CONSIGLIO DEI MINISTRI
– un decreto-legge che contiene importanti misure di sostegno all`attività produttiva ed ai consumi, tese a migliorare la qualità della vita e dell`ambiente e la sicurezza del lavoro in un`ottica che premia settori ed imprese maggiormente innovativi e che sostiene settori più colpiti di altri dalla congiuntura economica. Gli incentivi previsti dal decreto-legge sono pari a 300 milioni di euro, finanziati per 200 milioni con entrate fiscali, per 50 milioni con il Fondo finanza d`impresa e per ulteriori 50 milioni con credito d`imposta. Sono previsti contributi al consumo per il 2010, variabili a seconda dei prodotti, che saranno erogati fino ad esaurimento delle somme stanziate per ciascun settore (principalmente la mobilità sostenibile, motocicli elettrici, abitazioni, elettrodomestici, cucine, macchine agricole, gru, motori per la nautica). Gli incentivi saranno operativi dal prossimo 6 aprile: cittadini ed imprese avranno a disposizione un call center gestito da Poste Italiane per ottenere tutte le informazioni pratiche necessarie. La procedura comunque partira ` dal consumatore che potrà rivolgersi al rivenditore chiedendo di poter utilizzare l`incentivo; il rivenditore ne verificherà la capienza per via telematica o telefonica in un tempo fissato e comunicherà al consumatore la disponibilità dell`incentivo, che si tradurrà in uno sconto sul prezzo di acquisto. Il rivenditore recupererà poi l`incentivo presso gli sportelli delle Poste, una procedura che il Governo provvederà a tutelare e a garantire in maniera adeguata. Per l`acquisto di immobili è prevista la certificazione di efficienza energetica da parte dell`ENEA.
Il decreto-legge contiene inoltre misure di detassazione degli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati da aziende del settore tessile e moda, finalizzati alla realizzazione di campionari.
Per quanto riguarda la parte fiscale sono previste nel decreto misure di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali effettuate con i cosiddetti “caroselli”” e “cartiere”” (forme di evasione fiscale realizzate attraverso fatture false). A questo scopo, i soggetti passivi di Iva devono comunicare all`Agenzia delle Entrate tutte le operazioni di cessione di beni e serv izi verso operatori economici residenti in Paesi appartenenti alla cosiddetta “black list“ (paradisi fiscali). Al fine di contrastare frodi fiscali internazionali, le Camere di commercio comunicheranno ogni dato in loro possesso relativo a trasferimento all`estero della sede da parte di aziende. L`Agenzia delle Entrate collaborerà con le Amministrazioni pubbliche per il recupero di crediti d`imposta concessi, ma illegittimamente fruiti. Sono previste, altresì, misure per la riduzione del contenzioso tributario e l`accelerazione nella riscossione di imposte.
Il decreto contiene, infine, misure di semplificazione che consentono di realizzare, senza alcun titolo abilitativo, interventi edilizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, eliminazione di barriere architettoniche, opere temporanee di ricerca nel sottosuolo, movimenti di terra pertinenti all`esercizio di attività agricola, serre mobili stagionali, opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, pannelli fotovoltaici e termici, aree ludiche senza fini di lucro;
– due Schemi di provvedimenti, approvati in via preliminare, che completano l`attività di sfoltimento degli atti normativi iniziata con il recente decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, il quale ha individuato le disposizioni legislative statali anteriori al 1970 di cui è stata ritenuta indispensabile la permanenza in vigore. Gli Schemi individuano gli atti normativi da abrogare espressamente sulla base della delega conferita al Governo e finalizzata a garantire una maggiore certezza dell`apparato legislativo vigente. Il primo è uno Schema di decreto legislativo che abroga 71.603 atti di rango primario (regi decreti, regi decreti- legge, leggi, decreti legislativi del Capo provvisorio dello Stato, decreti legislativi luogotenenziali), in un arco temporale che va dal 21 aprile 1861 al 22 dicembre 1969.
Il secondo provvedimento è uno Schema di decreto presidenziale, volto ad abrogare disposizioni di rango secondario. Si tratta di 118.845 atti pubblicati dal marzo 1861 al giugno 1986, principalmente decreti ministeriali (circa 97.000), ma anche decreti del Presidente della Repubblica (circa 7.900), regi decreti (circa 4.300) e decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (circa 2.500). La ricognizione, tuttavia, non si è limitata alle categorie numericamente più consistenti, ma ha riguardato anche altri tipi di provvedimenti emanati in particolari contesti storici, tuttora formalmente vigenti ma palesemente obsoleti quali decreti del Duce, decreti del Capo provvisorio dello Stato, decreti luogotenenziali, decreti del Sottosegretario di Stato per le fabbricazioni di guerra, ecc.
Gli Schemi riceveranno ora i pareri del Consiglio di Stato e, limitatamente a quello di abrogazione di norme primarie, delle Commissioni parlamentari;
– uno Schema di regolamento che modifica alcuni aspetti della disciplina interna di esecuzione del Regolamento comunitario 1083 del 2006, prevedendo strumenti di semplificazione delle procedure di utilizzazione dei Fondi strutturali, con particolare riferimento all`energia ed all`occupazione e consentendo la rendicontazione delle spese alla Commissione europea, necessaria al fine della realizzazione dei programmi operativi 2007-2013. Il testo verrà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni ed al Consiglio di Stato per i rispettivi pareri;
– tre decreti legislativi, sui quali sono stati acquisiti i pareri prescritti, per il recepimento delle seguenti direttive comunitarie:
– 2006/123 in materia di servizi nel mercato interno (attività economiche, imprenditoriali o professionali, dirette a scambio di beni o a prestazioni intellettuali), uno dei tasselli per la crescita economica e occupazionale e lo sviluppo della competitività dell`Unione europea, che permette di superare gli ostacoli di ordine giuridico che si frappongono all`effettivo esercizio della libertà di stabilimento dei prestatori e della libera circolazione dei servizi negli Stati membri. La direttiva dà un contributo decisivo al processo di liberalizzazione e semplificazione del mercato dei servizi, coerentemente con le previsioni contenute nella Strategia di Lisbona. Viene prevista, in particolare, la razionalizzazione normativa e amministrativa della regolamentazione e, in particolare, delle procedure e delle formalità relative all`accesso e allo svolgimento dell`attività, la creazione di una rete di assistenza reciproca finalizzata a garantire il controllo dei prestatori e dei loro servizi, l`istituzione di un sistema elettronico per lo scambio di informazioni tra gli Stati;
– 2007/66 che rende più efficaci le procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici, con l`obiettivo principale di garantire una tutela processuale effettiva e celere prima dell`avvenuta stipulazione del contratto, mediante la previsione di due termini sospensivi: il primo è il termine dilatorio per la stipulazione del contratto (cosiddetto “stand still“) decorrente dall`aggiudicazione definitiva e finalizzato ad aumentare la tutela dei soggetti controinteressati ed a non pregiudicare il loro legittimo interesse a vedersi aggiudicare l`appalto, ove se ne riconoscano i presupposti a seguito dell`accoglimento del ricorso; il secondo è l`effetto sospensivo automatico della possibilità di stipulazione del contratto, decorrente dalla proposizione del ricorso giurisdizionale fino alla pronuncia. Il provvedimento razionalizza le misure,.extragiurisdizionali di risoluzione delle controversie, quali l`accordo bonario e l`arbitrato, che viene ridisegnato sia sotto il profilo dei motivi di sua impugnazione, sia con rigorosi tetti ai relativi compensi. Viene rivisto il rito speciale innanzi al TAR relativamente agli appalti pubblici e disciplinato il rapporto fra la domanda di annullamento dell`aggiudicazione, con conseguente cessazione degli effetti del contratto, e la domanda di risarcimento del danno per equivalente. Il testo ha ricevuto il parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari;
– 2008/118 che sostituisce interamente i precedenti indirizzi europei in materia di regime generale, detenzione, circolazione e controllo dei prodotti soggetti ad accisa. La direttiva stabilisce una nuova disciplina in materia di prodotti sottoposti ad accisa in regime sospensivo, introducendo l`utilizzo del documento di accompagnamento elettronico nell`ambito di un sistema informatizzato;
– un decreto legislativo, sul quale sono stati acquisiti i pareri prescritti, che modifica la normativa vigente in materia di usi finali dell`energia ed i servizi energetici (decreto legislativo n.115 del 2008, che ha recepito la direttiva 2006/32), al fine di chiarirne taluni aspetti che potrebbero costituire un freno allo sviluppo dell`efficienza energetica;
è stato, infine, prorogato lo stato d`emergenza già dichiarato per il risanamento del bacino idrografico del fiume Sarno.