[www.federutility.it – 22/03/2012]
Giornata mondiale dell’acqua 2012
Il rubinetto trasparente. L’acqua che beviamo su federutility.it
Da oggi on-line i parametri degli acquedotti. D’Ascenzi: “Con le tariffe più basse del mondo abbiamo un’acqua eccellente in tutto il Paese. Potremmo diventare un esempio europeo se solo si decidesse una volta per tutte di considerare l’acqua una priorità nazionale. Le diamo valore solo a parole, lo dice anche Legambiente. La prima sfida è la regolazione, seguita dalla depurazione”
“La situazione dell’acqua in Italia è un paradosso continuo: abbiamo le tariffe più basse del mondo, gli investimenti bloccati, non ci sono soldi per intervenire sugli acquedotti, siamo in ritardo e prenderemo delle multe dall’Unione Europea per la depurazione, eppure – nonostante tutto questo – la qualità dell’acqua in Italia è eccellente e lo dimostrano i cittadini, che stanno mutando negli anni le proprie abitudini di consumo”. Lo afferma Mauro D’Ascenzi, vicepresidente di Federutility, la federazione che riunisce le aziende del gas, dell’energia e la totalità delle aziende dell’acqua in Italia, lanciando l’iniziativa degli acquedottisti per la Giornata Mondiale dell’Acqua. Da oggi su www.federutility.it è possibile vedere tutte le pagine web, divise per Regioni, dei parametri qualitativi e delle caratteristiche dell’acqua. Anche se la legge prevede soltanto che i dati debbano essere comunicati alle autorità sanitarie ed alle istituzioni territoriali, sono molte le aziende che – come servizio ai cittadini – pubblicano i parametri chimico-fisici e le caratteristiche organolettiche dell’acqua sui propri siti web o sulle bollette che inviano a casa agli utenti. Qualcuno le chiama “Carta d’Identità” dell’acqua, altri “etichetta”, altri ancora “tabella di qualità”, ma per la prima volta questi dati sono riuniti in una stessa lista.
“La soddisfazione di avere un’acqua di buona qualità – dice D’Ascenzi – non deve farci dimenticare le cose che recentemente ha sottolineato anche Legambiente: ne sprechiamo troppa, non la depuriamo, minacciamo ogni giorno l’ambiente ed il turismo e pagheremo multe salate se non interveniamo presto sulla depurazione. Per sistemare il sistema idrico italiano servono 66 miliardi nei prossimi trent’anni e soprattutto serve l’immediato avvio dell’Autorità di regolazione, autonoma ed indipendente. L’acqua deve essere una priorità nazionale. A parole tutti ne dichiarano il valore, ma nella realtà la trattiamo come se non ne avesse”.