In Aula del Senato sono state discusse ed approvate le Risoluzioni n. 2 (testo 2, 6-00122, primo firmatario il Sen. Oreste Tofani del Gruppo Parlamentare PdL – Presidente della Commissione d`inchiesta), n.1 (testo 2, 6-00121, primo firmatario il Sen. Felice Casson del Gruppo parlamentare PD), e n. 4 (testo 2, 6-00124, primo firmatario il Sen. Patrizia Bugnano del Gruppo Parlamentare IdV), sulla Terza Relazione intermedia dell`attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle “morti bianche””.
Premesse
Nelle premesse della Risoluzione n. 6-00122 viene evidenziato, in particolare, che:
– “la Commissione, nella sua attività d`inchiesta, è attivamente impegnata ad analizzare ed approfondire il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, al fine di individuarne le cause e, soprattutto, i possibili rimedi e correttivi””;
– “malgrado il trend decrescente degli ultimi anni, anche nel 2010 si è registrato in Italia un alto numero di infortuni e di morti sul lavoro (pari rispettivamente a 775.000 e 980 casi)“;
– “il decreto legislativo n. 81 del 2008, con le successive modifiche ed integrazioni, ha definito un corpus normativo organico e articolato per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la cui attuazione non è però ancora completata, soprattutto in quanto non sono ancora stati emanati tutti i provvedimenti attuativi che disciplinano gli aspetti di dettaglio””;
– “l`inchiesta della Commissione ha rilevato una serie di criticità nel sistema della prevenzione e della repressione del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali, che possono senz`altro suggerire la necessità di interventi migliorativi o correttivi””.
Conclusioni
Nel complesso gli Atti di indirizzo approvati impegnano il Governo, per quanto di maggiore interesse, a:
– “istituire, presso il Ministero dell`economia e delle finanze, un Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici, per il finanziamento degli interventi finalizzati ad eliminare i rischi per la salute pubblica derivanti dalla presenza di amianto negli edifici pubblici e nelle strutture e mezzi di trasporto pubblico, prevedendo prioritariamente la messa in sicurezza degli edifici scolastici ed universitari, delle strutture ospedaliere, degli uffici aperti al pubblico e delle caserme e delle navi militari””;
– “favorire l`instaurazione di un quadro interpretativo omogeneo il quale risulti idoneo ad assicurare il tempestivo rilascio delle certificazioni di esposizione all`amianto in favore dei lavoratori esposti e agli ex esposti, al fine di consentire loro l`accesso ai benefici e alle prestazioni sanitarie previste dalla normativa vigente””;
– “a completare, in tempi rapidi, l`attuazione della nuova disciplina recata dal decreto legislativo n. 81 del 2008, anche alla luce delle successive modifiche ed integrazioni, emanando gli atti normativi secondari ancora rimanenti, con particolare riguardo a quelli necessari per il definitivo avvio del Sistema informativo nazionale della prevenzione (SINP)“;
– “a sostenere l`iniziativa della Commissione per definire, in accordo con l`Unione europea, nel rispetto delle norme sulla libera concorrenza, una proposta normativa mirante a facilitare l`utilizzo di tutte le agevolazioni, di qualsiasi tipo, tese ad accrescere la sicurezza delle macchine ed attrezzature da lavoro in tutti i settori produttivi, derogando ai vincoli normalmente posti per gli aiuti di Stato””;
– “a valorizzare e sostenere ulteriormente il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e territoriali, anche attraverso idonee forme di pubblicità, al fine di favorire una maggiore diffusione della cultura della sicurezza, soprattutto nell`ambito delle imprese di minori dimensioni””;
– “ad adottare, in tempi rapidi, iniziative tese ad assicurare la qualificazione dei formatori per la sicurezza sul lavoro, mediante una regolamentazione dei necessari requisiti di studio, professionalità ed esperienza””;
– “ad assumere tutte le iniziative necessarie ad accrescere la sicurezza degli edifici pubblici, con particolare riguardo alle scuole, valutando la possibilità di destinare adeguate risorse finanziarie e l`avvio di una campagna per gli interventi di manutenzione più urgenti, valutando altresì la possibilità di introdurre per tali strutture il «fascicolo del fabbricato», così da avere una storia più completa delle condizioni di ciascun edificio pubblico””;
– “a garantire il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro negli appalti e subappalti pubblici, incentivando, in un quadro di compatibilità comunitaria, il ricorso a criteri di aggiudicazione alternativi al massimo ribasso, come l`offerta economicamente più vantaggiosa, nonche´ valutando l`uso di formule di verifica come gli indici di congruità del costo del lavoro e di sistemi integrativi come quello della «media mediata». Occorre inoltre rafforzare il regime dei controlli da parte delle stazioni appaltanti, mediante un potenziamento delle strutture amministrative anche ai fini della valutazione delle anomalie di offerta e della gestione degli eventuali contenziosi, da perseguire anche attraverso lo strumento delle stazioni appaltanti uniche a livello territoriale“;
– “ad assicurare l`applicazione delle disposizioni del decreto legislativo n. 81 del 2008 anche nel settore degli appalti privati, attraverso un potenziamento dei controlli e valutando la possibilità di introdurre una regolamentazione della professione di imprenditore edile, che senza imporre inutili appesantimenti burocratici, garantisca però adeguati requisiti di esperienza, preparazione tecnica e struttura organizzativa da parte degli operatori del settore””.
Per i contenuti della Terza Relazione intermedia dell`attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro si veda precedente del 2 febbraio 2012.
Si allegano i testi delle Risoluzioni approvate e la relativa discussione in Aula.
5530-Risoluzioni approvate e relativa discussione.pdfApri