune proposte di natura procedurale attinenti gli interventi previsti dal decreto. Si tratta dell`introduzione di criteri che tengano conto della realtà dimensionale delle imprese edili al fine di coinvolgere nell`opera di ricostruzione anche le imprese locali di piccole e medie dimensioni, di accelerare il processo di ricostruzione utilizzando procedure semplificate ma, comunque, trasparenti e di valorizzare la qualità dei progetti e della esecuzione delle opere abbandonando il criterio del massimo ribasso.
Inoltre, relativamente alla norma del decreto con cui si prevede lo svolgimento del Vertice G 8“ nel territorio della città de L`Aquila e la contestuale riprogrammazione degli interventi originariamente previsti nella Regione Sardegna, con la rinegoziazione dei rapporti sorti in attuazione dell`ordinanza n. 3629 del 20 novembre 2007 (sulle disposizioni per lo svolgimento del “grande evento”” relativo alla Presidenza italiana del G8), è opportuno coordinare con la data di entrata in vigore del decreto legge il termine, attualmente previsto per il 1° marzo 2009, a partire dal quale non sono più dovute le percentuali di corrispettivo riconosciute agli operatori a titolo di maggiorazione per le lavorazioni eseguite su più turni, relativamente agli interventi oggetto dell`ordinanza suddetta.
Infatti, l`attuale formulazione della disposizione comporterebbe una applicazione retroattiva della stessa, incidendo su posizioni già consolidate delle imprese esecutrici dei lavori oggetto della ordinanza citata.
In merito, infine, alla sospensione dei termini relativi ai certificati di pagamento nei contratti pubblici a causa delle difficoltà organizzative ed operative delle stazioni appaltanti in conseguenza degli eventi sismici, ha rilevato l`opportunità di un ripensamento della norma, che risulta particolarmente gravosa per le imprese esecutrici di lavori pubblici che vedrebbero differiti i pagamenti per lavori regolarmente eseguiti e contabilizzati, senza poter vantare il diritto al riconoscimento degli interessi legali e moratori previsti dalla normativa in caso di ritardato pagamento. Le conseguenze della disposizione appaiono, inoltre, tanto più pesanti in relazione alla finalità, a cui è volto il decreto legge, di agevolare concretamente la ricostruzione del tessuto economico nelle zone colpite dal sisma.
In relazione alla disattivazione degli impianti fotovoltaici, nonchè alla sospensione dei lavori di costruzione di installazioni già autorizzate nei territori colpiti dal sisma, l`ANCE ha rilevato l`opportunità di prevedere, per gli impianti in esercizio alla data del 6 aprile, il prolungamento della tariffa incentivante per un periodo pari al fermo di produzione, nonchè, in caso di danni ai componenti dell`impianto, una maggiorazione della stessa.
Inoltre, per i soggetti che al 6 aprile 2009 avevano in corso l`installazione, ovvero l`iter di autorizzazione di nuovi impianti, occorrerebbe prevedere la sospensione del termine del 1° gennaio 2010, da cui, ai sensi del DM 17 febbraio 2007, decorrerebbe la decurtazione della tariffa suddetta.
In merito alla norma con cui viene fissato al 30 giugno 2009 il termine di applicazione del regime transitorio delle Nuove norme tecniche per le costruzioni (di cui al DM 14 gennaio 2008), occorrerebbe, altresì, chiarire che l`applicazione della disposizione stessa riguarda i soli progetti presentati dopo la data suddetta.
L`Associazione ha, infine, ravvisato, l`importanza di garantire e promuovere la regolarità delle imprese coinvolte negli interventi in Abruzzo, rilevando, al riguardo, l`opportunità di prevedere l`obbligo dei soggetti committenti di verificare tale regolarità attraverso l`acquisizione del documento unico di regolarità contributiva (Durc) prima dell`inizio dei lavori, nonchè, al fine di riscontrare il rispetto dei parametri relativi alla congruità della manodopera denunciata rispetto al valore dell`intera opera effettuata, al termine degli stessi.
Le proposte dell`ANCE sono state condivise e nel prosieguo dell`iter legislativo si potranno verificare i loro concreti sviluppi anche in relazione agli intendimenti del Governo riguardo alle modifiche da apportare al testo.
Si veda precedente del 13 maggio 2009.