è stata presentata alla Camera dei Deputati, l`Interrogazione a risposta immediata in Commissione (n. 5-06511 – primo firmatario On. Raffaella Mariani del gruppo parlamentare PD), sulla politica di manutenzione del territorio in cui viene chiesto al Governo “quali ulteriori e più incisive misure intenda porre in essere per la realizzazione di un piano nazionale di piccole opere, in modo da dare maggior impulso alla politica di manutenzione del territorio, di riduzione del rischio idrogeologico e sismico e per migliorare non solo la qualità dell`ambiente urbano e la sua mobilità, ma anche la qualità delle infrastrutture locali cui fanno riferimento milioni di cittadini””.
Nelle premesse dell`Atto viene evidenziato in particolare che:
– “il settore delle costruzioni attraversa una delle più profonde crisi dal dopoguerra: dal 2008 al 2012 il settore, secondo i dati recentemente diffusi dall`ANCE, avrà perduto il 24,1 per cento in termini reali, riportandosi ai livelli di produzione osservati a metà degli anni `90. Molto preoccupante è il dato sulle perdite per il comparto delle nuove residenze e per quello dei lavori pubblici che si valutano intorno al 40 per cento. Dal punto di vista occupazionale, dall`inizio della crisi si stima che si siano persi 250.000 posti di lavoro nelle costruzioni, che salgono a 380.000 considerando anche la filiera e l`indotto. A questi sconfortanti dati si aggiungono alcuni fattori che stanno determinando la chiusura di migliaia di imprese: in primo luogo un fortissimo razionamento del credito verso tutto il settore, con effetti diretti sugli investimenti delle imprese e indiretti perché è sempre più difficile per le famiglie contrarre mutui””;
– “per l`acquisto della casa; non meno grave è l`effetto prodotto dal ritardo ormai insostenibile nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e il blocco che i vincoli del patto di stabilità hanno determinato sugli enti locali””;
– “in un quadro di difficoltà generalizzato emergono però elementi di maggiore criticità`. Uno di questi riguarda la qualità dell`ambiente urbano””;
– “i disastrosi eventi calamitosi, che hanno provocato morte e distruzione dal Nord al Sud nell`autunno appena trascorso, hanno evidenziato il tema gravissimo della mancata manutenzione del territorio e degli effetti devastanti prodotti da una insensata politica, mai realmente contrastata, di cementificazione e di spreco del territorio, prescindendo da ogni considerazione sul rischio idrogeologico e sismico e sui fattori ambientali””;
– “sono necessarie indicazioni certe in ordine alle risorse pubbliche che dovranno essere utilizzate anche nella direzione degli investimenti per le infrastrutture locali. Dei fondi allocati e riallocati più volte in questi anni, infatti, solo 4 miliardi risultano disponibili per il 2012. Una cifra ben inferiore a quella più volte dichiarata e che non sembra adeguata alla situazione descritta, ma che potrebbe garantire l`avvio degli indispensabili interventi sul patrimonio edilizio pubblico – scuole, strutture sanitarie, sistema idrico integrato – per la riduzione del rischio idrogeologico e per le infrastrutture urbane“.
Risposta del Governo
Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Guido Improta, ha evidenziato che:
– “con le delibere CIPE del 6 dicembre 2011 e del 20 gennaio 2012 si è data integrale copertura al Piano delle piccole e medie opere nel Mezzogiorno, per un valore globale di 413 milioni di euro”;
– “nella medesima riunione del 20 gennaio, il CIPE ha espresso parere, nell’ambito del Piano nazionale di edilizia abitativa, sugli schemi di accordi di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Regioni Calabria, Abruzzo e Lazio, per un importo di circa 200 milioni di euro, tra investimenti pubblici e privati. In tal modo, unitamente agli accordi di programma già sottoscritti con 14 Regioni e con la Provincia autonoma di Trento, si renderanno disponibili 16.898 alloggi (di cui 13.651 di nuova costruzione, 3.194 da recupero/ristrutturazione e 143 da acquisto di immobili già esistenti)”;
– “con la medesima delibera CIPE del 20 gennaio 2012, sono stati sbloccati 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica”;
– “per quanto concerne gli interventi per contrastare il rischio idrogeologico, il Ministero dell’ambiente, tra il 2010 e il 2011, ha sottoscritto con le Regioni Accordi di programma finalizzati all’individuazione, finanziamento ed attuazione di oltre 1600 interventi di difesa del suolo urgenti e prioritari per la mitigazione del rischi da frana, da alluvione e da erosione costiera”;
– “il Comitato ha autorizzato, il 23 marzo scorso, l’utilizzo di 47,3 milioni di euro per opere piccole e medie del Mezzogiorno, rinvenienti dalle economie di gara maturate sugli interventi di competenza dei Provveditorati interregionali delle opere pubbliche territorialmente competenti”.
Il Sottosegretario ha, infine, annunciato che “è intendimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presentare un disegno di legge quadro, con previsioni anche di delega, al fine di consolidare e riorganizzare il quadro normativo e facilitare la ripresa del settore delle infrastrutture e dei trasporti”.
In allegato il testo dell’Interrogazione e della relativa risposta in Commissione.