Presso l`Aula del Senato e della Camera di Deputati sono state discusse e votate alcune mozioni in ordine alle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla politica europea.
In particolare al Senato è stata approvata una Mozione “bipartisan“ (1-00534), nelle cui premesse, viene, in particolare, evidenziato che:
– “la crisi finanziaria e la crisi dei debiti sovrani che stanno determinando una pesante crisi produttiva e occupazionale della zona euro rappresentano una sfida gravissima alla costruzione europea e alla stabilità e prosperità del nostro Paese. Per dare alla crisi una risposta adeguata è necessario fare un passo avanti tutti insieme verso una comune politica economica. Il trattato che viene attualmente negoziato fra 26 Paesi dell`UE vuole essere un passo nella direzione di una politica economica comune che è il complemento necessario della moneta unica, ed è la codificazione delle intese del 2011“;
– “il trattato in discussione presenta però due limiti evidenti. Da una parte, esso unisce solo 26 dei 27 Paesi membri della UE, ed è sbilanciato verso un metodo intergovernativo più che comunitario. Dall`altra, è molto concentrato sul tema della stabilità e poco sul tema della crescita che deve restare al centro dell`iniziativa politica dell`UE in un momento così difficile per l`economia europea che rischia una drammatica recessione con gravissime conseguenze per il futuro del continente””;
– “il tema della crescita andrà affrontato con grande decisione subito dopo la conclusione del negoziato sul presente Trattato nell`ambito delle istituzioni comunitarie a 27 secondo le linee indicate dalla Commissione europea: completamento del mercato interno e politiche specifiche per lo sviluppo e l`occupazione””;
-“le perduranti tensioni sui mercati finanziari rischiano di vanificare gli sforzi di risanamento dell`Italia innescando sui mercati una crisi di fiducia nel nostro Paese. Il rafforzamento ed il completamento del progetto europeo, il mantenimento dell`euro, il rispetto del metodo comunitario rappresentano interessi nazionali strategici imprescindibili e in questo contesto l`Italia si è assunta a più riprese nel corso del 2011 la responsabilità di manovre economiche impegnative che porteranno al pareggio di bilancio nel 2013 e già oggi determinano una consistente riduzione del fabbisogno dello Stato e un significativo avanzo primario””;
– “in questo contesto è indispensabile rafforzare in ciascun Paese il rapporto fra Governi e Parlamenti, e, in Italia, non solo assicurare un`informazione sistematica e tempestiva del Parlamento italiano da parte del Governo nell`attuale fase negoziale ma rafforzare e rendere più efficace e sistematico il raccordo ordinario nelle materie europee anche accelerando la conclusione dell`iter del progetto di riforma della legge n. 11 del 2005 e avviando la revisione dei regolamenti parlamentari””.
Nelle conclusioni dell`Atto, viene chiesto l`impegno del Governo, tra l`altro a:
– “continuare a perseguire con determinazione il rafforzamento del tradizionale ruolo dell`Italia quale membro fondatore dell`Unione europea con l`obiettivo di riaffermare il metodo comunitario quale asse centrale del processo di integrazione, riducendo il peso, oggi eccessivo, del metodo intergovernativo e rilanciando la prospettiva di un`Unione federale””;
– “illustrare ai Paesi membri ed alle autorità istituzionali dell`Unione la portata delle misure adottate a più riprese nel corso del 2011 dall`Italia per il risanamento finanziario e recentemente per la competitività e la crescita. Si invita in modo particolare il Governo ad evidenziare l`impegno costituzionale in corso di attuazione in materia di pareggio di bilancio e l`impegno del Parlamento e di tutte le maggiori forze politiche per una scelta strategica di lungo periodo a favore di politiche di serietà e di rigore e per l`adozione del modello europeo dell`economia sociale di mercato. Tali scelte vengono in tal modo sottratte al variare delle contingenze mutevoli della politica. Si offre un impegno strategico e di lungo periodo, si chiede un sostegno egualmente strategico e di lungo periodo””;
– “considerare, nel corso del negoziato di cui in premessa, i seguenti aspetti: a) assicurare la continuità fra le misure adottate in materia di six pack ed il nuovo trattato; b) specificare il ruolo della Corte di giustizia dell`Unione europea in relazione al controllo dell`attuazione del principio della golden rule negli ordinamenti nazionali, evitando di dilatarlo in modo improprio; c) stabilire un giusto equilibrio fra la politica di riduzione del deficit e del debito, le politiche di stabilizzazione dell`euro e la politica per la crescita attraverso molteplici interventi; d) sostenere il pieno coinvolgimento in tutte le sedi decisionali di tutti i rappresentanti delle istituzioni europee, a partire dai Presidenti del Parlamento europeo e della Commissione europea; e) indicare, per l`entrata in vigore dell`accordo, la necessità di ratifica di un numero adeguato e politicamente significativo di Paesi dell`area euro; f) appoggiare l`introduzione di una tassazione sulle transazioni finanziarie prospettando l`opportunità che essa si applichi a tutti Paesi membri dell`Unione europea e perseguendo contemporaneamente una più ampia intesa globale anche oltre i limiti dell`Unione europea””;
– “a considerare, al di là del processo negoziale relativo al trattato in discussione, l`opportunità in sede europea di riesaminare il ruolo delle agenzie di rating considerando la possibilità di smantellare posizioni di oligopolio nel settore o anche quella di istituire un`agenzia di rating europea””;
– “mettere al centro della riflessione politica europea le politiche dello sviluppo e della crescita, il completamento del mercato interno e in particolare di quello dei servizi, l`innovazione e la ricerca scientifica con l`obiettivo di fare dell`Europa l`economia della conoscenza più grande del mondo, considerando in tale ambito anche la possibile adozione di strumenti innovativi di finanziamento allo sviluppo, quali eurobond e project bond“;
– “informare in modo sistematico e tempestivo le Camere sulle nuove iniziative di politica europea, sulle misure legislative in materia di governance, sull`andamento del negoziato per il nuovo trattato e ad assumere posizioni coerenti con gli indirizzi parlamentari””;
– “promuovere una dichiarazione a latere del trattato da sottoscrivere con altri Paesi disponibili che affermi l`opportunità di riaprire, in tempi e modi opportuni, il processo costituente verso un`unione politica dei popoli europei””.
In allegato il testo della Mozione approvata e della relativa discussione.
5423-Testo della Mozione (1-00534).pdfApri
5423-Discussione della Mozione.pdfApri