La Conferenza delle Regioni, l`ANCI e l`UPI, nel corso di un incontro con i rappresentanti delle parti sociali hanno presentato un documento contenente “Prime proposte per la crescita dei territori””.
In particolare, nel documento viene evidenziata la necessità che il Governo adotti, accanto a misure per il risanamento e la riduzione del debito, provvedimenti tesi a promuovere la crescita, la produzione e l`occupazione ripartendo dallo sblocco degli investimenti locali, quali risorse immediatamente spendibili e dal sicuro rendimento sociale. A tal fine, viene sottolineata l`importanza di individuare un percorso che consenta la ricognizione delle risorse complessivamente ed effettivamente disponibili da parte del sistema Paese in modo da individuare le priorità e gli obiettivi concretamente perseguibili.
Con riferimento al decreto-legge sullo sviluppo di prossima emanazione da parte del Consiglio dei Ministri, viene evidenziata la necessità che gli enti locali vengano coinvolti, prima del varo del decreto, nel confronto in atto presso i Ministeri competenti per l`elaborazione delle misure per lo sviluppo al fine di rendere sinergiche le iniziative e convergerle verso obiettivi comuni.
In particolare, Regioni, Province e Comuni chiedono al Governo di condividere le seguenti proposte:
1. Favorire politiche integrate per il sostegno alle imprese, l`innovazione, la ricerca e l`internazionalizzazione;
2. Rilancio, sostegno e valorizzazione delle politiche attive per la promozione dell`occupazione;
3. Semplificare le procedure amministrative attraverso un impegno chiaro e irreversibile a favore dello sportello unico delle attività produttive anche attraverso l`avvio di un piano di infrastrutturazione tecnologica che renda stabili le semplificazioni amministrative e consenta di ridurre i costi gestionali;
4. Ridurre la spesa improduttiva per realizzare infrastrutture e interventi in settori strategici quali ambiente e energie;
5. Sostenere le imprese anche con la revisione del PSI e con la possibilità di effettuare pagamenti in deroga ai vincoli del patto;
6. Sbloccare i fondi FAS nei confronti delle Regioni che hanno già approvato i relativi piani attuativi o che hanno dovuto destinare i fondi al ripiano del disavanzo sanitario e sui quali è già intervenuta la presa d`atto da parte del CIPE; utilizzo e finalizzazione delle risorse Fas in investimenti per opere e infrastrutturazioni per il Mezzogiorno, a seguito di una attenta ricognizione sull`ammontare dei fondi stessi;
7. Incentivare le dismissioni e le valorizzazioni del patrimonio immobiliare e l`utilizzo delle risorse conseguenti per lo sviluppo, l`abbattimento dello stock del debito nonché` per sostenere la spesa in conto capitale””.
Si allega il testo delle proposte.
4770-Testo delle proposte.pdfApri