[Il Sole 24 Ore – 27/03/2012 – di Filomena Greco]
Da oggi Intertunnel a Torino
Con i lavori pubblici fermi fatturati giù del 40 per cento
La stretta sulle opere pubbliche ha fiaccato il comparto delle imprese impegnate nel settore lavori speciali e geognostica, protagoniste a Torino dell`esposizione biennale Intertunnel, che apre oggi al Lingotto, accanto a Expo Ferroviaria. Oltre un miliardo il giro d`affari, con stime sulle contrazioni dei fatturati che vanno dal 10 al 40% l`anno scorso, dovute ad un forte calo delle commesse, in media, del 20-25 per cento. Una difficoltà che sarà al centro di un convegno, giovedì prossimo, ospitato nell`ambito dell`Expo 2012.
«Il nostro settore – spiega Massimo Poggio, presidente Aif, associazione di categoria del sistema Ance che raggruppa le imprese qualificate in opere speciali come fondazioni e consolidamenti – rispecchia la situazione del comparto nazionale costruzioni ed è fortemente penalizzata dalle piccole dimensioni delle imprese e dalla scarsa capacità del sistema di selezionare quelle realmente operative, dotate quindi di personale specializzato e macchinari. Serve `qualificare sempre più questo tipo di operatori, per distinguerli da chi agisce come “intermediario”” economico». Basti pensare, aggiunge Poggio, che il totale di imprese del settore OS21 – categoria entro la quale rientrano chi lavora nel settore opere speciali sono 4.980, ma quelle effettivamente dotate di attrezzature proprie e di personale altamente specializzato, dunque le imprese effettivamente esecutrici, sono il 15% del totale. Circa 700, incluse le 80 che aderiscono ad Aif. «Stiamo lavorando come associazione – aggiunge Poggio – per promuovere un consorzio di imprese, in grado di facilitare la possibilità di andare all`estero».
E l`estero rappresenta una via di fuga, in tempi di crisi, anche per le imprese del comparto geognostico. «In Italia il settore delle indagini geognostiche – spiega Mauro Buzio, presidente della Anisig, associazione di categoria che rappresenta il settore specialistico della geognostica – è sempre più limitato e caratterizzato inoltre da delicate problematiche di tipo normativo che Anisig sta cercando di affrontare in collaborazione con le istituzioni preposte». L`Est europeo, dalla Polonia alla Bulgaria, è sicuramente l`area che offre oggi maggiori possibilità alle imprese italiane. Buzio, ad della piemontese Citiemme, ad esempio, ha eseguito i sondaggi geognostici per la metropolitana di Bucarest, al seguito di Astaldi. Una settantina le imprese che fanno capo a Anisig, con un giro d`affari sui 200 milioni, cifra che rappresenta circa la metà delle entrate del settore. Difficile avere stime certe: «Difficile perchè il comparto è polverizzato e spesso penalizzato dalle logiche del subappalto» aggiunge Buzio.