In relazione all`iter del Disegno di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011)“ (DDL 3778/C), all`attenzione in prima lettura della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, l`ANCE ha evidenziato, nelle competenti sedi parlamentari le proprie proposte ed osservazioni sui contenuti del provvedimento.
Si tratta, in particolare, delle seguenti:
Messa in sicurezza degli edifici scolastici
Richiesta, al finedi aumentare la capacità finanziaria a favore dell`edilizia scolastica, la devoluzione della dotazione finanziaria residua – dopo l`assegnazione di 179,5 milioni di euro con decreto del Ministero infrastrutture del 30 settembre 2010 – del Fondo per l`adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione, istituito dal DL 162/2008, convertito dalla Legge 201/2008, agli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, previa costituzione di un apposito Fondo nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture.
Risorse proveniente dall`Unione Europea
Auspicata l`esclusione dal calcolo del Patto di stabilità interno della quota di cofinanziamento nazionale destinata allo sviluppo regionale, al fine di evitare la restituzione di ingenti risorse all`Unione Europea per il mancato raggiungimento degli obiettivi di spesa fissati a livello comunitario. L`esclusione, infatti, della sola quota di risorse provenienti dall`Unione Europea non risolve il problema del blocco degli investimenti e dei pagamenti degli enti locali determinato dai limiti imposti dal Patto di stabilità interno.
Fondi Fas
Rilevata la criticità dellanorma (art.1, comma 5) con cui si prevede che, il CIPE, su richiesta delle singole Regioni, può disporre la riduzione dei trasferimenti delle risorse relative alla quota regionale dei FAS in luogo di quella prevista per il trasporto pubblico e per l`edilizia sanitaria pubblica.
Riqualificazione energetica degli edifici
Auspicata la proroga e la rimodulazione della detrazione del 55% per spese di riqualificazione energetica degli edifici, al fine di consentire agli operatori di continuare a beneficiare di tale misura che ha determinato positive ricadute in termini di risparmio energetico.
Regime Iva su cessione e locazioni di abitazioni
Rilevata la necessità di intervenire sull`attuale disciplina IVA delle cessioni di fabbricati abitativi, prevedendone in ogni caso l`assoggettamento ad imposta su opzione del cedente, qualora poste in essere da imprese di costruzioni dopo 4 anni dall`ultimazione dei lavori. Richiesto, altresì, di prevedere un meccanismo di applicazione dell`IVA su opzione anche per le locazioni di abitazioni costruire per la vendita, temporaneamente concesse in affitto a terzi.
Tali interventi permetterebbe di correggere l`attuale disciplina che penalizza fortemente le imprese che non riescono a vendere tempestivamente gli immobili costruiti. La normativa vigente, infatti, prevede che la cessione di fabbricato abitativo, posta in essere dopo i 4 anni dall`ultimazione dei lavori di costruzione o di ristrutturazione, è esente da Iva, con la conseguenza che l`impresa deve restituire l`IVA già detratta in fase di costruzione dell`immobile stesso.
Ritenuta del 10% sui lavori che fruiscono delle detrazioni del 36% e del 55%
Rilevata l`opportunità di abrogare l`obbligo per le banche e le Poste italiane S.p.a. – destinatarie dei bonifici di pagamento delle spese per le quali sono riconosciute la detrazione IRPEF del 36% e la detrazione del 55% – di operare una ritenuta del 10% a titolo di acconto delle imposte dovute dall`impresa destinataria del pagamento (o quantomeno di ridurne l`aliquota allo 0,5%).
Tale misura volta a contenere l`evasione fiscale, finisce per colpire anche le imprese regolari sotto il profilo fiscale, traducendosi per le stesse unicamente in una minore disponibilità monetaria.
Cedolare secca sugli affitti
Richiesta l`introduzione della cedolare secca sugli affitti (20%) dal 1° gennaio 2011 mediante lo stralcio dallo Schema di Decreto Legislativo sul federalismo fiscale municipale (Atto 292).
Le proposte dell`ANCE sono state sostanzialmente condivise ed occorrerà attendere, ora, le decisioni che verranno assunte sui contenuti e sulle finalità proprie del disegno di legge di manovra economica.