Secondo i costruttori, il combinato disposto previsto dalla manovra, tra tagli di trasferimenti e l`irrigidimento del patto di stabilità, con un`ulteriore stretta degli investimenti anche dei comuni virtuosi, porterà di fatto a una quasi totale paralisi delle infrastrutture regionali e locali.
“E questo con ripercussioni pesanti sia per le imprese che già a centinaia stanno chiudendo, visto che le amministrazioni non le pagano, che per i cittadini che continueranno a vivere in città che si allagano, paesi che franano e ad avere collegamenti stradali scadenti e insufficienti””, spiega il presidente Ance, Paolo Buzzetti.
“Ci aspettavamo un segnale diverso, vista l`attenzione del governo per il nostro settore, per far partire un piano di piccole e medie opere necessario per sostenere l`economia e migliorare la vita dei cittadini””, sottolinea Buzzetti che aggiunge: “Ci auguriamo che nel passaggio parlamentare questa importante manovra che contiene segnali positivi per il taglio della spesa e per la semplificazione delle procedure (come il silenzio assenso della Conferenza dei servizi da noi tanto invocato) faccia un passo avanti e inserisca misure per incentivare le opere medio piccole””.