Si è svolta il 29 novembre u.s. l`audizione dell`Ance presso la Commissione Lavoro del Senato nell`ambito dell`indagine conoscitiva volta ad approfondire la tematica delle prospettive occupazionali derivanti dalla crisi economico-finanziaria.
La delegazione associativa guidata dal Vice Presidente per le Relazioni industriali e affari sociali, Gabriele Buia, ha evidenziato, in premessa, come l`ANCE sia impegnata da anni, insieme alle altre parti sociali dell`edilizia, nella ricerca di soluzioni volte a migliorare il mercato del lavoro edile, ed in particolare, a fronteggiare il problema del lavoro nero nel settore. Al riguardo, ha sottolineato che gli ultimi dati sull`occupazione non regolare diffusi dall`Istat evidenziano nel 2010 un aumento del lavoro sommerso sia nel settore delle costruzioni che nell`insieme dei settori economici ed, ha rilevato che il peso del lavoro sommerso nel settore (pari all`11,3% dopo il 10,7% registrato nel 2009), si pone, comunque, ancora al di sotto della media dell`insieme dei settori economici (pari al 12,3% rispetto 12,1% nel 2009).
Si è, poi, soffermata sui dati occupazionali, rilevando – sulla base dei dati forniti dalla Casse Edili – che nel settore delle costruzioni, rispetto al quarto trimestre 2008, risulta ad oggi una perdita di circa 230 mila posti di lavoro che raggiungono le 350 mila unità se si considera l`indotto.
Ha, quindi, precisato che i dati delle Casse Edili differiscono sensibilmente dai dati Istat sugli occupati nelle costruzioni (per le Casse edili -8 nel 2009 e -7 nel 2010, per l`Istat -1,7 nel 2009 e -0,8 nel 2010).
Ha, quindi, illustrato un altro dato utile per la piena comprensione dell`attuale situazione del settore: quello relativo all`andamento delle ore autorizzate di cassa integrazione guadagni ordinaria nell`edilizia. In tale ambito, ha evidenziato che si registra un incremento dell`88% tra il 2009 e il 2008 e del 2,7%, tra il 2010 e il 2009, mentre a tutto ottobre 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, il dato relativo alle ore di cigo autorizzate ha mostrato una flessione del 9,6%. Tali dati confermano nel settore dell`edilizia un costante e crescente utilizzo dell`ammortizzatore straordinario, a conferma del persistere della situazione di crisi nel settore edile.
Anche il monitoraggio dell`andamento del DURC evidenzia un`elusione della regolarità. Le Casse Edili, deputate al rilascio del documento alle imprese edili, perdono progressivamente terreno rispetto a Inps e Inail: negli appalti pubblici la percentuale dei DURC emessi delle Casse Edili è scesa dal 76% del 2006 al 62% attuale. Ancor più grave la situazione nei lavori privati, in cui la percentuale è scesa, senza soluzione di continuità, nello stesso periodo considerato, dal 61% all`attuale 39%. Cioè solo un terzo dei DURC privati passa attraverso le Casse Edili.
Il Vice Presidente Buia si è, inoltre, soffermato sugli interventi che possono svolgere un efficace contrasto al lavoro irregolare. Il sistema della bilateralità potrebbe essere utilizzato per supportare momenti di crisi occupazionale, favorendo un sostegno economico e processi di formazione e riconversione professionale degli operai. Pur se nelle singole realtà bilaterali sono stati ipotizzati progetti in tal senso, occorrerebbe individuare un quadro generale, nazionale e sistematico con cui delineare un intervento a sostegno dei lavoratori temporaneamente disoccupati o che fruiscano degli ammortizzatori sociali.
Potrebbe anche essere introdotta un`indennità integrativa della disoccupazione per operai con una determinata anzianità di settore e con un`attestata professionalità che, a seguito di licenziamento da parte dell`impresa per riduzione di personale o per fine o mancanza di lavoro, si dichiarino, con apposita documentazione da trasmettere al sistema bilaterale, immediatamente e formalmente disponibili a frequentare corsi di aggiornamento o riconversione professionale durante il periodo di disoccupazione. Al riguardo, le risorse potrebbero essere individuate in un contributo a carico dei datori di lavoro a fronte della riduzione di almeno 2 punti del contributo Cigo, dividendo equamente il risparmio tra imprese e lavoratori disoccupati. L`intervento potrebbe essere attuato riducendo con apposito decreto l`attuale aliquota contributiva dal 5,20%, prevista solo in edilizia, a quella del 2,20% applicata al resto dell`industria.
Anche la Borsa Lavoro rappresenta uno strumento importante, non solo per la piena valorizzazione dei lavoratori nel processo produttivo dell`edilizia, ma anche per fronteggiare tutte quelle anomalie che possono inficiare un corretto e qualificato sistema imprenditoriale, quali il lavoro sommerso, il caporalato e l`intermediazione passiva della manodopera gestita dalla criminalità organizzata, nell`ottica di incentivare logiche di mercato conformi alle regole.
Il Vice Presidente Buia ha, altresì, sottolineato la necessità di introdurre, in tutti i lavori privati, una norma che ripristini l`obbligo di presentazione del DURC da parte del committente all`amministrazione comunale, nonchè di prevedere l`obbligo di presentazione, contestualmente alla dichiarazione di cui all`art. 25 del DPR 380/ 2001 relativa alla richiesta del rilascio del certificato di agibilità del fabbricato, del DURC relativo alla fine lavori, comprensivo della verifica della congruità. A tal fine, è necessario, pertanto, il recepimento, mediante un accordo con il Ministero del Lavoro – come previsto dall`art. 118 co. 6 bis del D.Lgs. n. 163/2006 (Codice degli appalti pubblici) – degli indici di congruità dell`incidenza del costo della manodopera sul valore dell`opera stessa che sono stati elaborati dalle parti sociali con la sottoscrizione dell`Avviso Comune del 17 maggio 2007 e riconfermati con l`Avviso Comune dell`ottobre 2010.
Attualmente è innegabile l`apporto che la manodopera straniera fornisce alle imprese italiane mediante forme di distacco attuato tramite l`invio di intere squadre di lavoratori stranieri nel territorio nazionale. In tale quadro è pertanto necessario arginare eventuali forme di dumping sociale che potrebbero scaturire dall`utilizzo di tale manodopera a evidenti costi inferiori rispetto a quelli della manodopera italiana, con macroscopiche ricadute sul mercato occupazionale e sulla concorrenza tra le imprese nel mercato del lavoro edile. Si dovrà, pertanto, procedere nel senso di rendere effettivamente operativo l`obbligo di equiparazione del trattamento dei lavoratori stranieri rispetti a quelli italiani.
Ha segnalato, infine, l`opportunità di rendere più selettivo il sistema di accesso alla professione di imprenditore edile, nonchè più rigorosa l`attività autonoma nel settore stesso. Ad oggi, è infatti sufficiente una semplice iscrizione alla Camera di commercio o l`apertura di una partita IVA.
Le parti sociali dell`edilizia, anche nel ccnl, hanno concordato di creare un sistema che possa contribuire a selezionare, qualificare e far crescere gli imprenditori edili sui temi della sicurezza sul lavoro, della formazione e relativo aggiornamento. A tal fine l`Ance, unitamente alle parti sociali, con alcune eccezioni, ha consegnato l`Avviso Comune, sottoscritto in data 28 luglio 2011, al Comitato 3 per la qualificazione delle imprese, istituito in seno alla Commissione consultiva permanente presso il Ministero del Lavoro. Tale documento individua i criteri di accesso, più selettivi, alla professione di imprenditore edile, nonchè per l`attività del lavoratore autonomo.
Da ultimo, ha suggerito l`adozione di interventi normativi volti da un lato a ridurre il costo del lavoro subordinato e, dall`altro, ad elevare quello del lavoro autonomo, non essendo sufficienti gli interventi da ultimo effettuati dal Governo che ha previsto, all`interno della legge di stabilità, esclusivamente l`aumento dell`1 per cento dell`aliquota contributiva per i lavoratori a progetto e per i collaboratori coordinati e continuativi.
Si veda precedenti del 28 novembre 2011.
Si allegato il documento, con il contributo dell`ANCE, consegnato agli atti della Commissione.
5053-Documento con il contributo dell’ANCE.pdfApri