è stato trasmesso al Parlamento l`
Allegato IV al Documento di economia e finanza 2012 (DEF), contenente le “Linee Guida del Programma delle Infrastrutture strategiche”” predisposte ai sensi dell`articolo 1 della legge 443/2001, nonché` l`Allegato IV-bis concernente “il Programma delle Infrastrutture Strategiche – Rapporto intermedio”” che verranno esaminati congiuntamente al DEF stesso dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato (si veda, al riguardo, la notizia del 24/04/2012).
Nelle Linee Guida si anticipano, nelle linee generali, le proposte e le linee strategiche che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intende indicare nell`Allegato Infrastrutture al DEF.
In particolare, viene evidenziato:
– la decisione di far coincidere le priorità nazionali con quelle degli investimenti di valenza europea (tra cui le reti TEN-T),con l`obiettivo di dar corpo ad un quadro organico di priorità infrastrutturali e logistiche capaci di sostenere la competitività e la crescita del Paese;
– la limitatezza delle risorse finanziarie, pertanto, il cofinanziamento di parte pubblica non sarà superiore, nei prossimi anni, al 30%. Questo comporterà un maggiore impegno nel verificare le modalità di accesso a forme partenariato pubblico privato con l`obiettivo di realizzare opere utili per la crescita del Paese;
– la necessità di rispettare l`obbligo imposto dall`Unione Europea di raggiungere il pareggio del bilancio nel 2013. Tale obbligo ha portato alla emissione di un apposito DPCM nel settembre 2011 attraverso il quale è stato ridimensionato in modo sostanziale il fondo FAS destinato agli investimenti infrastrutturali. Il Fondo andrà in prospettiva rifinanziato con una politica di bilancio che riallochi alle spese di investimento parte delle economie da conseguire sul lato delle spese correnti e, possibilmente, con decisioni europee che aprano la strada alla emissione europea di debito `buonò e quindi liberato dai vincoli di stabilizzazione.
– l`importanza della infrastrutturazione del Mezzogiorno per la crescita di un grande mercato interno italiano ed europeo, da perseguire con il Piano per il Sud che dovrà sempre più concentrarsi sugli interventi strategici previsti dalla Legge Obiettivo;
– il processo di sblocco e di rilancio degli investimenti con l`approvazione di oltre 100 normeconcernenti le infrastrutture contenute nelle Leggi `Salva Italià, `Cresci Italià e `Semplifica Italià;
– l`attuazione di azioni volte a verificare lo stato di avanzamento degli interventi, la loro reale validità strategica, la possibilità di recuperare determinati stanziamenti per assegnarli a interventi più incisivi e più coerenti alle finalità del nuovo assetto programmatico. Al riguardo viene ricordato che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato 4,9 miliardi di stanziamenti per interventi programmati ed approvati dal CIPE prima del 31 dicembre 2008 e che entro il 30 maggio 2012 si darà avvio concreto a tali proposte progettuali. Successivamente si provvederà a revocare i finanziamenti per quegli interventi di cui sarà accertata la incapacità di avvio concreto del processo realizzativo.
Particolare attenzione viene, altresì, dedicata alla cantierizzazione delle opere. Al riguardo, viene sottolineato che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti intende perseguire con il massimo impegno una serie di obiettivi per sostenere il settore delle costruzioni:
– appaltare e cantierare tutti gli interventi approvati dal CIPE;
– ricorrere il più possibile a progetti finanziati con fondi diversi da quelli pubblici;
– attuazione concreta dei quattro progetti volano che hanno registrato ad oggi una lunga gestazione: Piano Casa, Piano per l`edilizia scolastica, Piano per l`edilizia carceraria e realizzazione delle opere connesse al I stralcio del Programma delle opere piccole e medie;
– attuazione del processo di messa in sicurezza delle grandi dighe;
– attuazionedei micro cantieri sulla rete stradale gestita da Anas;
– processo di ricostruzione della città dell`Aquila;
– monitoraggio della realizzazione delle opere legate all`Expo 2015.
Tra gli ulteriori obiettivi da perseguire vengono, poi, indicati, tra gli altri:
– la prevenzione delle infiltrazioni malavitose;
– la sicurezza nei lavori. In tale ambito, viene evidenziata la necessità di intervenire in modo organico nell`assetto organizzativo della impresa di costruzione, dal momento che non esiste ancora un meccanismo di selezione delle imprese che impedisca l`ingresso a quelle meno competitive ed agevoli e, viceversa, la crescita industriale di quelle migliori. Viene, quindi, auspicata l`adozione, da parte della PA, di un “sistema di rating delle imprese””, gestito da società specializzate e basato su criteri che facciano riferimento alle reali capacità imprenditoriali/realizzative dell`impresa, alla sua consistenza finanziaria e alla serietà dei suoi comportamenti. Viene proposto di subordinare l`ingresso nel settore delle costruzioni di nuove imprese ad una sorta di “test“ che validi la capacità di gestire la sicurezza del cantiere e la prevenzione degli infortuni;– una nuova politica per la riqualificazione funzionale delle città e per il rilancio dell`edilizia. Al riguardo, viene sottolineato cheil Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta cercando da un lato di recuperare in logica di sistema le iniziative già definite o avviate attraverso i progetti relativi al Piano Casa, all`Edilizia scolastica, alle opere piccole e medie, e attraverso le infrastrutture di rete come quelle metropolitane ed urbane, dall`altro, dando consistenza – di intesa con gli Enti Locali e con gli operatori del settore – a una serie di iniziative che ricostruiscano in modo capillare la qualità delle città. Il Ministero ha allo studio un progetto pilota e sperimentale di riqualificazione urbana da concordare con Regioni e Comuni, inizialmente dedicato a tre città italiane (una del Nord, una del Centro ed una del Sud), che sarà utilizzato come apripista per estendere il piano alle altre città italiane;
– la ricostruzione della città dell`Aquila.
L`
Allegato IV-bis, a supporto di quanto riportato nelle Linee Guida, mette in evidenza, in una serie di allegati, le priorità di intervento nazionale che coincidono con quanto previsto dall`art. 161 comma 1 ter del Dlgs 163/2006 – in cui viene precisato esplicitamente che all`interno del Programma delle Infrastrutture Strategiche sono da ritenere prioritarie le infrastrutture già avviate, i progetti esecutivi approvati e gli interventi per i quali ricorre la possibilità di finanziamenti con capitali privati – nonché` con le decisioni assunte ed approvate sia dalla Commissione Europea che dal Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell`Unione Europea nel corrente anno relativa al nuovo assetto delle Reti Ten-T.
Il Documento si articola nei seguenti allegati:
– Elenco opere “confermate””, nel rispetto dell`articolo 32, comma 7 della legge 111/2011, per dare continuità a decisioni già assunte e per consentire un immediato avvio delle attività di cantierizzazione delle opere stesse. L`importo globale di tali opere è pari a circa 4,9 miliardi di Euro ed è relativo ad interventi programmati ed approvati dal CIPE prima del 31 dicembre 2008;
– Elenco delle “opere indifferibili”” ai sensi dell`articolo 33, comma 3 della Legge 183/2011. Trattasi di interventi che, a valle del DPCM del 28 settembre 2011, erano stati privati delle coperture finanziarie e che , sulla base di motivati principi sulla loro indifferibilità sono stati di nuovo supportati dal Fondo di 2.800 milioni di Euro previsto nel richiamato articolo 33 della Legge 183/2011;
– Elenco degli interventi finanziati con il ricorso al Fondo Infrastrutture di cui all`articolo 32 comma 1 della legge 111/2011 e le relative articolazioni annuali;
– Elenco delle decisioni assunte dall`attuale Governo attraverso le sedute del CIPE del 6 dicembre 2011, del 20 gennaio 2012 e del 23 marzo 2012. Tale elenco rende possibile una concreta quantificazione delle risorse che può garantire l`avvio di cantieri nei prossimi mesi;
– Quadro riepilogativo di tutti gli interventi del Piano Infrastrutture Strategiche.
6190-Linee guida del programma infrastrutture.pdfApri