La Commissione ha adottato una comunicazione sul futuro dell’IVA, con cui stabilisce le caratteristiche fondamentali del nuovo sistema IVA
Tre sono gli obiettivi menzionati nella comunicazione.
Innanzitutto l’IVA deve essere di più facile applicazione per le imprese. Un sistema IVA più semplice e trasparente ridurrebbe gli oneri amministrativi considerevoli delle imprese e stimolerebbe maggiormente il commercio transfrontaliero e quindi la crescita. Si vuole estendere l’approccio di “sportello unico” alle operazioni transfrontaliere, standardizzare le dichiarazioni IVA e fornire un accesso chiaro e semplice alle informazioni dettagliate sui sistemi IVA nazionali tramite un portale web centrale.
In secondo luogo, il sistema IVA deve sostenere in maniera più efficiente l’impegno degli Stati membri in favore di un risanamento fiscale e di una crescita economica sostenibile. L’ampliamento della base imponibile e la limitazione del ricorso alle aliquote ridotte consentirebbe di generare nuovi flussi di entrate per gli Stati membri senza dover aumentare le aliquote in vigore. Se fossero abolite esenzioni e riduzioni, in alcuni Stati membri l’aliquota IVA normale potrebbe addirittura essere ridotta senza ripercussioni sulle entrate. La comunicazione odierna stabilisce i principi guida sulla revisione delle esenzioni e delle aliquote ridotte. A tale proposito non sembra che la Commissione intenda proporre l’eliminazione di un’aliquota ridotta per gli interventi volti alla riqualificazione degli edifici.
La Commissione analizzerà inoltre l’applicazione delle aliquote ridotte e delle esenzioni negli Stati membri quando esaminerà le loro politiche di bilancio nel contesto del c.d. semestre europeo.
In terzo luogo, la Commissione intende avanzare delle proposte per cercare risolvere il problema delle attuali perdite di entrate enormi dovute all’IVA non versata. Si stima che circa il 12% dell’imponibile IVA non sia riscosso. Nel 2012 la Commissione proporrà l’istituzione di un meccanismo di reazione rapida che consentirà agli Stati membri di intervenire in maniera migliore in caso di sospetto di frode. Inoltre, la Commissione verificherà se gli attuali meccanismi antifrode debbano essere rafforzati.
Infine, il sistema IVA continuerà ad essere basato sulla riscossione nel paese di destinazione.
5123-20111206VATcom_2011_851_en.pdfApri