CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del
28 gennaio u.s., n. 80, appositamente convocato in via straordinaria nella città di Reggio Calabria, ha approvato il Piano straordinario contro le mafie che si basa su alcuni capisaldi:
– istituzione dell`Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
– delega al Governo per la predisposizione del Codice delle leggi antimafia;
– nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi;
– misure di contrasto all`ecomafia;
– misure a sostegno delle vittime del racket e dell`usura;
– mappa informatica delle organizzazioni criminali;
– potenziamento dell`azione antimafia nel settore degli appalti;
– iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalità transnazionale;
– norme di contrasto alla criminalità organizzata.
Il pacchetto di norme è così composto:
– un decreto-legge, che prevede una duplice modifica dell`assetto normativo vigente sulla gestione dei beni confiscati alle mafie. è prevista in primo luogo l`istituzione di un nuovo organismo, l“`Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata””, con sede a Reggio Calabria, titolare del pote re di gestione, amministrazione e destinazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Il testo è finalizzato ad assicurare anche l`unitarietà degli interventi e, soprattutto, a programmare, già durante la fase dell`amministrazione giudiziaria, la destinazione finale dei beni sequestrati, con immediatezza rispetto al provvedimento definitivo di confisca.
Il provvedimento di urgenza conferisce all` Agenzia la duplice qualità di amministratore giudiziario e di soggetto titolare della potestà di destinazione dei beni.
– un disegno di legge, predisposto per rispondere con incisività ancora maggiore all`aggressione della criminalità diffusa ed all`attività riconducibile alla criminalità organizzata. Il testo conferisce delega il Governo a predisporre un testo unico per il coordinamento, l`armonizzazione e la modifica della normativa in tema di misure di prevenzione antimafia e con una seconda delega rende più stringenti le regole in materia di documentazione antimafia;
è stato, altresì, approvato un Piano straordinario di vigilanza nei territori del Meridione più sensibili ai problemi del lavoro irregolare in agricoltura e in edilizia. Al fine di contrastare efficacemente tali fenomeni – anche in considerazione delle connesse problematiche di infiltrazioni criminose, dello sfruttamento della manodopera nell`ambito dell`economia sommersa e quindi della tutela del lavoratore – il Governo intende indirizzare l`attività di vigilanza in ambiti dove si possono verificare episodi di forte impatto sociale sia sul piano dell`ordine pubblico, sia dove sono più probabili i collegamenti delle realtà economiche con le organizzazioni criminose. In tale contesto è opportuno svolgere interventi mirati e necessariamente differenziati che tengano conto delle specifiche realtà locali ed anche dei diversi fenomeni di illegalità. Nel settore dell`edilizia le ispezioni saranno finalizzate alla verifica delle condizioni generali di tutela del lavoro nonchè ad un oculato monitoraggio della cantieristica esistente che potrà consentire un attento esame, oltrechè del lavoro irregolare, anche dello stato di attuazione in tale ambito della disciplina in materia di salute e sicurezza.
Il Consiglio ha, inoltre, avviato l`esame dello Schema di decreto legislativo, che integra e modifica il vigente Codice dell`amministrazione digitale, emanato nel 2005, alla luce della rapidissima evoluzione delle tecnologie informatiche che ha reso obsolete alcune definizioni e previsioni normative in esso contenute. Obiettivo principale del provvedimento è modernizzare la pubblica amministrazione con l`individuazione e la diffusione dei più evoluti strumenti tecnologici in modo da semplificare i rapporti con cittadini ed imprese e fornire risposte sempre più tempestive. L`esame dello Schema di decreto legislativo proseguirà in una prossima riunione del Consiglio.
A norma della recente legge di contabilità (n.196 del 2009), il Consiglio dei Ministri ha approvato l`aggiornamento 2009 del Programma di stabilità per l`Italia (articolo 7, comma 2, lettera g), che verrà presentato al Parlamento e successivamente al Consiglio dell`Unione europea ed alla Commissione, nonchè la Nota di aggiornamento 2010-2012 (articolo 10, comma 3), che dà conto degli interventi correttivi adottati dal Governo in conseguenza degli scostamenti degli andamenti di finanza pubblica rispetto agli obiettivi prefissati.