Il Comitato di Presidenza dell’Associazione nazionale dei costruttori edili, riunitosi oggi a Roma, ha dichiarato lo stato di default del settore, stretto tra l’assenza di efficaci politiche di sviluppo, invocate da tempo e non ancora messe in campo, l’aggravarsi di una restrizione creditizia patologica e senza precedenti, e l’acuirsi del grave fenomeno dei ritardati pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche, soprattutto per effetto del patto di stabilità.
Un quadro allarmante che ha spinto il Comitato a dare mandato al Presidente, Paolo Buzzetti, ad appellarsi al Presidente del Consiglio, Mario Monti affinché si attivi immediatamente, coinvolgendo Ance, Banca d’Italia e Abi per mettere in campo misure capaci di ridare liquidità alle imprese di costruzione ridotte ormai allo stremo. Sblocco dei pagamenti e revisione del patto di stabilità interno fra gli interventi considerati prioritari dall’Ance. Dall’inizio della crisi a oggi solo nell’edilizia si sono persi circa 400 mila posti di lavoro e migliaia sono le imprese che stanno chiudendo i battenti.
Nella riunione di oggi, inoltre, il Comitato di Presidenza nell’esprimere pieno apprezzamento per il livello e la professionalità di entrambi i candidati alla Presidenza di Confindustria ha espresso la propria preferenza per Giorgio Squinzi. La conoscenza approfondita del patron della Mapei delle tematiche legate al comparto dell’edilizia, unitamente alla sua importante e strategica esperienza in campo europeo ne fanno per i costruttori il candidato più idoneo a sostenere le istanze del settore, soprattutto in questo periodo di grave difficoltà.