Si è svolta il 14 ottobre scorso l`audizione dell`ANCE presso le Commissioni riunite Bilancio del Senato e della Camera dei Deputati sui contenuti della manovra economico-finanziaria 2010 del Governo.
Il Presidente, ing. Paolo Buzzetti, che ha guidato la delegazione dell`Associazione, ha espresso, innanzitutto, preoccupazione per la riduzione delle risorse destinate alle nuove infrastrutture, pari al 7,8 % in termini reali, da sommarsi al calo già registrato lo scorso anno.
Ha rilevato, altresì, come il disegno di legge finanziaria non preveda stanziamenti per l`Anas, evidenziando, in particolare, che il mancato contributo annuale in conto capitale comporterà un fermo della regolare attività dell`Ente per le strade con pesanti conseguenze sullo sviluppo e la manutenzione della rete stradale.
Il Presidente ha, inoltre, sottolineato la necessità di accelerare l`effettivo avvio delle infrastrutture prioritarie, approvato dal Cipe il 26 giugno 2009. La realizzazione del Piano favorirebbe, infatti, il recupero infrastrutturale del territorio dando al contempo un contributo concreto al settore delle costruzioni per il superamento della crisi economico finanziaria in corso.
A questo riguardo, ha ricordato, in particolare, i quattro programmi di opere medio piccole previsti, quali il programma delle opere medio-piccole di pronta cantierizzazione, gli interventi di edilizia scolastica e carceraria e quelli per l`emergenza Abruzzo, dotati complessivamente di 2,4 miliardi di euro, che, oltre a rispondere ad esigenze specifiche, potrebbero dare un sostegno immediato al comparto.
L`Ing. Buzzetti ha, quindi, dedicato un`apposita riflessione alla questione del Patto di stabilità interno e alle ripercussioni che i vincoli di spesa in conto capitale stanno producendo anche sull`andamento dei bandi di gara.
I bandi pubblicati dai Comuni, infatti, secondo i dati Ance, hanno registrato una diminuzione in valore 7,7% nel 2008 rispetto al 2007 e del 12,3% nei primi sette mesi del 2009, rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente.
Appare, quindi, necessario che il Governo preveda all`interno della legge finanziaria 2010 una modifica sostanziale che elimini le distorsioni sulla componente in conto capitale della spesa che le attuali regole del patto hanno determinato, consentendo agli Enti locali di realizzare gli investimenti infrastrutturali indispensabili per la competitività del territorio.
Successivamente, il Consigliere delegato economico-fiscale-tributario, Geom. Campana, ha evidenziato la necessità di prevedere nella manovra alcune misure fiscali a sostegno del comparto, illustrando apposite proposte al riguardo.
Nello specifico, gli interventi ritenuti essenziali ed urgenti dall`Ance concernono il ripristino dell`IVA per le cessioni immobiliari poste in essere dalle imprese di costruzioni e la reintroduzione dell`IVA sugli affitti delle abitazioni delle imprese di costruzioni; il riconoscimento della deducibilità degli interessi passivi relativi ai beni merce; la tassazione al 20% dei redditi da fabbricati, di nuova costruzione o incisivamente ristrutturati, acquistati entro il 31 dicembre 2012 e concessi in locazione per almeno 10 anni; l`allungamento da 5 a 10 anni del termine per il completamento dei lavori per le aree acquistate con le agevolazioni fiscali previste per l`attuazione dei programmi di edilizia residenziale.
Sono state, altresì, illustrate, alcune misure volte a sostenere la domanda sia di nuovi edifici ad alto rendimento energetico sia di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, con appositi incentivi fiscali.
In particolare, agli acquirenti di immobili in classe energetica A o B, a condizione che il raggiungimento delle prestazioni energetiche sia certificato da soggetto accreditato, dovrebbe essere riconosciuta la detrazione fiscale di parte dei maggiori costi di costruzione, entro un tetto determinato per unità immobiliare. Riguardo alla riqualificazione del patrimonio esistente, le agevolazioni fiscali andrebbero, invece, subordinate ad un effettivo abbattimento del fabbisogno di energia primaria dell`immobile e, quindi, riconosciuta solo nel caso di raggiungimento dei valori di fabbisogno di energia primaria fissati per il 2006 dal D.Lgs 192/05.
Sono stati, infine, proposti, in materia di lavoro, interventi legislativi ad hoc che permettano di fornire strumenti adeguati per fronteggiare la difficile situazione attuale e sostenere i livelli occupazionali.
Si tratta, nello specifico, di prevedere che il contributo CIG possa essere corrisposto per un periodo massimo di sei mesi continuativi, anzichè tre e che analogamente agli altri comparti industriali i periodi di proroga siano riconosciuti fino ad un massimo di dodici mesi con sospensione totale dell`attività lavorativa.
Appare, altresì, opportuno modificare l`attuale normativa sulla rateizzazione dei debiti Inps, portando a 60 il numero massimo di rate mensili per i debiti non iscritti a ruolo, come già previsto per i debiti iscritti, in modo da consentire alle imprese di accedere a maggiori dilazioni di pagamento.
Si veda precedente del 13 ottobre 2009.
Si allega il documento contenente nel dettaglio le valutazioni e le proposte dell`ANCE sulla manovra di finanza pubblica per il 2010 consegnato alle Commissioni.
524-Documento audizione ANCE.pdfApri