In relazione all`iter del disegno di legge di conversione del decreto legge 5/2012 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo””
(DDL 3194/S) all`attenzione, in seconda lettura, della Commissione Affari Costituzionali, l`Associazione è tornata ad evidenziare, come già alla Camera dei Deputati (si veda, al riguardo, precedente del 27 febbraio 2012), nelle competenti sedi parlamentari, le proprie proposte sul provvedimento d`urgenza.
Tra queste, in particolare, si evidenziano:
in materia di lavori pubblici:
– Responsabilità solidale negli appalti
L`ANCE ha evidenziato la necessità di intervenire sull`art. 21 del provvedimento che sostituisce integralmente l`art. 29, co. 2 del DLgs. 276/2003, prevedendo la riduzione del periodo di vigenza del rapporto di solidarietà tra i soggetti coinvolti negli appalti da due a un anno dalla cessazione dell`appalto o del subappalto. Tale ultimo termine risulta, infatti, più congruo stante la gravosa entità dell`istituto della solidarietà. In questo modo si andrebbe, tra l`altro, a ripristinare l`originaria previsione del suddetto articolo 29 prima della modifica introdotta dalla L. 296/2006.
– Esclusione automatica delle offerte anomale
L`Associazione ha proposto di semplificare l`art. 122 del Dlgs 163/2006, prevedendo l`adozione di un criterio che rimetta la determinazione della soglia di anomalia oltre la quale procedere all`esclusione automatica, al sorteggio, dopo la presentazione delle offerte stesse e prima dell`apertura delle buste, di un criterio da individuare, alternativamente, tra tre diversi criteri specificatamente indicati.
Tale metodo consentirebbe di eliminare la possibilità di accordi collusivi tra più imprenditori mirati a pilotare la determinazione della soglia in modo tale da orientare conseguentemente l`aggiudicazione nonchè di far aggiudicare l`appalto ad un offerta non particolarmente bassa e perciò idonea a permettere la realizzazione dell`opera a regola d`arte.
– Commissione giudicatrice
Al fine di introdurre forme di semplificazione e trasparenza nell`ambito delle gare da aggiudicare con il criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa, l`ANCE ha evidenziato l`opportunità di modificare l`art. 84 del Dlgs 163/2006 prevedendo che i membri della Commissione Giudicatrice siano scelti tramite sorteggio pubblico, evitando, così, possibili forme di condizionamento della gara a favore di taluni concorrenti.
Inoltre, la procedura di scelta ivi prevista per gli appalti di una certa entità (pari o superiore a 1 milione di euro) consente che, per gli affidamenti al di sotto di tale soglia, le stazioni appaltanti possano avvalersi anche di personale presente in organico, ove qualificato.
– Riserve
L`Associazione ha proposto di intervenire sull`art. 240 bis del D.Lgs 163/2006 in materia di riserve, recentemente modificata dal DL 70/2011, convertito dalla L. 106/2011 che ha limitato l`ammontare complessivo delle riserve da liquidare al 20% dell`importo contrattuale.
In particolare, al fine di introdurre una misura di equilibrio tra le esigenze di contenimento della spesa pubblica ed i principi civilistici che regolano i contratti a prestazioni corrispettive, ha sottolineato la necessità di precisare che la suddetta limitazione non si applica alle riserve iscritte per fatti imprevisti o imprevedibili al momento della predisposizione del progetto posto in gara.
L`ANCE ha, inoltre, rilevato l`opportunità di integrare la disposizione, introdotta dal DL 70/2011, secondo cui non possono essere oggetto di riserva gli aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica, prevedendo la responsabilità solidale del progettista e del soggetto validatore nei confronti dell`esecutore, in caso di errori od omissioni progettuali non rilevate in sede di validazione, da far valere direttamente nei confronti dei soggetti garanti del progettista e del validatore. In questo modo si eviterebbe la violazione del principio, costituzionalmente garantito e dunque inderogabile, secondo cui i soggetti dell`ordinamento debbono rispondere per i propri inadempimenti. Occorre, pertanto, rimodulare le norme che già prevedono l`obbligo a carico del progettista e del validatore di stipulare un`apposita garanzia per le rispettive prestazioni, introducendo l`estensione della garanzia stessa a favore dell`appaltatore (oltrechè della stazione appaltante).
– Permuta negli appalti di lavori pubblici
L`Associazione ha proposto di intervenire sull`art. 53 del Dlgs 163/2006, inserendo la previsione secondo cui il passaggio in proprietà del bene diventa immediato (anzichè dopo il collaudo dell`opera), previa presentazione di una fideiussione di valore pari all`immobile. La fideiussione dovrà essere svincolata progressivamente, secondo le modalità già previste dal legislatore per la cauzione definitiva. Lo svincolo della cauzione a garanzia del bene avuto in permuta tiene conto della progressiva realizzazione dell`opera, alla cui parziale o totale copertura si provvede mediante il bene offerto in permuta.
Tale modifica si rende necessaria al fine di garantire la bancabilità dell`operazione; circostanza imprescindibile nell`attuale grave crisi di liquidità.
in materia edilizia:
– Ristrutturazione edilizia
Al fine di agevolare le operazioni di demolizione e ricostruzione nonchè al fine di valutarne l`impatto positivo per un`applicazione a regime, l`ANCE ha rilevato la necessità di modificare, in via sperimentale (fino al 31 dicembre 2013), l`art. 3, comma 1, lett. d) del DPR 380/2001 relativo alla definizione dell`intervento edilizio di “ristrutturazione edilizia””. Poichè gli interventi di sostituzione edilizia rappresentano una tipologia di intervento in espansione, soprattutto per gli interventi di riqualificazione urbana, è di importanza vitale per il settore delle costruzioni rivedere tale definizione eliminando il riferimento alla “sagoma”” alla luce anche della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 309/11 con cui è stata ribadita in capo allo Stato la competenza esclusiva per l`individuazione delle relative categorie di intervento.
in materia di lavoro:
– Acquisizione d`ufficio del DURC
L`ANCE ha proposto di integrare l`art. 14 del provvedimento sulla semplificazione dei controlli sulle imprese precisando che l`acquisizione d`ufficio del DURC da parte delle pubbliche amministrazioni nell`ambito dei lavori pubblici e privati dell`edilizia, operi anche alla fine dei lavori privati dell`edilizia quale condizione per il rilascio del certificato di agibilità di cui al D.P.R. n. 380/2001 (T.U. edilizia).
Le proposte dell`ANCE sono state sostanzialmente condivise e saranno oggetto di valutazione nel corso dell`iter formativo del provvedimento.