Le Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione Europee della Camera dei Deputati, a conclusione dell’esame della “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un bilancio per la strategia Europa 2020”, presentata dalla Commissione europea il 29 giugno 2011 (COM (2011) 500 def, Parte I e II), hanno approvato un documento finale.
Congiuntamente alla Comunicazione della Commissione UE sono state esaminati i seguenti atti comunitari:
– Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (
COM (2011) 398 def.);
– Progetto di accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla cooperazione in materia di bilancio e la sana gestione finanziaria (
COM (2011) 403 def.);
– Proposta di decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell`Unione europea (
COM (2011) 510 def.);
– Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell`Unione europea (
COM (2011) 511 def.);
– Proposta di regolamento del Consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie tradizionali e della risorsa basata sull`RNL nonchè le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria (
COM (2011) 512 def.)
Premesse
Nelle premesse del documento finale, viene, in particolare, evidenziato che:
– “le proposte della Commissione europea prospettano una dotazione massima complessiva del bilancio europeo, per il 2014-2020, pari a 1.025 miliardi di euro in termini di impegno (pari all’1,05 per cento del RNL complessivo dell’Unione europea) e a 972 miliardi di euro in termini di pagamento (pari all’1 per cento del RNL), con un modesto aumento nominale del 5 per cento rispetto alle prospettive finanziarie 2007-2013, in coerenza con le indicazioni del Parlamento europeo”;
– “lo stanziamento complessivo proposto dalla Commissione per la coesione economica, sociale e territoriale, al netto dei 40 miliardi di euro riservati al nuovo meccanismo per collegare l’Europa, è pari a 336 miliardi di euro, a fronte dei 354,8 miliardi di euro dell’attuale programmazione”;
– “sussiste per l’Italia l’assoluta necessità di migliorare la capacità effettiva di spesa dei fondi europei stanziati per le diverse politiche, al fine di ottimizzarne la gestione delle e di evitare di peggiorare il saldo già negativo tra contribuzione al bilancio europeo e finanziamenti ottenuti dall’Unione”;
– “sussiste la necessità di effettuare una riprogrammazione a livello nazionale degli stanziamenti dei fondi strutturali per le regioni che presentano maggiori difficoltà nell’effettivo impiego delle medesime, volta anche a concentrare le risorse disponibili su opere di prioritario interesse per il Paese, nel rispetto delle norme sulla non trasferibilità delle risorse dei fondi strutturali”.
Conclusioni
Nell’atto viene espressa una valutazione positiva con una serie di osservazioni tra cui:
a) con riguardo ai profili finanziari generali:
– “il consenso dell’Italia al quadro finanziario pluriennale dovrà essere subordinato al conseguimento di soluzioni in linea con gli interessi italiani per quanto riguarda le diverse politiche di spesa e il saldo del Paese tra contributo al bilancio UE e i ritorni delle diverse politiche”;
b) con riguardo alla politica di coesione:
– “in difformità da quanto proposto dalla Commissione, va sostenuto il mantenimento delle regole attuali di eleggibilità dei territori e di allocazione delle risorse, che assicurano la concentrazione delle risorse sulle regioni più arretrate, contrastando l’introduzione dell’obiettivo « regioni in transizione », al fine di non depotenziare l’impatto di tale politica sotto il profilo del rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale e della riduzione dei ritardi di sviluppo”;
– “le procedure relative alla programmazione e alla gestione dei fondi politica di coesione andrebbero migliorate per rendere i programmi strumenti realmente operativi e di tempestiva attivazione, attraverso una chiara individuazione dei risultati e la definizione di azioni e mezzi appropriati per conseguirli. In particolare, andrebbe prevista la stipula di patti tra città per la realizzazione di progetti condivisi”;
c) con riguardo alle altre politiche di spesa:
– “la politica per le infrastrutture richiede di essere sviluppata anche attraverso l’ampio ricorso, già nel periodo 2012-2013, a strumenti finanziari innovativi, in particolare ai project bond, che accrescono la capacità di intervento finanziario, coinvolgendo investitori pubblici e privati”;
– “riguardo al meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility) si ritiene che, nell’individuare le infrastrutture prioritarie, le risorse andrebbero concentrate sul settore dei trasporti”;
d) con riguardo al nuovo sistema di risorse proprie:
– “con riferimento al quadro delle entrate, è da condividere l’esigenza di una revisione della risorsa IVA tale da garantire un flusso più ampio di entrate al bilancio dell’Unione europea”;
e) con riguardo al ricorso agli strumenti finanziari innovativi:
– “l’introduzione di strumenti finanziari innovativi dovrebbe essere valutata anche nella prospettiva della definizione di una golden rule a livello europeo – volta a prevedere che talune spese di investimento mirate e altamente qualificate non incidano sul rispetto del Patto di stabilità e crescita – finalizzata a incrementare i tassi di crescita dell’area in modo compatibile con le esigenze di stabilizzazione finanziaria”;
– “occorre altresì valutare il ricorso a vere e proprie obbligazioni europee per sostenere in modo diretto progetti europei nel settore delle infrastrutture, dell’innovazione e della ricerca, in grado di ammodernare e rilanciare l’economia europeo nel suo complesso”;
g) con riguardo al raccordo tra Parlamento e Governo:
– “è necessario che il Governo informi tempestivamente le Camere dei principali sviluppi del negoziato e trasmetta dati e simulazioni adeguate sull’impatto sul saldo netto dell’Italia delle diverse opzioni relative al prossimo quadro finanziario e al sistema di risorse proprie”.
Si veda precedente del 3 agosto 2011.
Si allega il testo del documento finale approvato.
5991-Testo del documento finale approvato.pdfApri