CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il Consiglio dei Ministri nella seduta del
22 ottobre u.s., n. 111 ha approvato, tra l`altro, i seguenti provvedimenti:
– un disegno di legge che, prendendo atto dell`esigenza di adeguare le procedure di esecuzione degli obblighi comunitari, riordina la disciplina che regola le fasi ascendente e discendente del diritto dell`Unione europea, alla luce della diversa impostazione che il Trattato di Lisbona ha conferito al sistema di integrazione. Questi i capisaldi dell`intervento innovativo: semplificate e riorganizzate le norme concernenti la formazione della posizione italiana nel negoziato diretto all`adozione degli atti dell`Unione; integrati i meccanismi di coinvolgimento delle Camere nel processo decisionale europeo, con l`introduzione di norme sul controllo di sussidiarietà e sulla partecipazione alle procedure di revisione semplificata del diritto dell`Unione; riformato lo strumento della legge comunitaria, al fine di accelerare il recepimento delle direttive; semplificati i meccanismi di attuazione degli atti delegati e di esecuzione. Il disegno di legge prevede poi norme più adeguate ad una gestione accelerata delle procedure d`infrazione ed introduce, per la prima volta, disposizioni organiche in materia di aiuti di Stato. Sul testo è stato acquisito il parere della Conferenza unificata;
– un disegno di legge volto a sostenere lo sviluppo degli spazi verdi nelle città. Il Governo interviene su un aspetto della gestione del territorio idoneo a perseguire gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni inquinanti, oltre che a rafforzare il patrimonio arboreo, con immediati effetti positivi sull`assetto idrogeologico del territorio; per altro verso si dà vita ad un meccanismo di sensibilizzazione sociale e di divulgazione del ruolo delle aree verdi nei centri urbani, in un`ottica di tutela dell`ambiente e dell`ecosistema. Il disegno di legge ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza unificata;
– un disegno di legge per la ratifica e l`esecuzione del Protocollo di modifica al Protocollo sulle disposizioni transitorie allegato al Trattato sull`Unione europea, al Trattato sul funzionamento dell`Unione europea ed al Trattato che istituisce la Comunità europea dell`energia atomica. Il disegno di legge delega altresì il Governo a disporre quanto necessario in merito all`assegnazione all`Italia di un seggio aggiuntivo del Parlamento europeo. Il Trattato di Lisbona, infatti, ha introdotto nuove disposizioni per la definizione della composizione del Parlamento, secondo parametri che più adeguatamente consentono la rappresentatività dei cittadini. L`Italia passa dunque da 72 a 73 rappresentanti nel Parlamento europeo;
– uno Schema di decreto legislativo per l`attuazione della direttiva 2009/111 in materia di enti creditizi collegati ad organismi centrali, fondi propri, grandi fidi e meccanismi di vigilanza e gestione delle crisi. Il testo dovrà ricevere il parere delle Commissioni parlamentari;
– uno Schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/48 relativa ai contratti di credito ai consumatori; il provvedimento apporta tra l`altro modifiche al testo unico bancario con riferimento alla disciplina che regola i soggetti che operano nel settore finanziario, gli agenti in attività finanziaria ed i mediatori creditizi. Il testo dovrà ricevere il parere delle Commissioni parlamentari;
– quattro decreti legislativi, predisposti dalle apposite Commissioni paritetiche, che recano altrettante norme di attuazione degli Statuti speciali delle Regioni Trentino- Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente in materia di: sanità penitenziaria e trasferimento di beni immobili e di impianti (Friuli); sanità penitenziaria e tutela delle popolazioni ladina, mochena e cimbra della Provincia di Trento (Trentino).
Il Consiglio, infine, ha dichiarato lo stato d`emergenza nella provincia di Campobasso per le avversità atmosferiche eccezionali del 24 luglio scorso. Al fine di consentire il completamento degli interventi di protezione civile in atto, il Consiglio ha inoltre prorogato gli stati d`emergenza già dichiarati per i medesimi motivi nelle province di Messina e di Cagliari.