Il 30 luglio 2010 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n°122/2010 di conversione del Decreto-Legge n°78/2010 recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica””, relativo alla Manovra Economica per il biennio 2011-2012.
Si tratta di una Manovra incentrata su una forte riduzione della spesa statale, per un valore complessivo di 24 miliardi di euro nel biennio.
Tale riduzione viene attuata attraverso un taglio lineare degli stanziamenti iscritti nel bilancio dello Stato, con conseguente ulteriore indebolimento della capacità di infrastrutturazione del territorio italiano, già particolarmente colpita dalle manovre finanziarie degli ultimi anni che hanno sensibilmente ridotto le risorse per nuovi investimenti infrastrutturali (-13,4% nel 2009 e -7,8% nel 2010, per una riduzione complessiva nel biennio del 20%).
Per altro, questi tagli vanno ad incidere su una parte molto ridotta del bilancio dello Stato, quella destinata alla realizzazione di nuove opere pubbliche che, secondo la consueta analisi realizzata annualmente dall`Ance, rappresenta solo il 2,2% della spesa statale complessiva.
Continuare a tagliare questa componente della spesa del bilancio pubblico appare, quindi, del tutto illogico e dannoso.
Il necessario riequilibrio dei conti pubblici non deve, infatti, compromettere l`indispensabile adeguamento infrastrutturale del Paese, il cui ritardo nei confronti dei principali partner europei, è stato determinato da una politica economica che ha costantemente ridotto la spesa in conto capitale e che non è riuscita a comprimere le spese correnti.
La scelta appare inoltre in contrasto con gli orientamenti della Commissione Europea, che ha definito prioritaria, anche nel proprio bilancio per il 2011, la promozione della ripresa economica anche attraverso l`investimento nelle infrastrutture.
Nella Manovra mancano infine misure di politiche industriali che, attraverso un rafforzamento del tessuto imprenditoriale, possono contribuire in modo significativo alla crescita dell`economia italiana.
Tra le misure economico-finanziarie della Manovra d`estate 2010 commentate nel documento redatto dal Centro Studi si segnalano in particolare:
– Il definanziamento automatico di risorse totalmente non impegnate negli anni 2007, 2008, 2009;
– la riduzione lineare (-10%) degli stanziamenti per spese non obbligatorie del bilancio dello Stato;
– la modifica, peggiorativa, delle regole di funzionamento del Patto di stabilità interno;
– il taglio dei trasferimenti di risorse agli enti locali (Regioni, Province, Comuni);
– il pedaggiamento della rete autostradale ANAS e l`aumento dei canoni di concessione;
– la revoca di mutui della Cassa Depositi e Prestiti;
– la proroga della possibilità di cessione pro soluto del credito oltre il 2010.
In allegato è disponibile il documento del Centro Studi dell`Ance sulle misure economico-finanziarie di interesse per il settore delle costruzioni contenute nella Manovra d`estate 2010 (DL 78/2010 convertito nella legge n°122/2010).
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