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L`Associazione ha evidenziato, nelle sedi competenti, la centralità delle politiche infrastrutturali per la crescita economica del Paese, rilevando, altresì, la necessità di attivare, senza ulteriori riprogrammazioni, i 30,6 miliardi di euro destinati alle costruzioni nell`ambito dei programmi regionali dei fondi strutturali e FAS 2007-2013.

Archivio, Governo e Parlamento

Analisi della crescita: la comunicazione della Commissione UE all`esame della Camera dei Deputati.

23 Marzo 2011
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In relazione all`iter, presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, della Comunicazione della Commissione europea su “Analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell`UE alla crisi””, COM (2011) 11, che rappresenta l`avvio di un nuovo ciclo di governance economica nell`UE e l`inizio del primo semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche, l`Associazione ha fornito un proprio contributo di osservazioni e proposte incentrato su due temi specifici.
Le infrastrutture al centro delle politiche per la crescita e l`occupazione
L`ANCE ha evidenziato, in particolare, la necessità di rilanciare la politica infrastrutturale quale misura per garantire lo sviluppo economico del Paese e la ripresa del settore delle costruzioni.
Si tratta, tra l`altro, di una problematica che l`Associazione ha posto con chiarezza, già, in occasione della manifestazione del 1° dicembre, rilevando la necessità di un intervento incisivo per assicurare un rapido utilizzo dei fondi stanziati ed una tempestiva realizzazione delle opere previste.
A tal proposito, l`ANCE ha, altresì, sottolineato la contrazione del 30% subita, nel triennio 2009-2011, dalle risorse stanziate nel bilancio dello Stato per i nuovi investimenti, cui è conseguita la concentrazione delle risorse su pochi capitoli di spesa (quasi l`80% delle risorse per infrastrutture risulta, infatti, concentrato in 4 capitoli relativi al Fondo per le Aree Sottoutilizzate, al co-finanziamento dei fondi strutturali, alla Legge Obiettivo e alle Ferrovie dello Stato).
In altri termini, l`Associazione ha rilevato che la riuscita della politica infrastrutturale di livello nazionale dipende dall`efficiente utilizzo di queste risorse.
Riprogrammazione dei Fondi strutturali e FAS e Piano nazionale per il Sud
Con riferimento al processo di riforma della politica di riequilibrio territoriale e di sviluppo infrastrutturale del Paese che il Governo ha avviato lo scorso 26 novembre, attraverso, tra l`altro, il Piano nazionale per il Sud – dove vengono indicati un numero limitato di grandi progetti infrastrutturali da realizzare con risorse provenienti dalla riprogrammazione dei fondi strutturali e Fas 2007-2013 e dalle risorse cosiddette “liberate”” del periodo 2000-2006 – l`Associazione ha evidenziato i rischi di ritardi nell`utilizzo dei fondi che potrebbero derivare dalla concentrazione delle risorse su poche priorità di intervento tra cui la realizzazione di grandi opere infrastrutturali con basso livello di progettazione.
Inoltre, l`Associazione pur condividendo l`obiettivo del Governo di rendere la spesa efficiente e di garantire che la realizzazione delle opere avvenga in tempi certi, ritiene fondamentale attivare rapidamente, senza ulteriori riprogrammazioni, i 30,6 miliardi di euro destinati ad infrastrutture e costruzioni nell`ambito dei programmi regionali dei fondi strutturali e FAS 2007-2013 (5,3 miliardi di euro per il Centro-Nord e 25,3 miliardi di euro nel Mezzogiorno).
L`ANCE ha, pertanto, espresso la necessità di evitare una riprogrammazione “tout court“ delle risorse che non tenga conto dell`effettivo stato della programmazione che non è, tra l`altro, compatibile con la situazione di crisi del settore. In particolare,ha espresso preoccupazione per i programmi per i quali le Regioni (ad esempio Liguria, Lombardia e Marche) hanno già avviato i cantieri, anticipando i fondi con risorse proprie, e per i programmi che aspettano da più di 2 anni l`approvazione del CIPE.
Si allegano i documenti consegnati agli atti della Commissione.

706-Documento ANCE Piano nazionale Sud.pdfApri

706-Documento ANCE sulle infrastrutture.pdfApri
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Nel Documento all`attenzione della Commissione Bilancio, che avvia il nuovo ciclo di governance economica dell`UE (semestre europeo), vengono evidenziate, tra l`altro, le riforme del mercato del lavoro ed il miglioramento delle politiche di efficienza energetica. Nel parere della Commissione Ambiente chiesti fondi per le piccole opere.

Archivio, Governo e Parlamento

Analisi della crescita: la comunicazione della Commissione UE all`esame della Camera dei Deputati.

22 Marzo 2011
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è all`esame della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati la Comunicazione della Commissione europea su “Analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell`UE alla crisi””, COM (2011) 11, che rappresenta l`avvio di un nuovo ciclo di governance economica nell`UE e l`inizio del primo semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche
Nel documento viene definito un approccio integrato alla ripresa incentrato sulle misure chiave nell`ambito di Europa 2020, incentrato su 10 azioni prioritarie all`interno di tre ambiti principali:
– risanamento di bilancio rigoroso onde rafforzare la stabilità macroeconomica;
– riforme del mercato del lavoro per incentivare l`occupazione;
– misure a sostegno della crescita.
Nel primo ambito, sono ricomprese le seguenti azioni:
– attuazione del risanamento del bilancio: gli Stati con un fortissimo disavanzo di bilancio strutturale e livelli molto elevati di debito pubblico devono intensificare gli sforzi nel 2011. Laddove la crescita economica o i redditi superino le aspettative, il risanamento di bilancio deve essere accelerato. Inoltre, per alcuni Stati membri potrebbe essere necessario aumentare l`imposizione fiscale. Al riguardo viene rilevato che “Le imposte indirette favoriscono la crescita più di quelle dirette ed è preferibile ampliare le basi imponibili piuttosto che aumentare le aliquote. Occorre abolire le sovvenzioni non giustificate, come quelle dannose per l`ambiente””;
– correzione degli squilibri macro economici: gli Stati con forti disavanzi delle partite correnti e livelli elevati di indebitamento devono presentare misure correttive concrete, ad esempio viene citata una “moderazione salariale rigorosa e sostenuta, compresa la revisione delle clausole di indicizzazione nei sistemi di contrattazione salariale“;
– garanzia della stabilità del sistema finanziario: è indispensabile una ristrutturazione delle banche, in particolare di quelle che hanno ricevuto aiuti di Stato di notevole entità,al fine di ripristinarne la redditività a lungo termine garantendo al tempo stesso un canale di credito funzionante. Il sostegno finanziario pubblico al settore bancario deve essere progressivamente ritirato, tenendo conto della necessità di salvaguardare la stabilità finanziaria.
Sulle riforme del mercato del lavoro, vengono individuate le seguenti azioni:
– rendere il lavoro più attraente, attraverso, in particolare, la riduzione in via prioritaria dell`onere fiscale sull`occupazione onde stimolare la domanda di manodopera e la crescita, la modifica dei regimi di agevolazione fiscale, l`organizzazione flessibile del lavoro e le strutture per l`infanzia per agevolare la partecipazione del secondo coniuge alla vita attiva;
– riforma dei sistemi pensionistici per aumentarne la sostenibilità, attraverso, in particolare: l`innalzamento dell`età pensionabile e la riduzione dei piani di prepensionamento;
– reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro, mediante, tra l`altro, la previsione di incentivi che spingano i disoccupati ad intraprendere un`attività autonoma, limitando la durata dei sussidi e applicano condizioni che colleghino maggiormente la formazione e la ricerca di un lavoro alle prestazioni previdenziali;
– conciliazione di flessibilità e sicurezza (c.d. flexicurity), attraverso l`estensione dei contratti a tempo indeterminato e la semplificazione delle modalità di riconoscimento delle qualifiche professionali per agevolare la libera circolazione dei lavoratori.
Riguardo alle misure a sostegno della crescita vengono evidenziate tre azioni:
– sfruttare il potenziale del mercato unico: viene rilevata, in particolare, la necessità dell`attuazione integrale da parte di tutti gli Stati membri della direttiva servizi, nonchè di portare avanti il lavoro sulla fiscalità, attraverso le proposte della Commissione per il 2011, sulla modernizzazione del regime IVA, l`introduzione di una base imponibile comune consolidata relativa alle imprese e la definizione di un approccio europeo coordinato alla tassazione del settore finanziario. Sul tema viene evidenziato, altresì, che i progressi in materia di fiscalità comportano anche la riduzione dell`onere fiscale sul lavoro al minimo indispensabile;
– attirare capitali privati per finanziare la crescita: viene anticipata la presentazione da parte della Commissione europea di proposte relative a project bond europei per contribuire a riunire finanziamenti pubblici e privati a favore degli investimenti prioritari, nei settori, tra l`altro, dell`energia e dei trasporti;
– creare un accesso all`energia efficace in termini di costi: gli Stati membri devono attuare rapidamente e integralmente il terzo pacchetto sul mercato interno dell`energia, nonchè migliorare le proprie politiche di efficienza energetica, “il che garantirà notevoli risparmi e permetterà di creare posti di lavoro nei settori dell`edilizia e dei servizi“. Inoltre, dal 2011 la Commissione proporrà iniziative volte a potenziare le infrastrutture dei trasporti, dell`energia o delle telecomunicazioni affinchè rispondano alle esigenze di un mercato unico veramente integrato.
Sulla Comunicazione della Commissione europea si è già espressa, tra le altre Commissioni parlamentari chiamate a rendere il parere sul testo, la Commissione Ambiente.
Nel parere viene richiesto, in particolare, di inserire tra le priorità del Programma nazionale di riforma (PNR), da sostenere mediante adeguate risorse finanziare, nell`ambito del Programma di stabilità e convergenza (PSC) una serie di misure volte, tra l`altro, a:
– “confermare la scelta strategica sulle energie rinnovabili, tra cui il fotovoltaico che rappresenta un settore in crescita occupazionale e di fatturato, oltre che un settore tecnologicamente in evoluzione e in linea con una produzione a basso impatto ambientale, e a programmare con certezza e gradualità il nuovo regime di incentivazione“;
– “sostenere i progetti infrastrutturali in materia di trasporto, assegnando particolare rilievo alle opere collegate alle reti Ten-T e ai Corridoi europei, definiti nell`ambito del Programma delle opere strategiche previsto della cosiddetta legge obiettivo (legge 443 del 2001), la cui realizzazione è di fondamentale importanza per il perseguimento degli obiettivi di Lisbona in termini di crescita eco nomica e di rafforzamento della coesione sociale e territoriale, prevedendo, al contempo, la destinazione di adeguati fondi per la realizzazione di piccole opere immediatamente cantierabili volte a rilanciare, nell`immediato, lo sviluppo economico nel Paese“;
– “inserire tra gli investimenti prioritari dell`Unione europea i settori connessi ai lavori di manutenzione del territorio finalizzati alla prevenzione dei rischi idrogeologici“.
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